Nella sala delle adunanze dell’Associazione degli Industriali della provincia di Novara, corso Cavallotti N° 25 (g.c.), sabato 30 maggio 1964, alle ore 15,30 in prima convocazione e alle ore 16 in seconda convocazione è stata convocata l’Assemblea annuale della Società Storica Novarese per discutere il seguente ordine del giorno:
1) Lettura e approvazione del verbale della assemblea precedente;
2) Commemorazione dei Soci Defunti;
3) Rendiconto economico dell'esercizio 1963;
4) Varie.
Sono presenti:
il Presidente Cav. d. Lav. dott. Guido Maggia;
il Vice presidente Prof. Dott. Vittorio Leigheb;
il Direttore del Bollettino Prof. Alessandro Aspesi;
il segretario-tesoriere Cav. Remo Fumagalli,
i consiglieri:
Preside prof. Renato Verdina,
M° Mario Nagari.
Giustificarono la loro assenza i consiglieri:
Avv. Quintino Piras,
Sig.na Attilia Torelli,
Prof.ssa Maria Giovanna Virgili
prof. Aquilino Zammaretti.
Aperta l'Assemblea in seconda convocazione, si è dato per letto il verbale dell'assemblea precedente in quanto fu stampato sul Bollettino, e poichè nessuno ha osservazioni da fare, esso risulta approvato.
Commemorazione dei Soci defunti [BSPN LV [1964] n.1]
Il Presidente procede alla commemorazione dei Soci Defunti durante l’anno decorso, seguito dall’Assemblea in profondo raccoglimento.
Prof. Mons. Don LINO CASSANI.
Il Presidente dopo aver ricordato l'incolmabile perdita che la Società ha avuto nella persona del Prof. don Lino Cassani, fondatore insieme a G.B. Morandi, della nostra Società e del relativo Bollettino, dopo aver accennato all’opera dello stesso in tutti questi anni prodigata con scritti, relazioni, ricerche, nonchè col suo alto consiglio, col suo vivo incitamento, mentre esprime il cordoglio sentitissimo suo e di tutti i Soci, prega gli intervenuti di voler leggere il necrologio, che uscirà sul prossimo Bollettino e che riassume compiutamente la figura di Mons. Cassani quale studioso, sacerdote e benemerito della nostra Società.
Dott. Ing. GUIDO PERLATI.
Il 10 Febbraia 1964 è deceduto il Dott. Ing. Guido Perlati, Consigliere e Tesoriere dell'Ordine degli Ingegneri e degli Architetti della Provincia e del Sindacato Ingegneri Liberi Professionisti.
L'Ing. Perlati era da tutti apprezzato per la sua saggezza, rettitudine e capacità professionale.
Canonico Prof. Cav. Don FRANCESCO UGAZIO.
Nato a Galliate nel Dicembre del 1890, fu ordinato Sacerdote il 5 Luglio 1914 da S. E. il Cardinal Gamba allora Vescovo di Novara.
Laureato in belle lettere, insegnò nei primi anni al Collegio Rosmini di Domodossola.
Dal 1924 al 1937 fu Rettore e Preside del Collegio Serristori di Castiglion Fiorentino.
Nel 1952 fu nominato Canonico Onorario della Cattedrale di Arezzo e Assistente della Gioventà Femminile di Azione Cattolica.
Nel 1937 passò a Codogno, in quel di Lodi, come Preside del locale Ginnasio e successivamente a Busto Arsizio come Preside di quella Scuola Media.
A Novara concluse il suo cammino missionario di fede e di scienza, e lo troviamo dal 1945 Preside della Scuola Media ”Duca d'Aosta” fino al 1961.
Fu assistente Diocesano dell'U.C.1.I.M.
Morì a Galliate l'11 Agosto 1964 dopo mesi di sofferenza sopportata con rassegnazione profondamente cristiana.
Comm. Rag. ERNESTO VARALLI.
Nato a Novara il 16 luglio 1892. Fu assunto dalla Banca Popolare di Novara nel giugno del 1911 e nell'aprile del 1917 fu destinato alla Succursale di Intra con funzioni di Cassiere.
Il 1° luglio 1918 nominato Direttore della filiale di Oleggio, l’anno successivo fu avviato alla carriera ispettiva, e in tale settore raggiunse nel 1939 il grado di Ispettore Superiore-Dirigente.
IL 10 novembre 1945 venne nominato Segretario Generale e il 1° luglio 1955 era promosso al grado di Direttore Centrale continuando a prestare la sua opera con le mansioni precedenti.
I 31 luglio 1957 posto în quiescenza per raggiunti limiti di età, decedeva il 30 aprile 1964.
Alle Famiglie dei Soci defunti il Presidente invia le sne condoglianze più sentite anche a nome di tutti i Soci.
Terminate le commemorazioni, il Presidente dà la parola al Segretario-tesoriere, cav. Fumagalli perchè presenti all’assemblea il Rendiconto Economico dell’esercizio 1963 [BSPN LV [1964] n.1 - p. 129].
