19 novembre 2010 - 1860-2010 Istituto Mossotti, un futuro dalle radici antiche

Mostra del Fondo Antico della Biblioteca
dell’I.T.C.T. “Ottaviano Fabrizio Mossotti”

Il vecchio Istituto Mossotti in Largo Tornielli Bellini

L’istruzione tecnica veniva tradizionalmente impartita, a Novara, nella Scuola di Arti e Mestieri, fondata nel 1832 dalla Contessa Giuseppa Tornielli vedova Bellini, affinché si desse istruzione ad alunni, sia maschi che femmine, per l’avviamento al lavoro.

Alessandro Aspesi, già preside dell'I.T. Mossotti e Direttore del Bollettino Storico per la Provincia di Novara

L'entrata in vigore, nel 1860, del regio decreto legislativo 13 novembre 1859, n. 3725 del Regno di Sardegna, meglio noto come Legge Casati, rese obbligatoria la creazione di Scuole ed Istituti Tecnici in ogni capoluogo di provincia. Sorto con la sola sezione Fisico-matematica, nel 1864 fu istituita la sezione di Agronomia e Agrimensura cui si aggiunse nel 1868 la sezione di Commercio e Ragioneria. L'Istituto fu intitolato nel 1882 alla memoria di Ottaviano Fabrizio Mossotti ed ebbe sede nell'edificio della Scuola di Arti e Mestieri, eretto nella piazza ora intitolata alla benefattrice, dove rimase fino al 1962, quando l’I.T., intitolato al grande scienziato novarese, si trasferì nella attuale sede di via Curtatone.

Bandiere dell’Istituto

In occasione del 150° anniversario della fondazione, l’Istituto ha organizzato, presso l’Archivio di Stato, una esposizione commemorativa, di cui vi presentiamo alcune immagini.
Nell’esposizione sono presentati vari cimeli storici dell’Istituto: alcuni volumi antichi della ricca biblioteca, bandiere, gagliardetti e strumenti tecnici e fisici.

Quadro delle diplomande ragioniere dell'anno 1956/57

Grande curiosità hanno suscitato nei visitatori i grandi quadri in cui venivano tradizionalmente raccolte, fino agli anni settanta, le foto dei diplomandi e degli insegnanti del Mossotti.

Ottaviano Fabrizio Mossotti
Novara 17 aprile 1791 – Pisa 20 marzo 1863)

Ottaviano Fabrizio Mossotti

I Mossotti (anticamente detti “da Mosso”) sono una delle più antiche famiglie originarie di Carpignano Sesia, dove godettero di una buona condizione sociale; un ramo del casato si dedicò alla attività notarile, che fu tramandata di padre in figlio per quattro generazioni: Gianpietro, Gianfabrizio, Gianfrancesco e Giuseppe, da quest’ultimo e da Francesca de Nasi, nipote del conte Marco Antonio Nasi di Ghemme nacque Giovanni, architetto, che ebbe numerosa figliolanza dalla moglie Rosa Gola, di rimarchevole famiglia di Sillavengo, con nobili ascendenze nei Tornielli di Romagnano e nei Caccia di Mandello.

Ottaviano Fabrizio nacque nel 1791 a Novara, dove la famiglia di Giovanni aveva residenza, e gli fu padrino il sindaco della città Gaspare Serazzi.
Laureatosi nel 1811 all’università di Pavia si dedicò a studi di astronomia presso l’osservatorio di Brera a Milano ma fu poi costretto, per le sue simpatie liberali, ad espatriare, prima in Svizzera, poi a Londra e infine a Buenos Aires.
Dopo un breve soggiorno in Italia, a Torino, fu chiamato nel 1836 a insegnare all’Università Jonia di Corfù, dove conobbe e sposò l’inglese Anna Sutter.

Nel 1840 fu nominato professore di Fisica e Matematica all’Università di Pisa dove rimase fino alla morte e dove il corpo riposa nel Campo Santo monumentale nella Piazza dei Miracoli.

Il monumento tombale del Mossotti nel Campo Santo di Pisa opera del senese Giovanni Duprè

Oltre che per i suoi meriti scientifici, Mossotti è ricordato anche per il suo attivo patriottismo che lo portò, nel 1848, a partecipare alla guerra d’indipendenza, alla testa di un battaglione di volontari formato da studenti dell’università di Pisa, distinguendosi nelle battaglie di Curtatone e Montanara.