MERGOZZO - San Giacomo al Basso di Fondotoce
I. - Era in origine una cappelletta rettangolare terminata da un'abside (fig.280): la navata doveva essere coperta solamente da un tetto.
La muratura è di corsi di ciottoli e rari conci di serizzo usati per rivestimento, specie negli spigoli: non vi è disposizione a "spina pesce".
II. - La decorazione è limitata all'abside che porta archetti pensili spartiti da lesene in gruppi di tre e di quattro: l'esecuzione degli archetti è discreta e le lesene sono molto sottili: i giunti sono spesso tinti di rosso.
Le finestre, riaperte o ricostruite nel restauro, sono del solito tipo a feritoia, con doppio sguancio: l'archivolto è ricavato in un solo concio.
Nei frontoni vi sono croci luminose.
Le due porte sono sormontate da lunette semicircolari in isfondo.
III. - Era in origine una cappella dipendente dalla Pieve di Mergozzo: a l l a fine del sec. XVI fu disputata fra le parrocchie di Pallanza e di Mergozzo; nel 1592 fu prescritto l'allargamento delle finestre a giorno e poco dopo, essendo in condizioni deplorevoli, fu interdetta (9).
Nel secolo scorso la chiesetta fu incamerata dal Demanio e poi venduta, dal Comune di Pallanza, a privati che l'adibirono a rimessa e fienile: nell'ottobre 1883 un incendio ne distrusse il tetto e guastà gli affreschi del sec. XV che ne ornavano le pareti lesionando anche i muri e l'abside.
In seguito il monumento fu rabberciato sopraelevando il tetto, allargando una porta d'ingresso e costruendo un muro trasversale (fig.280).
Recentemente la cappella fu radicalmente restaurata sotto la direzione dell'Ing. Bianco: furono riaperte le antiche finestre, consolidati tutti i muri ed ogni cosa venne rimessa in pristino (10).