Vita della Società   [BSPN LXIV [1973] n.2]

Verbale dell'Assemblea del giorno 1° ottobre 1973   [BSPN LXIV [1973] n.2 - pp. 191-193]

Lunedì 1° ottobre 1973 in una sala dell'Archivio di Stato di Novara (g.c.) alle ore 16.30 in prima convocazione ed alle ore 17 in seconda convocazione è stata indetta l'assemblea ordinaria dei Soci della Società Storica Novarese per discutere il seguente
ORDINE DEL GIORNO
1) - Lettura e approvazione del Verbale della precedente Assemblea.
2) - Commemorazione dei Soci defunti.
3) - Rendiconto economico dell'esercizio 1972.
4) - Varie.

Sono presenti, del Consiglio Direttivo:
il Presidente Cav. del Lav. Dott. Guido Maggia,
il Vice Presidente Dott. Prof. Vittorio Leigheb,
il Direttore del Bollettino e delle pubblicazioni
Preside Prof. Alessandro Aspesi,
il Segretario Tesoriere Rag. Aldo Franchini,
i Consiglieri Geom. G. B. Ferro, Maestro Mario Nagari, Dott. Giovanni Silengo,
i Revisori dei conti Dott. Felice Gaviani, Dott. Giulio Guglianetti. Assenti i Consiglieri Dott. Prof. Massimo Leoni, Avv. Quintino Piras, Prof. Renato Verdina.

Alle ore 17 il Presidente dichiara aperta l'Assemblea in seconda convocazione.

Invita i Soci presenti a rivolgere un saluto al Consigliere Avv. Quintino Piras, assente per malattia, con l'augurio che possa presto ristabilirsi e riprendere la sua preziosa attività nel Consiglio Direttivo della Società.

Il Segretario Tesoriere legge poi il Verbale della precedente Assemblea. I Soci lo approvano alla unanimità.

Il Presidente ricorda i Soci deceduti nel periodo trascorso dall'ultima assemblea:
MARIO FALZONI socio affezionato da molti anni, dava con passione la propria opera nelle varie attività sociali.
Cav. Uff. Rag. ALFONSO PEZZOLI valente Dirigente della Banca Popolare di Novara.
Dott. Prof. ALDO SCHIAVINI benemerito nel campo medico sanitario.

A nome anche del Consiglio Direttivo e dei Soci, esprime profonde condoglianze alle famiglie degli Scomparsi.

Il Presidente comunica poi la situazione dei Soci al 31 dicembre 1972:
Soci onorari 3
Soci vitalizi 24
Soci benemeriti 17
Soci ordinari 354
Complessivo 398.

Il Segretario Tesoriere espone il rendiconto finanziario dell’esercizio 1972 e la situazione patrimoniale a fine anno.

L'esercizio 1972 si è chiuso con un disavanzo di L. 888.817, disavanzo che si prevede possa essere coperto nel corrente esercizio per il favorevole andamento della situazione economica dovuto anche all'aumento della quota sociale a L. 5.000, che ci permette di coprire almeno le spese ordinarie di pubblicazione del Bollettino.

Il Dott. Gaviani dà lettura della
RELAZIONE DEI REVISORI DEI CONTI AL RENDICONTO ECONOMICO CHIUSO AL 31.12.1972
Signori Soci,
il rendiconto economico presentato dal vostro Consiglio Direttivo, comporta le risulianze emergenti dal prospetto distribuitoVi.

Il Collegio dei revisori, dal canto suo, ha provveduto agli opportuni controlli e verifiche, constatando la rispondenza delle varie voci di attivo e di passivo con la regolare documentazione amministrativa.

Il Collegio si compiace inoltre per il cospicuo numero di soci raggiunto dalla Società, ciò che è la miglior prova della capace volontà della quale è animato il Vostro Consiglio Direttivo.

Vi invitiamo pertanto ad approvare il rendiconto economico dell'anno 1972.

I REVISORI DEI CONTI
F.to Dott. Felice Gaviani
F.to Dott. Giulio Guglianetti

L'Assemblea, esaminati i dati e le risultanze, quali appaiono dal prospetto allegato al presente verbale, approva il bilancio alla unanimità.

Il Presidente comunica poi che sono in corso trattative col Municipio di Novara per ottenere una nuova sede sociale, dato che l’attuale non è più agibile per le pessime condizioni in cui si trovano i locali a noi assegnati; triste situazione già messa in evidenza dal Preside Aspesi in un accorato articolo sull'ultimo bollettino (1).

