I. - Nell'attuale cappella si conserva, del periodo romanico, solo più il frontone posteriore coll'arco absidale che ci mostra che la chiesa originaria era una semplice struttura ad una sola navata rettangolare terminata da un'abside.
Ben conservato invece il campanile (fig.160): liscio nella parte inferiore ha una nicchia sporgente a metà altezza verso levante e due piani di finestre superiormente.
La muratura è formata di scapoli irregolari ma negli spigoli è fatto uso di blocchi squadrati.
II. - La chiesa, nella parte insignificante tuttora esistente, è sprovvista di ornamenti: una porta dell'edificio attuale verso notte appare formata di conci romanici utilizzati di seconda mano: è arcuata ed in chiave ha una croce in rilievo.
Il campanile, come si è detto, è liscio; verso notte eccezionalmente, vi è un tratto di cornice con tre archetti pensili.
Le finestre della parte inferiore sono semplici feritoie, quelle del penultimo piano bifore, quelle della cella campanaria trifore (fig.160): i capitelli sono a gruccia.
III. - Masera è località di grande antichità poiché è ricordata nei documenti fin dal 970 (1) e 994 (2).
È fama che la chiesa di S.Abondio appartenesse ad un piccolo monastero, ma non si è trovata alcuna carta che lo provi, anzi in un documento del 1313 si nomina il presbiter Manfredus de Sancto Abundio (3), semplicemente.
È quindi probabile che la nostra chiesa fosse una semplice cappella.
Nei testimoniali del 1157 della causa fra i canonici di Novara, si legge che il prete Gualberto di Domo aveva presenziato alla consacrazione della chiesa di Masera (4) ma non si sa se questa chiesa fosse S.Abondio o piuttosto la parrocchiale di S.Martino, inconsultamente demolita nel 1882 (5).
L'espressione ecclesia de. ... macerie sta piuttosto a confermare l'ultima ipotesi poiché essa si presta meglio ad indicare la chiesa principale dove si svolgevano le funzioni in via normale, anziché una cappella.
Nel 1841, facendosi dei lavori stradali, fu intaccata la rupe che sostiene la chiesetta di S.Abondio e fu scoperta una scala decorata con sacre pitture (6).
Nel periodo barocco fu demolita l'antica chiesetta in massima parte e fu costruita, con orientazione un po'mutata, l'attuale cappella.
Attualmente è sconsacrata e serve come magazzino per gli attrezzi dei pompieri del luogo.
(1) BIANCHETTI: II doc. V BSSS: LXXVIII doc. LXVII
(2) BIANCHETTI: II doc. VI BSSS: LXXVIII doc. CVIII
(3) BIANCHETTI: I pag.139.
(4) Presbiter gualbertus de domo dicet se interfuisse consecrationi ecclesie de ... macerie... BSSS: LXXIX doc. CCCXCVIII pag.326.
(5) ERRERA: Ossola pag.26-27.
(6) BIANCHETTI: I pag.139.