Atti della Società Storica Novarese   [BSPN XX [1926] fasc. II - pp. 230-234]

Verbale dell'Assemblea Generale
del 13 giugno 1926.

Il giorno 13 giugno 1926, alle ore 16, nella sala maggiore del Museo Civico, in Novara, si tenne l'Assemblea Generale dei Soci, convocati con invito personale dalla Presidenza della Società. Presiede l'assemblea il Cav. Avv. Antonio Tadini e funge da segretario il prof. O. Scarzello. Sono presenti i signori: Ajmone gr. uff. ing. Ercole, Bertoli ing. Giacomo, Bronzini ing. cav. Giuseppe, Caccia di Romentino conte Marco, Casazza dott. prof. Eugenio, Cassani Teologo don Lino, Cucchi ing. Gius., Fedeli prof. uff. Vito, Gibellini Tornielli conte avv. Francesco, Iulitta avv. Gaudenzio, Lazanio archit. Gius., Marucco mons. cav. Vincenzo, Marzoni ing. cav. Luigi, Orero sig.ra Maria Teresa, Rasario prof. cav. Achille, Rizzotti geom. Umberto, Scarzello prof. Oreste, Silva cav. uff. avv. Ettore, Tadini avv. Antonio, Viglio prof. Alessandro.
Hanno inviato le loro adesioni scritte, non potendo intervenire, i soci on. sen. Carlo Rizzetti, on. gr. uff. Ezio Maria Gray, mons. arcipr. Vito Comoli, Can. Giulio Romerio, dott. cav. Mario Morengo, S. E. l'on. Aldo Rossini. Mandano l'adesione per mezzo dei soci presenti i soci: comm. A. Brughera, avv. cav. G. Della Porta, prof. cav. Gius. Lampugnani.
Dichiarata aperta la seduta il Presidente ringrazia gli intervenuti e, dopo aver ricordato le finalità della Società Storica, dichiara che essa accoglierà volentieri tutti coloro che s'interessano del passato e delle memorie artistiche della regione, anche quando non facciano professione speciale di studi storici (e ricorda in proposito la classe dei parroci, naturali tutori di opere d'arte e di documenti spesso importanti): e assicura che la Società s'interesserà di tutte le ricerche anche delle più modeste.
In vista dell'accresciuto numero dei soci propone che si aumenti da otto a dieci il numero dei Consiglieri del Consiglio Direttivo. Ricorda poi ai presenti che il benemerito cassiere della Società, Teologo Don Lino Cassani, compie quest'anno il giubileo Parrocchiale, e gli presenta le felicitazioni e gli auguri della Società. Il socio mons. Marucco si unisce alle congratulazioni del Presidente e ricorda le distinte benemerenze di Don Lino Cassani come sacerdote, come cittadino e come studioso. È lieto che la presente riunione abbia offerto agli amici ed estimatori di lui la possibilità (che non era altrimenti possibile per la modestia del festeggiato) di testimoniargli con un piccolo dono di libri di storia e di arte la loro profonda stima. Il prof. Viglio annuncia che il Governo, in riconoscimento dell'opera svolta dal Teologo Cassani come Sovraintendente dei monumenti e come studioso, gli ha concesso la Croce di Cavaliere della Corona d'Italia.
Il prof. Casazza porta al festeggiato l'espressione di riconoscenza e l'augurio dei giovani del Convitto Nazionale, di cui Don Lino Cassani fu educatore e Direttore spirituale.
Il socio avv. Iulitta aggiunge il saluto riconoscente della popolazione di Oleggio, che deve in modo speciale all'interessamento e agli studi del festeggiato i restauri, che hanno salvato l'insigne basilica di S. Michele Arcangelo.
L'Assemblea unanime applaude alla meritata onorificenza e si associa alle dimostrazioni di simpatia per il valoroso e modesto consocio.
Successivamente si inizia lo svolgimento dell'ordine del giorno, che reca i seguenti articoli:
1. Relazione sull'andamento della Società.
2. Relazione finanziaria.
3. Rinnovazione del Consiglio Direttivo.
4. Comunicazioni e proposte varie.