Il Preside Aspesi riferisce sullo stato di preparazione del prossimo Bollettino. Gli elaborati non mancano, dovuti anche alla penna di insigni studiosi, così da far prevedere che anche il prossimo numero riuscirà interessante per varietà e profondità di argomenti.

A continuazione della serie di monografie d’arte, che tanto interesse suscitano fra gli studiosi e appasionati d’arte e di storia, il Preside Aspesi propone al geom. Ferro di preparare uno studio sui FERRI BATTUTI DEL NOVARESE.

Il geom. Ferro, al quale già è dovuta, in collaborazione col figlio dott. Filippo Maria, l'edizione degli Affreschi Novaresi del 400 acconsente alla proposta dando notizia del materiale già in suo possesso.

Il prof. Don Angelo Stoppa mette in evidenza, invece, l'opportunità di pubblicare una monografia sugli « affreschi del 300 », argomento di somma importanza da approfondire necessariamente con un lavoro di gruppo e non da parte di un singolo studioso.

Un tale studio però, oltre ad una spesa notevole che per il momento non potremmo affrontare, comporta un lavoro di preparazione molto lungo, mentre invece la Società ha intenzione di pubblicare la prossima monografia entro breve termine.

La proposta, comunque, è da tenere in considerazione e sarà ripresa in esame per una successiva monografia.

Il dott. Guglianetti comunica che sta organizzando per l'Associazione Ex Allievi dell'Istituto Tecnico Mossotti, una visita ai luoghi manzoniani da effettuarsi domenica 21 ottobre. Propone che a tale iniziativa si unisca anche la Società Storica Novarese.

Il Presidente aderisce alla proposta e dispone perchè si prendano contatti col dott. Guglianetti per la realizzazione del progetto in collaborazione con l'Associazione Ex Allievi.

Dopo aver tributato un elogio al Preside Aspesi e al Geom. Ferro per la loro fattiva operosità, il Presidente alle ore 18.30, esauriti gli argomenti all’o.d.g. dichiara chiusa l'Assemblea.

Rendiconto economico dell'Esercizio 1972   [BSPN LXIV [1973] n.2 - pp. 194-195]

Rendiconto economico - esercizio 1972


PARLIAMO UN PÒ DI CASA NOSTRA    [BSPN LXIV [1973] n.1 - pp. 135-139]

Tutti: autorità, soci, enti, studiosi locali e non, sanno che la nostra Società Storica Novarese ha la sua sede in via G. Ferrari n. 13, e precisamente in fondo al cortile a sinistra del Palazzo Faraggiana.

Ma quale sede? Coloro che hanno avuto l'occasione o la necessità di accedervi conoscono o hanno potuto constatare le tristissime condizioni in cui si trovano i nostri locali.

A parte la dislocazione non sempre accessibile per i non pratici, la scala d'accesso buia, stretta, letteralmente coperta dai calcinacci che piovono da tutto l'intonaco, e che si rinnovano continuamente, piova o non piova, dà un senso di squallore, di desolazione, di sordidezza che stringe l'animo, e induce a considerazioni non certo fuvorevoli o benevole da parte del visitatore.

Che dire poi dei locali adibiti a segreteria e a deposito delle pubblicazioni? Sono quattro, di cui uno serve da ripostiglio. A questo punto la situazione si fa veramente tragica, quasi catastrofica, e ne spiegherò i motivi. Non sono termini esagerati quando si pensi che oltre ai soliti calcinacci, anche qui sempre più frequenti, vi piove da tutte le parti. Ad ogni minimo scroscio di pioggia, l'acqua invade i locali, e scorre sui pavimenti con lo spessore di qualche centimetro, tanto che si teme da un momento all'altro che il pavimento, composto di mattonelle e sostenuto da vecchie travi, possa cadere, travolgendo parte del materiale.

Il Municipio, cui appartiene il Palazzo Faraggiana, è intervenuto più di una volta, per dire il vero, con saltuarie riparazioni al tetto e ai tubi di scarico, ma esse non sono servite a nulla, ed il gravissimo inconveniente permane nella sua dura e pericolosa realtà. Le varie e numerose pubblicazioni della Società, e, sopra tutte, le monografie sull'arte novarese, composte, come tutti sanno, in carta patinata, corrono il pericolo di deteriorarsi perchè, data la persistente umidità, le pagine e in modo particolare le fotografie, si appiccicano e si incollano, danneggiando in modo disastroso un patrimonio, che è costato fatica e denari non indifferenti.

