Comm. Dott. Francesco Pezza

20 aprile 1956

La scomparsa di questo Socio fondatore e Membro del Comitato direttivo, avvenuta il 20 aprile 1956, privò la Società Storica Novarese di una delle principali colonne.

Il Dottor Pezza, ancorché dimorante a Mortara, cioé in una provincia finitima a quella di Novara, dedicò per mezzo secolo la sua vasta cultura a pregevoli studi di argomento storico ed artistico e fu tra i più apprezzati collaboratori del nostro Bollettino Storico.
Anzi si deve dire a suo grande onore che, così come fece pubblicare nel primo numero del primo anno del Bollettino, nel gennaio del 1907, la sua monografia «Su e giù per le antiche pievi novaresi della Lomellina», il fascicolo del secondo semestre del 1956 riporta un progetto da lui abbozzato «Sulla patria di Pietro Filargo, al trono pontificio asceso col nome di Alessandro V nel 1400».

Era stata la sua dimestichezza con il Morandi, suo compagno di Università a Torino e fondatore del Bollettino Storico, a fargli sentire così vivo l'interesse per studi condotti col più rigoroso senso storico e con una varietà di argomenti che riempie di stupore.
Fra i più importanti suoi scritti apparsi sul Bollettino Storico mi limiterò a citare quelli segnalati da Monsignor Cassani, suo amico carissimo:
1 - «Profilo della Bulgaria italiana e vicende comitali di Novara nell'Alto Medioevo» (con tre cartine),
2 - «Derivazione d'acqua dell'Agogna concessa dal Comune di Novara a quello di Mortara nel 1376»,
3 - «La Patria di Bernardino Lanino»,
4 - «La battaglia al Ticino e le vicende di un Municipio romano»,
5 - «L'ultimo Console di Dessié» (con 2 tavole),
6 - «Romanità ed attualità della Sempione-Genova per Novara, Mortara, Tortona» (con una tavola),
7 - «I tributi pontifici e le scomuniche fiscali delle Chiese novaresi nel biennio 1335-36 secondo i Registri Vaticani».

Il Dottor Pezza non mancò una sola volta alle nostre Assemblee o alle sedute del Comitato Direttivo durante gli ultimi dieci anni.
Il suo consiglio ed il suo giudizio erano sempre desiderati, ascoltati, seguiti e venivano da lui enunciati con facondia e freschezza di spirito che destavano ammirazione in tutti.
Scomparve all'improvviso, e la sua dipartita fu cagione di profondo lutto per la città di Mortara dove l'arte sua di medico coltissimo e provetto lo aveva circondato di stima ed ammirazione sincere.
La dimostrazione che la cittadinanza intiera ed i molti estimatori delle Provincie di Pavia e Novara vollero dargli nell'accompagnarne la salma all'estrema dimora fu pari a quella di alta considerazione e di perenne memoria che la Società Storica Novarese gli rende oggi, con profonda riconoscenza.

[Soci defunti nel 1956 - Comm. Dott. Francesco Pezza 20 aprile 1956 in BSPN, XLVIII (1957), n. 2, p. 149]