Note e documenti

Il piano regolatore generale del 1963

Novara nel settecento.

Osservando la pianta della città, cerchiamo di ricostruirne la visione. L’intera città era dentro le mura dei bastioni: quelle vecchie mura, che noi vediamo in minima parte conservate ancor oggi presso il palazzo delle poste, il parco dei bambini ed il campo dell’Hockey. Allora, le rosse mura di mattoni facevano tutto il giro della città e intorno si estendeva la verde campagna.

Com'era bella l'antica Novara! Il viaggiatore che vi giungeva a cavallo o in carrozza o a piedi, vedeva emergere sulla pianura, sull'alto di una collinetta naturale. la città rossa di mura e di tetti e bianca di case e con torri e campanili diritti al cielo. Il passaggio dalla campagna alla città avveniva bruscamente, attraverso le porte che si aprivano nella cerchia fortificata.

La Città dentro le mura si è in parte conservata qual’era, fino a oggi. I vecchi portici, la piazza delle Erbe, le antiche strade col pavimento di selciato e le guide di sasso, le chiese, i palazzi, le case con le persiane alle finestre ed i balconcini in ferro disegnati con grazia sono un ricordo di quel tempo non tanto lontano, in cui vissero le generazioni che ci hanno preceduto.

NovaraCom'era bella l'antica Novara!

Se confrontiamo che rimane dell'antico col nuovo e col moderno che si è poi ammassato intorno ed anche dentro alla vechia città, vediamo e scopriamo i valori dell’antico. A esempio, i portici nuovi, altissimi, superbi, danno un senso di vuoto e di freddo, con quel soffitto piatto monotono e lontano, pilastri come trampoli: non c'è abbastanza gente per animare e riempire quel vuoto. Invece i portici vecchi, con le bianche volte a crociera che creano un meraviglioso gioco geometrico, col ritmo felice degli archi posati sulle colonnette tonde di tutto granito, i portici vecchi sono più umani, più accoglienti, più adatti al cordiale incontro delle persone; infatti ancor oggi Novara animata, giovani e vecchi, è lì sotto quei portici antichi.

Le strade. Le strade più recenti hanno allineamenti diritti, gli allineamenti diritti determinano un insieme di facciate piatte, un perfetto parallelismo tra i due lati della via con tutta la durezza che ne consegue nei traguardi visuali, monotona nella pianta della superficie stradale, monotonia nel nastro di cielo che rimane scoperto in alto. Sono strade senza interesse, da percorrere rapidamente in automobile.

NovaraFronti continuamente ondulanti, varietà di prospettive, di scoperte, di sorprese...

Le strade antiche, invece, hanno fronti continuamente ondulate, serpeggianti, hanno spazi e volumi irregolari, che determinano varietà di prospettive, di scoperte, di sorprese, aperture e chiusure. Mentre chi si muove in una strada diritta e con fronti parallele e di eguale altezza, vede al di sopra di sè un nastro di cielo con contorni pressochè immobili ed immutati — chi cammina nella strada antica vede al disopra di sè il cielo e intorno a sè le case e gli spazi in continuo movimento. Perciò, la città antica è sopratutto interessante e stimolante per l’uomo a piedi, che pur camminando lentamente vede, nella scenografia © nella cinematica dell’ambiente che lo circonda, una vivacità che non sarebbe affatto percepibile da chi vi transitasse frettolosamente in automobile.

Dal punto di vista igienico, potremo anche dire che la città antica coi suoi percorsi pedonali offre all'uomo moderno sempre in tensione e sempre seduto (seduto a casa, seduto al lavoro, seduto in automobile) una occasione di moto e di distensione, una cura preventiva contro gli infarti.

Le case del nucleo antico di Novara come le chiese ed i palazzi, hanno il tetto coperto con coppi e questa è la copertura tradizionale, ancor oggi valida ed efficiente. Invece le costruzioni nuove che si sono inserite dentro il nucleo antico, hanno tetti in altri materiali che non armonizzano e che tendono a spezzare l’unità dell'ambiente. Tutto ciò si vede bene, osservando la città dall'alto della cupola di San Gaudenzio.

Una interessante scoperta che possiamo fare osservando le case del nucleo antico, è quella dell'altezza dei piani. Accanto a nobili palazzi con locali altissimi di quattro, cinque e più metri, vediamo più modeste case i cui locali, specialmente nei piani superiori misurano in altezza poco più di due metri. Misura nell’altezza dei vani che trova riscontro nelle più moderne tendenze e nell'esempio dei paesi più progrediti.

Arialdo Daverio