Esso è stato diramato con la lettera d’invito a tutti i Soci, può essere quindi seguito dagli intervenuti e dare la possibilità ad eventuali discussioni nonchè all'approvazione dello stesso.
Nelle ENTRATE ORDINARIE abbiamo L. 547.000 date dalle quote sociali, nelle STRAORDINARIE abbiamo i seguenti contributi: la Banca Popolare di Novara ha mantenuto il suo versamento di L. 500.000, l'Ente prov. del Turismo quello di I. 100.000, la Cartiera Burgo la consueta fornitura della carta per il Bollettino, l’Amministrazione Provinciale, la Camera di Commercio e l'Associazione degli Industriali quello di L. 50.000 ciascuna.
Hanno elevato invece il loro contributo: Ente della Cellulosa da L.160.000 a L. 200.000 ed il Comune di Novara da L. 150.000 a L. 200.000, in segno di riconoscimento delle attività della Società, che a sua volta dà 40 copie del Bollettino.
Il socio Dott. Ing. Giuseppe Bollati ha voluto concorrere con L. 20.000 all’eliminazione del passivo emerso nell’anno 1962.
Nelle USCITE ORDINARIE notiamo una differenza in più rispetto all’anno precedente nelle spese generali di amministrazione e cioè passiamo a L. 128.761, che unitamente a L. 844.871 per la stampa e la spedizione dei Bollettini, essendo le spese di stampa in questi anni molto maggiorate, fanno um totale complessivo di I. 973.632.
Nelle STRAORDINARIE, per la pubblicazione della monografia sul Santuario del Varallino di Galliate, abbiamo avuto una spesa di L. 1.880.000 per n° 2.000 copie. Abbiamo incassato per contributi e vendite L. 462.300; tento conto delle copie diramate ai Soci, in omaggio alle Autorità, in cambi, al 30 dicembre 1963 vi era una rimanenza ancora di 1.000 copie, per le quali portiamo al «conto patrimoniale» L. 1.000.000, con differenza in uscita di L. 417.700.
Troviamo poi la spesa di L. 805.900 per l'arredamento della nuova sede della Società presso il palazzo Faraggiana, in via G. Ferrari n° 13.
La spesa è stata determinata dall’acquisto di molti scaffali per ritirare le numerosissime pubblicazioni, avendo tenuto al «conto patrimoniale» L. 400.000, la spesa accertata nel corrente esercizio è stata di L. 403,900; le rimanenti L. 400.000 verranno ammortizzate negli anni venturi.
Abbiamo quindi come totali
in ENTRATE L. 1.892.563,
in USCITE lire 1.795.282,
eccedenza L. 97.831.
Terminata la lettura e date le varie delucidazioni richieste dagli intervenuti, il Bilancio è stato approvato all'unanimità.
Successivamente il cav. Fumagalli, su invito del Presidente, presenta la situazione dei Soci al 31 dicembre 1963;
essa è migliorata nei confronti dell'anno 1962 con un aumento di N° 21, e cioè di 19 soci nuovi e di 2 cambi aggiunti. Concludendo abbiamo un totale generale di N° 286 soci così suddivisi:
Soci Onorari N. 4
Soci Vitalizi N. 26
Soci Benemeriti N. 21
Soci Ordinari N. 235
Totale N. 286
Passando alle VARIE [BSPN LV [1964] n.1 - p. 130] il Presidente segnala che la nostra Società intende continuare, come è stato annunciato nella premessa alla monografia del Varallino di Galliate, ad illustrare le opere d’arte della nostra Provincia. Per quest'anno corrente si ha in animo di dedicare il numero speciale all'Abbazia di San Nazzaro Sesia. A questo scopo sono già state prese delle intese di massima col socio prof. Dott. Massimo Leoni, ben noto, quale libero docente universitario, per il suo interessamento ad ogni iniziativa nel campo dell’arte e dell’archeologia.
All’invito rivolto ai Soci da parte del Presidente se hanno qualche osservazione o proposta da fare, prende la parola il Preside Prof. Renato Verdina per richiamare l’attenzione di tutti sulle miserevoli condizioni in cui si trovano alcune cappelle del Sacro Monte d’Orta: parecchie statue, e delle più pregevoli, si sbricciolano per l’umidità che filtra dai muri, quando non è per la stessa pioggia. Inutilmente da anni egli sta interessando autorità locali, provinciali, nazionali, enti, giornali ecc.; tutti promettono, ma non si verifica alcun intervento concreto. Con animo accorato il prof. Verdina invoca un pronto interessamento se non si vuole vedere andar perduto tanto prezioso patrimonio di fede e di arte. Il prof. don Angelo L. Stoppa a sua volta recrimina che il Battistero di Cureggio sia lasciato in tale abbandono da far temere che fra qualche anno esso cadrà del tutto in rovina. Il cav. Fumagalli, che ha visitato in questi giorni il Battistero, conferma quanto sopra.
