Cinquant'anni di vita della Società Storica Novarese

Si avvicina al cinquantesimo anno di vita la Società Storica Novarese che, non ultimo fra i ragguardevoli enti cittadini, è il maggiore esistente nella Provincia dal punto di vista culturale. Essa esplica la sua attività e dedica le proprie ricerche storiche ed artistiche, oltre che a Novara ed alla regione bassa circostante, al Lago d'Orta ed all'Ossola, al Lago Maggiore ed alla Valsesia che, avulsa alcuni anni or sono dal nesso provinciale novarese, fa tuttora parte della Diocesi di San Gaudenzio ed è tuttora legata da vincoli sentimentali e religiosi a Novara.
Sorta per felice iniziativa di dotti cultori delle memorie storiche, conoscitori profondi dei tesori di arte profusi un po' ovunque, scomparsi ormai tutti ad eccezione di quella colonna della Società Storica Novarese che è il Reverendo Monsignor Lino Cassani, Canonico della Cattedrale, Socio e Consigliere suo sino dalla fondazione, essa ebbe la ventura di avere nel Professore Luigi [sic! Giovan Battista, ovviamente] Morandi l'uomo che, appena gettatene le oasi, assunse la direzione del suo Bollettino Storico al quale dedicò la sua vasta cultura, la sua appassionata ricerca storica e che, caduto eroicamente sul Carso alla testa della sua Compagnia, legò il suo nome in modo indissolubile alla creatura cui aveva dato vita.
Così grave perdita potè essere colmata dall'assunzione al posto di direttore del Bollettino Storico del Professore Viglio che per un ventennio seppe dare a questa pubblicazione l'indirizzo che la fa annoverare fra le più ricercate fonti culturali per quanto riguarda la nostra regione. Quando, ancor giovane, anch'egli per volere divino lasciò questa terra, il Bollettino Storico continuò ad essere pubblicato per merito grandissimo di Monsignor Cassani, ma ad un tratto anche la Società Storica Novarese dovette sottostare alla imposizione della politica che la privò della sua autonomia provinciale, venendo per disposizione del governo fascista incorporata nella Società Storica Subalpina [ si legga: Regia Deputazione Subalpina di Storia Patria] di Torino insieme alle altre consorelle delle provincie piemontesi.
Ma la politica è una ruota che gira e quando gli eventi tormentatissimi che afflissero l'Italia ebbero termine ed alla dittatura successe nuovamente il regime democratico, Novara, anche nel campo culturale dichiarò una volta di più di voler fare da sé riacquistando l'autonomia della propria Società Storica.
Non si traversano anni tanto dolorosi senza subire scosse funeste, anni durante i quali non era stato materialmente possibile di svolgere azione alcuna per attrarre l'attenzione degli spiriti eletti alle memorie storiche ed alle bellezze artistiche della loro terra.
La Società Storica Novarese dovette pertanto appena riacquistata l'indipendenza, pensare ad essere di nuovo elemento vivo e vitale.
Senza indugiare i Consiglieri superstiti ed alcuni nuovi deliberarono di affidare la direzione del Bollettino Storico al Preside dr. Salsotto che ad esso dedicò per dieci anni le sue cure diligenti. Contemporaneamente fu iniziata un'attiva propaganda per accrescere il numero dei Soci che sono oggidì 250 ed aumentano sempre. Fra gli altri provvedimenti adottati sono notevoli i seguenti: — la integrazione della Borsa Morandi creata ad onorare la memoria dell'eroico primo Direttore del Bollettino Storico con somma esigua che fu aumentata a L. 50.000 e sarà assegnata in ogni biennio dispari per premiare monografie di carattere storico ed artistico riguardanti l'intiera provincia, nonché — la istituzione da parte del Comune di Novara di una Borsa annuale di L. 25.000, che ne porta il nome con cui premiare argomento storico o artistico di carattere prettamente cittadino, e — la Borsa Banca Popolare di Novara di L. 50.000 da assegnarsi nei bienni pari, istituita dall'Istituto di Credito cittadino per premiare monografie che trattino di argomenti storici connessi con l'economia agricola, industriale e commerciale della provincia.
Siccome poi, contemporaneamente alla nascita della Società Storica Novarese, erano state gettate per opera degli stessi suoi creatori le basi del Museo archeologico e di quello civico, è stato con il pieno consenso e plauso del compianto Sindaco professor Giuliano Allegra deciso di dare ad ogni Socio della Società Storica la qualifica di Amico dei Musei Civici, cosicché la tessera che ognuno di essi riceve li autorizza a visitare gratuitamente le raccolte artistiche, storiche e scientifiche del Comune, ad interessarsi ad esse e ad accrescerne il numero ed il pregio.
La Società Storica Novarese annovera a suo onore di avere, a mezzo del proprio Bollettino Storico, offerto un notevole contributo all'opera magistrale del Professore Cognasso, compilatore della parte storica del volume Novara e il suo territorio pubblicato dalla Banca Popolare di Novara in occasione dell'ottantesimo suo anno di vita.
Il Bollettino Storico forma oggetto di scambio con analoghe pubblicazioni culturali ed. oltre che ai Soci, viene inviato in omaggio alle maggiori biblioteche italiane e ad alcune estere che lo hanno richiesto. Esso è altamente apprezzato da studiosi italiani e stranieri, talché frequenti sono le richieste che essi rivolgono alla Società Storica, alla quale pure ne pervengono da Università degli Stati Uniti e della Svezia nonché da Società storiche nazionali ed estere.
L'aspirazione della Società Storica Novarese, che dal gennaio del corrente anno affidò la direzione del Bollettino Storico al Preside dr. Aspesi, è quella di poter avere anche in avvenire collaboratori valenti, soprattutto giovani appassionati per la storia e l'arte della più bella provincia del Piemonte, in modo da mantenere ad un alto livello il nome di Novara anche nel campo della cultura.

[Vittorio Cerruti, 1957]