Da Novara 1849 a Parigi 1919:
il mondo dopo la Grande Guerra e la vittoria mutilata

La Conferenza di Parigi - iniziata il 18 gennaio 1919 e conclusa con la firma di cinque trattati tra il giugno 1919 e l'agosto 1920 - di cui ricorre il centenario, il tema centrale: un avvenimento fondamentale per la Storia del '900, da cui scaturirono lo sconvolgimento di vecchi assetti e le vicende che portarono ai drammi della Seconda Guerra Mondiale. Per l'Italia, poi, il mito della "vittoria mutilata" risulter decisivo per la definitiva affermazione del Fascismo, che anche in seguito ne sfrutter le suggestioni.
L'occasione dei 100 anni da fatti che ancora oggi condizionano la nostra vita e la realt in cui siamo inseriti ha portato l'Associazione Amici del Parco della Battaglia, in collaborazione con Società Storica Novarese e Istituto Storico della Resistenza "Piero Fornara", a organizzare una tavola rotonda per esaminare, discutere e prendere coscienza di quanto accaduto.

Da sinistra a destra: Cerutti, Quaglia, Toscano

Il ruolo centrale spettato ad Alberto Toscano, giornalista novarese, per decenni corrispondente da Parigi per primarie testate nazionali, opinionista, docente universitario, tuttora residente nella Capitale francese, grande conoscitore della Storia europea del Novecento. A lui il compito di esporre come arrivarono le principali potenze alla Conferenza di Parigi, con quali ambizioni, quali pretese, evidenziare le strategie, lo svolgimento dei giochi diplomatici e le conclusioni con i diversi trattati.
Gianni Cerutti, Direttore dell'Istituto Storico della Resistenza di Novara e VCO "Piero Fornara" e della Fondazione Marazza di Borgomanero, ha posto in evidenza le conseguenze per l'Italia del trattato firmato a Parigi, la nascita e l'evoluzione della retorica della "vittoria mutilata" e i suoi riflessi sull'azione del Regime fascista.
A introdurre, effettuando un collegamento tra i tempi della battaglia di Novara e il 1919, Paolo Cirri, presidente della Società Storica Novarese e dell'Associazione Amici del Parco della Battaglia, che ha sottolineato in particolare le origini delle ambizioni nazionali e di potenza dell'Italia. Moderatore dell'incontro l'esperto giornalista Gianfranco Quaglia.