Riprende la parola il Prof. don Stoppa, il quale propone che sia nominata una Commissione di competenti perchè faccia i sopraluoghi necessari a tutte le opere d’arte della provincia e ne compili un elenco in ordine a partire da quelli che hanno bisogno di un’urgente, immediata, riparazione. Il Presidente accoglie la proposta e assicura che la questione sarà studiata con particolare cura.
Si passa quindi a trattare un’altra proposta del Prof. don Stoppa, che vorrebbe vedere istituite BORSE DI LAVORO da parte della Società per aiutare, anche materialmente, tutti quegli studiosi che dovessero affrontare spese per ricerche d’archivio fuori provincia, sempre inerenti beninteso a trattazioni novaresi. Non basta, egli dice, la pubblicazione sul Bollettino degli studi effettuati, non sempre e non tutti sono in grado di sostenere spese in queste ricerche; d’altronde è sottinteso che vanno incoraggiati e aiutati quegli studiosi che danno garanzie di serietà, di competenza e di prestigio. Interloquiscono in proposito: mons. Baroli, il prof. Aspesi, il cav. Fumagalli, il prof. Verdina ed altri. Il Presidente riassume la discussione dichiarando che la questione investe oltre i mezzi finanziari, non certo pingui della Società, anche la possibilità di trovare persone qualificate e volenterose. Ad ogni modo assicura che la proposta sarà oggetto di attento studio da parte del Comitato direttivo.
Infine a sostituire il sempre rimpianto mons. Cassani nel Consiglio Direttivo della Società, il Presidente propone la nomina del Prof. Dott. Massimo Leoni, di cui è nota l’attività di studioso e di docente all’università di Milano. L’Assemblea approva all'unanimità la proposta.
Come è consuetudine di ogni società culturale che un socio all’assemblea generale faccia una comunicazione particolare su un dato argomento, così il Prof. don Stoppa riferisce sul ritrovamento della tomba di Atilia Sabina. Eccone la relazione.
RELAZIONE DEL PROF. DON ANGELO L. STOPPA [BSPN LV [1964] n.1 - p. 131]
Ritengo di fare cosa gradevolmente proficua comunicando in questa sede che sono in grado di correggere un errore da secoli fatto circa il ritrovamento di uno dei più significativi pezzi archeologici novaresi: il,sarcofago romano di Atilia Sabina, conservato sotto l’archivolto a destra dell’arengo del Broletto e il diatreta in esso contenuto, o tazza murrina romana, conservata purtroppo nel Museo Civico di Milano col nome di coppa vitrea di Atilia Sabina.
Questi due pezzi, comunico oggi, sono stati trovati non nel 1680 a Novara negli scavi di casa Prina già casa Caroelli - attuale casa Negretti in via Magnani Ricotti - bensì nei campi di Mandello Vitta, sito tra Vicolungo e Carpignano, nel giugno del 1675.
La correzione di tale errore - certo volutamente provocato per strane forme di ambizione familiare - ci vien offerta con tutta precisione e senz’alcuna possibilità di dubbio da un documento dell'Archivio Capitolare del Duomo di Novara. L’errore diffuso dapprima dal Cotta in « Museo storico » e confermato dal Rusconi è poi costantemente ripetuto da tutti, compreso lo Scarzello che sbaglia anche la scritta della coppa pur rettificando altro errore concernente il sarcofago.
Il documento dell’Archivio del Duomo è un diario del secolo XVII intitolato «Selva Miscelanea diversa di varie annotazioni, atti e cerimonie particolari, e diverse, notate, et osservate da me Prete Gio Battista Bellotto Cerimoniere del Rev.mo Capitolo della Cattedrale di Novara incominciata nel principio dell’officio li 9 Novembre 1663. Successi poi io Gio Antonio Bellotto fratello 1713».
Con annotazione in data 9 giugno 1675, intitolata marginalmente: « Urna di marmo trovata in tereni di Mandello con entro un cadavere », il cerimoniere don Giovanni Battista Bellotti dà particolareggiata descrizione del ritrovamento, segnalato al Vicario Generale della Diocesi dal curato di Mandello e controllato prontamente in luogo dall’arciprete del duomo can. Pietro Antonio Avogadro.
Questa precisazione, che corregge sia la data che la località del ritrovamento e della tomba e della coppa vitrea di Atilia Sabina, è della massima importanza nel settore degli studi archeologici locali. Mi riservo quindi di fame oggetto di studio, che condurrò in collaborazione con l’amico cav. Fumagalli, e di esso spero di dare pubblicazione sul numero di dicembre del nostro Bollettino Storico.
Rendiconto economico dell'Esercizio 1963 [BSPN LV [1964] n.1 - pp. 132-133]
Non essendovi più argomenti all'Ordine del Giorno, la seduta è tolta alle ore 17,30.