Intorno ai primi due punti dell'ordine del giorno il segretario prof. Scarzello e il Cassiere Teologo Cassani leggono le rispettive relazioni, che si allegano in fine al presente (1) verbale. Su di esse il Presidente apre la discussione, alla quale prendono parte i soci ing. Bronzini, Teol. Cassani, ing. Marzoni, avv. Tadini, prof. Viglio e Scarzello: e si viene alle seguenti deliberazioni, che sono approvate all'unanimità dei presenti:
I. Il numero dei Consiglieri del Consiglio Direttivo è aumentato da otto a dieci;
II. La quota sociale è portata a lire venticinque annue a partire dal prossimo anno 1927;
III. Il Consiglio Direttivo farà le pratiche con la Direzione del Bollettino Storico affinchè tutti gli abbonati al Bollettino diventino di diritto soci della Società Storica.
Inoltre su proposta dell'ing. Bronzini si invitano i presenti a far propaganda per aumentare il numero dei soci.

Successivamente, passando alla nomina del Consiglio Direttivo per il prossimo triennio 1926-1929, l'Assemblea a voti unanimi riconferma in massima quello scaduto e per acclamazione lo elegge nelle seguenti persone:
Presidente: Tadini avv. cav. Antonio.
Vice-Presidente: Silva avv. cav. uff. Ettore.
Direttore del Bollettino Storico: Viglio dott. Alessandro.
Cassiere: Cassani cav. teologo don Lino.
Consiglieri: Ajmone gr. uff. Ercole, Bronzini ing. Giuseppe, Caccia di Romentino conte avv. Marco, Costa cav. avv. Arturo, Fedeli cav. prof. Vito, Ferrara dott. Stefano, Lampugnani cav. dott. Giuseppe, Lampugnani cav. prof. Rinaldo, Marucco cav. mons. Vincenzo, Marzoni ing. cav. Luigi.
Segretario: Scarzello dott. Oreste.

Passando a trattare l'ultimo argomento posto all'ordine del giorno, il prof. Viglio riferisce intorno ai lavori già eseguiti per il restauro della Chiesa della Madonna del Latte di Gionzana, e sui propositi del Comitato per quelli ancora da eseguire.

Il conte Caccia invita la Società Storica a richiamare l'attenzione delle Autorità Municipale sul triste stato di conservazione delle iscrizioni del Museo lapidario e di altri monumenti cittadini.

Infine il prof. Viglio riferisce intorno all'edificio del Palazzo Pretorio già sede del Comune di Novara nei tempi più gloriosi della sua storia. Mette in rilievo l'importanza storica e artistica del monumento, di cui molte notizie ha già potuto accertare, altre sta raccogliendo. La Società Storica si è già interessata e dovrà ancora interessarsi affinchè le Autorità competenti e proprietarie, approfittando del fatto che l'edificio verrà sgombrato prossimamente, provvedano ai restauri che sono imprescindibili. L'ing. Bronzini, per incarico del Consiglio Direttivo della Società e con l'autorizzazione del Commissario Prefettizio (il quale ha concesso anche i muratori necessari all'occorrenza), ha fatto delle ricerche e degli assaggi per studiare un piano di restauri. Mancano molti elementi per una ricostruzione integrale, ma molti si possono rintracciare sotto le super-costruzioni più recenti.

L'Assemblea dopo lunga discussione, a cui prendono parte molti degli intervenuti, conviene unanime nella necessità di approfittare delle presenti contingenze, per fare i restauri necessari.
In tal senso il prof. Viglio propone un ordine del giorno che è approvato all'unanimità, e che si unisce al presente verbale.

Infine l'assemblea nomina una commissione composta dei soci avv. Silva, ing. Bronzini, conte Caccia, prof. Viglio, che s'incarichi di illustrare l'ordine del giorno predetto alle Autorità Cittadine e Provinciali, facendosi eco dei voti espressi nella presente riunione.

Alle ore 19, essendo svolto l'ord. del giorno, il Presidente dichiara chiusa l'Assemblea.

Il Segretario [Oreste] Scarzello
Il Presidente: A[ntonio] Tadini.

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Ordine del giorno dell'Assemblea Generale.

