I. – Nell'attuale parrocchiale l'unica parte che dimostra antichità è il campanile, di pianta quadrata, che spunta colla sua estremità dai tetti degli edifici circostanti (fig.210).
La muratura, che può essere studiata solo nella cella campanaria perché nella parte inferiore è nascosta dall'intonaco e da lesene di costruzione barocca, è di pietrame con qualche blocco di pietra sbozzata negli spigoli: è probabile che la cella sia frutto di una sopraelevazione.
II. - La decorazione è limitata ad archetti pensili in gruppi di cinque (nel terzultimo piano) e di quattro (nella cella campanaria).
Le finestre sono monofore o trifore: nel penultimo piano tali aperture sono cigliate, nell'ultimo invece hanno archivolti normali.
I capitelli sono di tipo cubico con appendici angolari e pulvino a gruccia.
III. - Era in origine una cappella dipendente da Omegna ed è citata nella Bolla di Innocenzo II del 1133 (1) nel sec. XVI ebbe un sacerdote e nel secolo seguente (2) l'autonomia completa.
Il campanile fu restaurato in diverse riprese colla aggiunta della cuspide, della cornice terminale, di piccoli archetti, delle lesene negli spigoli della canna (che mascherano quelle originali): furono otturate inoltre alcune trifore.
Fonti:
