GRAVELLONA TOCE - Chiesa del Cimitero
I. - Era in origine ad una sola navata, rettangolare, coperta dal solo tetto e terminata da un'abside ora distrutta (figg.165 e 166).
Le murature sono eseguite con blocchi di pietra in parte ricuperati da un edificio romano attiguo alla chiesa (1): la messa in opera è mediocre: i giunti sono di spessore ineguale e i corsi mancano di orizzontalità.
Degna di nota è la posizione della porta dell'antica facciata spostata nell'angolo a giorno.
Il campanile attiguo alla chiesetta è del solito tipo di pianta quadrata con cinque ripiani di cornici e di finestre (figg.165 e 166).
Esso, nella parte inferiore, appare più antico della chiesa poiché è eseguito di rozzi scapoli disposti irregolarmente: nella parte superiore, frutto di una fase costruttiva più recente, si hanno invece blocchi squadrati di pietra: (la parte più antica arriva sotto alla bifora del penultimo piano: la finestrella rettangolare sottostante appartiene alla primitiva costruzione mentre la bifora è compresa nella sopraelevazione).
II. - La decorazione della chiesa è limitata agli archetti pensili dei muri laterali disposti in cornici senza lesene intermedie.
Tali archetti non sono apparecchiati ma ottenuti con lo scalpello scavando blocchi di pietra.
Le finestre originali, tuttora conservate, erano del solito tipo a doppia strombatura: nei frontoni vi erano croci luminose.
Il portale di facciata e quello del muro a giorno erano semplicissimi con architrave, arco di scarico semicircolare e lunetta in isfondo.
La decorazione del campanile è limitata alle cornici d'archetti: nella parte più antica sono a gruppi di quattro sormontati da una fila di mattoni a denti di sega: le finestre sono semplici feritoie.
La parte sopraelevata ha archetti più numerosi in gruppi di sei; le bifore hanno capitelli a gruccia colla superficie inferiore della gruccia ornata da una rozza foglia o da una testina di esecuzione rustica.
III. - La chiesa di S.Maurizio è ricordata in un documento del 2 novembre 1023 (2): una donazione da parte dei coniugi Ricardo ed Enselda all'Abbazia di Arona di tre parti della corte di Cerro, del suo Castello e della chiesa dedicata a S.Maurizio: la breve distanza fra Gravellona e Corte Cerro ci assicura che la nostra chiesa è proprio quella ricordata nel documento e che quindi a quell'epoca essa dipendeva da Corte Cerro.
L'edificio attuale ha tuttavia stile troppo evoluto per essere identificato colla struttura esistente nel 1023: bisogna ammettere adunque che l'edificio attuale sia una ricostruzione di quello: questo fatto spiega anche la maggiore antichità del campanile rispetto alla chiesa.
Della storia dell'edificio ben poco si conosce: non ebbe mai, a quanto pare, dignità parrocchiale: servì come oratorio, come lazzaretto ed infine come cappella del Cimitero (3).
Il monumento fu profondamente modificato nel corso dei secoli.
Nel quattrocento l'interno fu decorato da interessanti affreschi (4); in seguito fu distrutta l'abside (5) e la nave coperta da tre campate di volte a crociera: una porta venne formata al posto dell'abside cosicché l'orientazione della chiesetta rimase invertita: un'altra apertura venne praticata nel muro a giorno mentre le due porte romaniche furono otturate: le finestre furono modificate nella forma e si apportarono qua e là piccole modificazioni.
Il campanile ricevette una cella campanaria barocca che sostituì l'antica struttura romanica.
»»» POMBIA - S. Vincenzo.
(1) NIGRA: Appunti sopra un rudere... pass.
(2) ubblicata da ZACCARIA: De’ Santi Martiri etc. pag.122; M.H.P.: Chart. I col. 439; BIANCHETTI: Ossola inferiore II 39 ss.: la Corte di Cerro fu identificata con la nostra da DE VIT: Lago Maggiore I pag.290.
(3) Novara Sacra 1929 pag.219-223.
(4) Tali affreschi sono stati ultimamente liberati, in parte, dello scialbo che li copriva.
(5) Una tradizione vuole (Novara Sacra 1929 pag.222) che l’abside sia stata asportata dal torrente Strona in una piena (BIANCHETTI: Ossola Inferiore I pag.116 nota 2).