La Società Storica Novarese, radunata in assemblea generale il 13 giugno 1926, discusso il tema di un possibile restauro dell'antico Palazzo del Comune e degli edifici del Broletto, delibera:
1.) di far pervenire un voto di vivissimo plauso all'Illustre Commissario Prefettizio reggente il Comune, Comm. Trinchero, perché, aderendo con pronta e simpatica decisione all'invito della Società Storica Novarese, forniva i mezzi finanziarii occorrenti ai primi lavori di esplorazione dell'edificio, indispensabili a preparare un progetto di restauro;
2.) di far opera attiva di propaganda presso le Autorità politiche ed amministrative specialmente locali, perche, cogliendo l'occasione favorevole di prossimi trasferimenti di uffici pubblici dai suddetti edifici, e seguendo le direttive superiori miranti a rivalorizzare i monumenti antichi, vogliano assumersi il meritorio compilo di restaurare l'antica sede della vita Comunale, oasi di bellezze architettoniche nel cuore della Città, e testimone del sentimento artistico delle generazioni novaresi del tre e del quattrocento, secoli gloriosi nella storia della vita Italiana.

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(1) Pubblicheremo le due interessanti relazioni in un prossimo numero del Bollettino.

Atti della Società Storica Novarese   [BSPN XX [1926] fasc. III - pp. 306-316]

Relazione sull'andamento della Società Storica.

ONOREVOLI CONSOCI,
Abbiamo l'onore di presentare a codesta Assemblea Generale la prima relazione sull'andamento della Società Storica Novarese e sull'opera svolta dal Consiglio Direttivo dal giorno delle sua assunzione in carica. La nostra esposizione sarebbe assai lunga e complessa se tutto il programma, che era stato enunciato nella prima riunione plenaria della Società, avesse avuto quello svolgimento intenso che era nel nostro desiderio. Invece, per le ragioni che verremo accennando, l'opera nostra si contenne dentro limiti molto modesti (anche più modesti di quelli tracciati nel nostro Statuto sociale), e perciò la presente relazione, in verità molto breve, non sarà per annunciare grandi cose.
Un primo ostacolo che intralciò la nostra attività fu la condizione in cui vennero a trovarsi parecchi membri del Consiglio Direttivo, i quali essendo ingegnanti di scuole medie, dovettero dedicare la loro operosità all'applicazione della riforma scolastica, oppure in conseguenza di questa furono destinati a residenze lontane da Novara. Inoltre anche la nostra Associazione risentì l'influsso dei tempi nuovi, tempi di azione, non sempre favorevoli alle ricerche erudite: tanto che molte società consorelle, già fiorenti, hanno veduto diminuire il numero dei soci, e non sono poche quelle che dovettero sciogliersi definitivamente. In tali condizioni diventa motivo di vivo compiacimento per noi la constatazione del fatto che, non ostante.le difficoltà d'indole generale, la nostra Società abbia visto crescere il numero dei soci da 92 a 121 (dei quali due iscritti come soci perpetui che citiamo a titolo d'onore: il cav. Carlo Muller e il Gr. Uff. Ing. Ercole Aimone; mentre il Bollettino Storico, pur conservando lo stesso numero dei fascicoli annuali, ha aumentato di un terzo il numero delle pagine e si è fatto ricco di eleganti e preziose illustrazioni. Inoltre possiamo affermare con legittimo orgoglio e compiacenza che tutte le iniziative sorte nella città di Novara con l'intendimento di conservaire le memorie o i monumenti della nostra regione, tanto sotto l'aspetto storico che artistico, sono dovute a soci appartenenti ailla Società Storica o al suo Consiglio Direttivo; e molte di esse raggiunsero il loro intento, altre promettono un'ottima riuscita.
Pertanto la nostra Società, sorta con umili mezzi e col programma minimo di non lasciare spegnere il culto delle memorie locali, sente di non aver completamente fallito al suo scopo, ed ha speranza di continuare a svolgere un'azione proficua nell'avvenire, sotto la Direzione del nuovo Consiglio che verrà eletto nella presente Assemblea.
Ed ora rivolgiamo un rapido sguardo al cammino fin qui percorso.

