Recensioni e Segnalazioni

Guida all’architettura di Milano 1954-2014

La Guida all’architettura di Milano 1954-2014, Hoepli, Milano 2013, nasce come progetto didattico proposto da Marco Biraghi, Gabriella Lo Ricco e Silvia Micheli a giovani architetti e fotografi del Politecnico di Milano e dell’Accademia di Brera.

La torre "Vespa" di corso Sempione

Ideata come “erede” della Antologia di Edifici Moderni in Milano di Piero Bottoni, [Editoriale Domus, Milano 1954], la guida riprende il cammino milanese da questa inusuale data. I centosessanta edifici scelti in Milano e nell’hinterland metropolitano sono raccolti in schede. Il formato tascabile, corredato da fotografie e puntuali indicazioni cartografiche, ne suggerisce l'utilizzo come strumento attivo di comprensione e lettura della città, ed i completi riferimenti biografici e bibliografici favoriscono i successivi personali approfondimenti.
Senza alcuna velleità di stupire il lettore, vengono illustrate opere di grandi maestri dell’architettura, dai BBPR [Banfi, Belgioioso, Peresutti e Rogers] a Renzo Piano, e opere di meno noti “professionisti”, inserite in un più ampio contesto storico-culturale che chiarisce le scelte compositive e formali dei singoli progetti.
L'approccio “progettuale” della Guida condivide l'impostazione tafuriana secondo cui “l’atto critico è matrice prima del distruggere, del separare, del disintegrare da una (sovra)struttura data” ed in tal direzione vengono fotografate e descritte le opere d’architettura.

Nostra Signora della Misericordia di Baranzate

Non mancano riferimenti ad opere di architetti novaresi: Vittorio Gregotti [Novara, 10 agosto 1927], presente con le residenze di via Emanueli e il progetto “Bicocca” è seguito da altri professionisti, non ancora pienamente indagati dalla critica, come Luigi Vietti [Cannobio, 1903 – Milano, 1998] con la torre per abitazioni e uffici in Corso Sempione, Silvano Tintori [Novara, 4 febbraio 1929] con alcune residenze e l’Ingegner Aldo Favini [Varallo Pombia, 1916 - Varallo Pombia, 2013] progettista con gli architetti Morassutti e Mangiarotti della chiesa Mater Misericordiae di Baranzate, una delle più celebrate architetture religiose contemporanee.

[Alice Tacchi]