Qualcuno si chiederà: tuiti questi inconvenienti così preoccupanti, soltanto adesso sono balzati alla assennata preoccupazione dei dirigenti? Sissignore, e ne spiegheremo i motivi.

Nei suoi primordii la Società Storica Novarese ebbe una conduzione vorrei dire quasi privata, anzi individuale, da parte di G. B. Morandi, e in seguito, caduto eroicamente quest’ultimo nel novembre del 1915 sul Carso, da parte di Alessandro Viglio, che assommava in sè tutte le iniziative culturali della città, e che aveva posto la sede di esse nel Palazzo Orelli, a cui si accedeva dal Corso Italia e dove spesso ebbi ad incontrarlo.

Deceduto il Viglio nel 1943, e dopo l'interruzione di ogni attività durante la guerra, sia del Bollettino sia della Società, mons. Lino Cassani ricostituiva la Società, di cui assumeva la Presidenza l'ambasciatore Vittorio Cerruti. La Direzione del Bollettino era affidata al preside a riposo Carlo Salsotto, il quale continuò nell'antico sistema di far della sua casa la sede della redazione del Bollettino, mentre gli incartamenti della Società restavano depositati alla biblioteca Negroni, dove erano stati portati durante la guerra.

Date le dimissioni per ragioni d'età il Salsotto, e deceduto successivamente il presidente Cerruti, la Società rimase senza alcun preciso recapito, per cui il sottoscritto, nominato intanto direttore del Bollettino, accentrava all'Istituto Mossotti, di cui era allora preside, sia la sede della Società sia la redazione del Bollettino.

Nel 1967 collocato in quiescenza il sottoscritto, la sede non poteva più rimanere nel suddetto Istituto e per qualche tempo la Società rimase senza fissa dimora, finchè il nuovo presidente, dott. Guido Maggia, otteneva dal Municipio l'assegnazione dell’attuale infelicissima sede. Da allora invano si continuò ad andare alla ricerca di un'altra più decorocsa, più consona alle esigenze della ripresa attività, si insistette ad impetrare dal Municipio un intervento per la salvaguardia del patrimonio cospicuo di questa antica gloriosa Società.

Intanto i locali occupati andavano ogni giorno peggiorando, fino a ridursi nelle condizioni sopra descritte, e chiunque può constatare se vi è stata da parte nostra una qualunque esagerazione con frange iperboliche.


Mentre in altri centri vicini, dentro e fuori della Provincia, come ebbe a visitare il sottoscritto, si può constatare fervore di iniziative, di sistemazioni, di incrementi culturali di ogni genere, storici, archeologici, artistici, di studi, di riviste, che illustrano ed illuminano le vicende del passato lontano e recente della loro regione, qui da noi tutto ristagna e languisce in un torpore obbrobrioso, per non dire un'apatia che rasenta l’ottusità.

Eppure è da più di sessant'anni che questa Società Novarese, attraverso le sue svariate pubblicazioni, svolge un compito di primo piano nel ricordare, nell’illustrare, nel mettere in valore il passato della Città e della Provincia, nel rievocarne insomma la storia, facendosi strumento unico ed insostituito di ricerche, di indagini in tutti i settori, le quali sono base e ispirazione dei nostri odierni ordinamenti cittadini. Basta scorrere le lunghe annate del nostro Bollettino per convincersene.

Ma a che pro soffermarsi più oltre a iumeggiare l'opportunità, anzi, la necessità imprescindibile di avere una Società Storica efficiente e attiva? Tutti ne comprendono l'importanza, e d'altronde le centinaia di soci, che ogni anno rinnovano la tessera, stanno a dimostrare quanto sia sentita la sua esistenza.

E veniamo al quia, e cioè al motivo di questa accorata esposizione, che vuol essere un appassionato appello a tutte le Autorità cittadine e provinciali, cui dovrebbe incombere il dovere morale di aiutare e sostenere questa Società, perchè possa continuare nella sua opera a beneficio della città e Provincia.

In primo luogo è indispensabile una sede decorosa e sicura, quale s'addice ad una istituzione di alto valore culturale, come ogni anno essa viene definita dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri. E' mai possibile che in una città di cento e più mila abitanti non si possa trovare locali adeguati?