a) - Ricordare e onorare la memoria di G. B. Moirandi fu uno degli scopi a cui attese il nostro Consiglio Direttivo. In primo luogo, assecondando il voto espresso dall'Assemblea Generale nella riunione del 20 maggio 1920, ci adoperammo affinchè il compianto e valoroso storico novarese avesse in questa sua città natale una tomba degna della sua gloria.. La nostra prima domanda, intenta ad ottenere per la sua salma un posto nel Famedio dei novaresi illustri, non venne accolta favorevolmente: perché in quei tempi pareva pericolosa l'esaltazione di chi aveva dato la vita per la Patria! Pertanto - d'intesa con la famiglia di Lui - deliberammo di far sorgere una tomba per Lui solo: segnalata fra le altre per speciali concessioni delle Autorità cittadine.
I soci prof. R. Lampugnani e ing. Bronzini prepararono il progetto di un monumento sepolcrale, in stile severo, semplice e modesto, come era stato l'uomo che si valeva ricordare: l'Autorità Municipale d'allora approvò il progetto e donò l'area su cui doveva sorgere il monumento, in località segnalata del nostro Cimitero.
La direzione tecnica dei lavori fu assunta daill'ing. Bronzini, il quale s'incaricò anche dei contratti coi singoli fornitori: mentre il Consiglio Direttivo si adoperava per raccogliere i mezzi finanziari occorrenti all'impresa. E veramente opportuni ci giunsero il sussidio di lire mille, concesso dall'Amministrazione Comunale e quello di lire cinquecento della Banca Popolare di Novara, i quali sussidi, unitamente all'importo del primo premio Morandi e ai fondi disponibili nel bilancio della Società Storica, permisero di superare le difficoltà finanziarie. In tal modo per iniziativa nostra, e col concorso del Municipio di Novara, la tomba dell'amico nostro durerà ricordo imperituro presso le generazioni delll'avvenire.
Il giorno 7 aprile 1923 la salma di G. B. Morandi giunse a Novara dal Cimitero del Carso, dove era rimasta per quasi otto anni. Il giorno dopo avvenne l'accompagnamento funebre; indimenticabile testimonianza di reverenza e di affetto. Tutte le Autorità civili e militari, le Associazioni e Scuole cittadine, i suoi compagni d'arme, tutto il popolo novarese dalle classi più colte a quelle più umili partecipò alla dimostrazione che la Società Storica aveva voluto e preparato.
Un'altra attestazione di omaggio all'amico scomparso immaturamente e agli studi da lui prediletti fu la pubblicazione di alcuni manoscritti di Lui, che si ritrovarono fra le sue carte, che la famiglia aveva donato al nostro Museo. Tra questi il più importante, cioè il Contributo alla Storia del vestire nel medio evo, fu pubblicato in un numero speciale del Bollettino Storico per la Provincia di Novara, in occasione delle onoranze rese alla sua salma dalla città natale.
Un gruppo di documenti dei sec. XII e XIII, che Egli aveva trascritto dalle pergamene dell'Archivio della Cattedrale, fu pubblicato nel III volume delle Carte dell'Archivio Capitolare di S. Maria nella Biblioteca della Società Storica Subalpina. Alcune ricerche da lui fatte intorno alle mura bastionali di Novara e sopra una rappresentazione in un fregio dell'antico Palazzo Comunale, relativa ad una tragica leggenda sulle origini di Novara, furono pubblicate nel Bollettino Storico novarese (anni XVII e XVIII).

b) - Al nome di G. B. Morandi venne intestato i] Premio triennale da assegnarsi a studi di storia novarese: che è amministrato dalla nostra Società. Il capitale raccolto a tal uopo per pubblica sottoscrizione venne investito in Cartelle di Consolidato al 5%, del valore nominale di lire tremila.
Il primo Premio Morandi scadeva con l'anno 1924, ma non ebbe concorrenti, indizio anche questo della crisi d'indifferenza che attraversano gli studi di storia locale. Il Consiglio Direttivo deliberò di presentare al concorso il «Contributo alla storia del vestire nel medio evo» del Morandi stesso, per mezzo dal Direttore del Bollettino Storico, che ne aveva la proprietà letteraria. La Commissione giudicatrice del Concorso (come risulta dalla relazione apposita, pubblicata nel Bollettino Storico anno XIX, fasc. I) giudicò il lavoro del Morandi un prezioso contributo agili studi di storia locale e generale: e a quello assegnò il primo Premio Morandi, a condizione che l'importo dd premio stesso fosse destinato a contribuire alle spese per il monumento sepolcrale delll'illustre estinto. Tale disposizione venne scrupolosamente osservata.
Successivamente, con bando di concorso pubblicato nello stesso numero del Bollettino Storico novarese, venne aperto il concorso per il secondo Premio Morandi, di lire mille, da assegnarsi il 31 dicembre 1927.

c) - Un iniziativa che non potè essere attuata per ragioni indipendenti dalla nostra volontà, fu la commemorazione centenaria dei moti liberali del 1821, che qui a Novara ebbero il loro epilogo militare.
Il nostro Presidente, per incarico del C. D. avrebbe tenuto una pubblica conferenza al Teatro Coccia il 10 aprile 1921, giorno più vicino al centenario della battaglia di Novara: ma all'ultimo momento considerazioni di pubblica sicurezza fecero ritirare la concessione del Teatro Coccia, e così la manifestazione non ebbe luogo.

d) - II contributo più importante che la Società ha datò agli studi storici, e non solo a quelli d'interesse strettamente locale, è rappresentato dal Bollettino Storico per la Provincia di Novara.
Non vogliamo indugiarci a rilevare l'importanza dell'interessante rivista, perché i nostri soci la conoscono bene, come certamente conoscono ed apprezzano i notevoli miglioramenti in essa introdotti, specialmente nelle ultime annate, non ostante le sempre crescenti difficoltà finanziarie. Per questo il Consiglio Direttivo sente il dovere di esprimere la sua ammirazione e la viva riconoscenza al Direttore, prof. A. Viglio, il quale con fede tenace, indefessa operosità e profonda competenza, continua l'opera del glorioso fondatore G. B. Morandi, sia con lo studio suo individuale, sia con l'animazione e l'operosità che sa infondere negli altri. Al prof. Viglio e ai collaboratori del Bollettino Storico, i quali sono tutti nostri consoci, mandiamo il nostro plauso sincero.
Sempre in relazione al Bollettino Storico l'Assemblea oggi sarà invitata a ratificare col suo voto la deliberazione provvisoria del Consiglio Direttivo, che ha elevato l'importo della quota sociale da lire quindici a lire venti annuali, appunto per coprire il maggiore costo della nostra rivista. Il motivo che provocò la deliberazione suddetta è così evidente, che, senza ulteriori chiarimenti, osiamo sperare nell'approvazione unanime dell nostro deliberato.
Intanto esprimiamo d'augurio che sia favorevolmente accolto l'appello rivolto agli abbonati del Bollettino Storico, non appartenenti alla nostra associazione (B. S. anno XIX, pag. 60) di entrare anch'essi a far parte del nostro sodalizio. A raggiungere questo scopo che, senza alcuna maggiore spesa, aumenterà l'importanza della nostra Società, confidiamo nella propaganda personale dei soci, che raccomandiamo vivamente.

e) - La S. Storica rivolse le sue cure anche alla parte artistica del suo programma; procurando di illustrare o di salvare dallla rovina alcuni monumenti della mostra regione. Alcuni fascicoli del Bollettino Storico hanno importanza speciale sotto questo punto di vista, come quelli che illustrano palazzi storici di Novara (casa Bellini, casa Della Porta), ovvero dipinti o sculture del mostro Museo, o di artisti novaresi. Le riproduzioni illustrate che accompagnano le singole monografie sono un prezioso ausilio per la conoscenza dei monumenti stessi.
Nel nostro chiostro dell'abbazia di S. Nazaro Sesia - monumento di fama mondiale - si ammirano numerosi affreschi del primo quattrocento, interessantissimi, ma condannati a un progressivo inevitabile deperimento. Al presente - non essendovi alcuna probabilità di trovare i mezzi per restaurare e salvare i suddetti affreschi dalla rovina, più o meno prossima, - la Società Storica ha provveduto a farli fotografare, per conservarne il documento alle generazioni venture. Sono così diciasette fotografie, di formati diversi, proprietà artistica della Società, e come tali depositati presso il nostro Museo.
Singolarmente interessanti sono gli studi ricostruttivi di monumenti architettonici cittadini, eseguiti dal socio del Consiglio Direttivo ing. Bronzini, con la valente collaborazione dell'architetto Lazanio. Ricordiamo tra questi la ricostruzione in disegno, accompagnata da ricerche sui particolari costruttivi e decorativi, della «casa della Ministreria dei Poveri» già elegante edificio quattrocentesco completamente trasformato e deturpato da rifacimenti posteriori; e il restauro ideale della Chiesa di Santa Maria d'Ingalardo, di un effetto veramente suggestivo nella sua semplicità. Ai lavori di scoprimento degli affreschi di S. Maria delle Grazie hanno collaborato tre nostri soci: il prof. Lampugnani, l'ing. Bronzini e l'architetto Lazanio.
Emanazione diretta della nostra Società Storica è il comitato per i restauri da eseguirsi nella chiesetta della Madonna del latte di Gionzana, dove si conservano interessanti affreschi del secalo XV, insigni documenti dell'arte pregaudenziana, e in parte rimessi alla luce in questi ultimi anni. Il comitato - di cui fanno parte parecchi dei membri del nostro Consiglio - con il consenso dell'Ufficio regionale per la conservazione dei monumenti, ha stabilito un progetto di lavori, che comprende il restauro degli affreschi, e la costruzione di un altare, nello stile del tempo, per collocarvi la venerata immagine, che ritornerà così al posto dove era già un tempo.
Rimossa l'immagine dall'altare centrale, si scopriranno ala vista dei fedeli gli affreschi dell'abside, che sono certamente i migliori e i meglio conservati di tutta la Chiesa. I lavori del nuovo altare sono ormai compiuti.