In secondo luogo gli Enti più rappresentativi dovrebbero sentire l'opportunità di un contributo annuale, che permetta di svolgere tutte quelle attività, richieste dal regolamento della Società. Constatazione dolorosa! Oggi la Società vive esclusivamente sull'importo delle tessere dei soci e su un prezioso contributo della Banca Popolare di Novara. Tutti i soci possono testimoniare come, nonostante la deficienza di mezzi, la Società, attraverso ripieghi di ogni genere, abbia potuto dare ogni anno due Bollettini molto nutriti di argomenti varii, monografie sull'arte novarese richieste ed elogiate da tutta la stampa, e altre pubblicazioni; tutto ciò nonostante il rincaro della mano d'opera nelle tipografie, della carta, dei clichés, delle fotografie, ecc.

Esposto quanto sopra siamo purtroppo nella penosa necessità di confessare:
a) L’Amministrazione Provinciale non dà nessun contributo, nonostante che da sessant'anni il Bollettino porti ben chiaro nella sua intestazione che esso è per la Provincia di Novara.
b) Sul contributo del Comune di Novara non si può fare assegnamento perchè esso è dato saltuariamente. L'ultimo è del 1970.
c) L'Ente Provinciale per il Turismo non dà alcuna sovvenzione, pur essendo evidente la sua connessione con la nostra Società, la quale illustra tutte le particolarità della provincia: artistiche, economiche, industriali, archeologiche, storiche, ecc. da cui può essere attratto l'afflusso dei turisti e dei visitatori.
d) La Camera di Commercio e l'Associazione degli Industriali della Provincia di Novara dànno ciascuno un sussidio di L. 50.000, sempre ben accetto e del quale ringraziamo, ma è come una goccia nelle aumentate spese della Società in questi ultimi tempi.
e) Tutte le altre associazioni, da quella degli Agricoltori, a quella dei Commercianti, dei Professionisti, ecc. ecc. non dànno alcun contributo. Così si dica di tutte le altre Banche.

Come si vede, questa è la ben triste e deplorevole situazione di una Società Novarese, unica forse che sopravviva da molti decenni, svolgendo ininterrottamente un'attività di grande interesse per la nostra Provincia, quale gelosa custode del suo patrimonio storico, della sua arte, delle sue bellezze, del suo prestigio.

Una Società storica, che per le sue lontane tradizioni parecchi centri ci invidiano e ci imitano, e della cui importanza non sempre ci si rende conto.

Alessandro Aspesi.

AVVERTENZE PER i SOCI

CONTINUE sono le richieste di numeri arretrati del nostro Bollettino e non sempre ci è dato di soddisfarle perchè molti numeri sono esauriti.

La Società Storica Novarese sarà particolarmente grata a tutti coloro che, essendo in possesso di intere annate o di singoli numeri, volessero fargliene dono.

Sarebbe un vero peccato che andassero al macero o distrutti questi bollettini, che sono invece preziosi per tutti gli studiosi, dati gli interessanti e molteplici argomenti trattati in essi.

SECONDO la deliberazione del Consiglio della Società Storica, il socio che trattiene il primo fascicolo del nostro Bollettino riconferma implicitamente la sua volontà di rimanere iscritto, Pertanto mancando una esplicita indicazione contraria, egli riceverà il successivo fascicolo, gravato delle spese di assegno per l'ammontare della quota sociale.



 

COLLABORAZIONE BOLLETTINO
Tutti i soci sono invitati a collaborare con articoli al nostro Bollettino.

La Società, dato l'enorme rincaro della carta e della composizione, ha dovuto, suo malgrado, ridurre a N. 10 gli estratti gratuiti al collaboratore, lasciando beninteso la possibilità, mediante intese dirette dell’interessato con la tipografia, di avere altri eventuali estratti in edizione di particolare gradimento a modico prezzo, usufruendo della composizione già in atto.


Non è consentita la riproduzione degli articoli del Bollettino senza citarne la fonte. ! manoscritti, i dattiloscritti, nonchè le fotografie, anche se non pubblicati, non sono restituiti, ma possono essere ritirati personalmente dagli interessati presso il Segretario della Società.


Sulla validità degli articoli e sulla possibilità della loro pubblicazione sul Bollettino, decide esclusivamente il Direttore responsabile dello stesso Bollettino.

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