Signori,
La nostra esposizione è finita.
Non domandiamo il vostro plauso, perché conosciamo troppo bene le deficienze dell'opera nostra, che non corrisponde certamente alla vostra aspettativa. Ma rivolgendo il pensiero alla nostra Società, ricca di prometttenti energie, formuliamo per essa un fervido augurio: che oggi, da questa riunione venga detto un nuovo Consiglio Direttivo che con rinnovata attività sappia darle maggior incremento e maggior fortuna nel prossimo avvenire.
Novara, 13 giugno 1926.

Per il Consiglio Direttivo O. Scarzello, Segretario

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Relazione finanziaria della Società Storica Novarese dall'anno 1920 al 30 giugno 1926.

La «Società Storica Novarese» non possiede cespiti di entrata, ma fa assegnamento sul contributo annuo dei suo membri, il quale fu di L. 15 dal 1920 al 1925, incluso; e di L. 20 dal 1926. Le pervenne anche qualche lodevole ma ben rara offerta in denaro; e se n'è tenuto conto.

I Conti cominciarono coll'anno 1920. Questo anno fu chiuso con L. 1495 di entrata; L. 1151 di uscita; L. 343,50 di avanzo. L'attivo è costituito dalle annualità dei Soci. Il passivo da piccole spese d'impianto della Società, e da un contributo di L. 930 al Bollettino Storico per la Provincia di Novara.

L'anno seguente - 1921 - ha un'entrata di L. 1540, un'uscita di L. 1065, un'avanzo in cassa di L. 475. L'uscita è composta di L. 55, in spese di cancelleria e L. 950 quale contributo della Società Storica al Bollettino Storico Novarese.

Il 1922 ha L. 1945 di entrata, L. 1230 di uscita e lire 715 di avanzo. Il passivo è costituito in massima parte dal solito contributo al Ballettino Storico, che per quest'anno fu di L. 1100.

L'anno 1923 modifica alquanto la solita andatura del nostro bilancio: ed ha L. 2795 di entrata; L. 4377 di usciita; L. 1582 di sbilancio.
Il forte aumento nelle entrate è costituito da un contributo di L. 1000 del Comune di Novara alla Società Storica, la quale si era assunto quest'anno l'onore di preparare, qui in patria, una tomba decorosa per la salma del Prof. G. B. Morandi.
Ed il passivo di ben 4377 lire è stato occasionato da un parziale pagamento delle spese occorse per la tomba Morandi in L. 3000 e dal solito contributo al Bollettino Storico in L. 1120, oltrecchè da qualche piccola spesa di cancelleria.
Al disavanzo di L. 1582 si fece fronte colla somma dei piccali avanzi degli anni 1920-21-22.

L'anno 1924 è ancora alquanto movimentato; ed ha L. 3648 di entrata, L. 3115 di uscita e L. 533 di avanzo.
L'attivo è formato dalle solite annualità dei Soci, da L. 700 offerte dalla Banca Popolare di Novara, delle quali 100 per la Società Storica e 600 per il premio Morandi, che per questa prima volta si è dovuto conteggiarlo nei nostri conti e da L. 503, avanzo di liquidazione di un libretto bancario formatosi con offerte per il premio Morandi. Di questo premio si da anche conto, particolareggiato, in altra parte.
Il passivo è formato da altre L. 1625 a saldo spese per la tomba Morandi, da L. 100 per fiori nel funerale di questo nostro Maestro e da L. 1200, solito contributo della Società Storica al Bollettino, oltreché da piccole spese di Cancelleria.

Coll'anno 1925 si rientra nella normalità e si hanno L. 2365 di entrata; L. 1890 di uscita; L. 475 di avanzo.
L'attivo è formato dal solito contributo dei soci in lire 15 ciascuno, dall'offerta di L. 200 della Banca Popolare di Novara e da L. 500 del Gir. Uff. Aimone a condizione che se ne passi una metà al Bollettino Storico.
Il passivo ha le sue ragioni principalmente in questo obbligo di L. 250 del Gr. Uff. Aimone al Bollettino Storico; in L. 350 pagate al sig. Bronzini per l'illustrazione fotografica della badia di S. Nazzaro Sesia, fatta per conto della Società storica, e del sodato contributo della Società al Bollettino in L. 1260, oltre alle piccole spese di cancelleria.

Il presente anno 1926, a tutt'oggi 13 Giugno, ha un attivo di L. 2125; un passivo da L. 542; un'avanzo di L. 1583.
Con quest'anno il contributo dei soci fu elevato da L. 15 a L. 20 annue, e quindi il contributo della Società al Bollettino Storico da L. 10 a L. 15 per ogni socio.
I conti quest'anno non sono chiusi, ma rimangono in cassa L. 1583 in contanti e L. 1008 in un libretto della Cassa di risparmio, Provincie Lombarde.
Negli anni 1920, 21, 22, 23, 24, 25, 26 (a tutt'oggi 13 giugno) si è avuto un'entrata totale da L. 15.913; una uscita totale di L. 10.113; un'avanzo di L. 4124, dal quale levate le L. 1582 di disavanzo del 1923 rimarne un'utile netto di L. 2542.
Novara, 13 Giugno 1926.

Il Cassiere Sac.te Lino Cassani.

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Relazione finanziaria del premio G. Battista Morandi.

Il premio Morandi fu costituito con offerte di amici e ammiratori; le quali, depositate su di un libretto del banco Credito Italiano, il 14 gennaio 1925 raggiungevano la somma di L. 3419.
Con la data citata il libretto Morandi fu liquidato e mediante la spesa di L. 2916 si acquistarono le cartelle N. 663.297, N. 629.373, N. 629.315 del Consolidato Italiano 5% e del valore complessivo nominale di L. 3000.
Per nascere questo premio Morandi dovette vivere qualche tempo delle stessa vita della Società Storica Novarese. Perciò i suoi conti in questi primi annii s'intrecciano inevitabilmente con i conti della Società Storica.
E quindi troviamo che l'avanzo deilla liquidazione del libretto premio Morandi ed acquisto delle cartelle di Consolidato entra nell'attivo e nel passivo della Società Storica per L. 503.

Il primo concorso poi per il premio Morandi fu vinto da una pubblicazione postuma del Morandi stesso. E la somma che si sarebbe dovuto pagare al Vincitore constava di L. 600 del Comune di Novara, destinate al Premio Morandi: L. 600
Del contributo della Banca Pop. di Novara in L. 600
Dell'avanzo liquidazione libretto Morandi 503
In un libero contributo della Società Storica» 1922
Il Municipio di Novara volle aggiungere altre lire mille per le spese della tomba Morandi» 1000
Raggiungendosi così un totale di L. 4623
che servirono a pagare le spese occorse per l'erezione della tomba Morandi, la quale più che un premio ci auguriamo che abbia ad essere una cattedra da cui lo spirito del Morandi continui ad insegnare.

Al presente lo stato di cassa del Premio Morandi è costituito dalle cartelle del Consolidato surriferite. Da L. 180 dei due semestri maturati di queste cartelle. E da L. 238 pagate dalla Biblioteca Negroni per il Premio Morandi. Somme che furono depositate sul libretto N. 53836 della Cassa di Risparmio (Provincie Lombarde).
Novara, 13 Giugno 1926.

Il Cassiere Sac.te Lino Cassani.

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