IN MEMORIA DI LUCA DE REGIBUS   [BSPN LXI [1970] n.1 - p. 101]

L'Istituto di Storia antica e scienze ausiliarie dell’Università di Genova ha pubblicato, nel dicembre dello scorso anno, un volume di 224 pagine, composto di una raccolta di articoli varii di nove studiosi, in memoria di LUCA de REGIBUS, nostro socio, novarese di Vogogna, già preside presso il nostro Liceo Classico e deceduto a Genova, dove tenne la cattedra di Storia Romana presso quell’Università, oltre all'essere stato Pro-Rettore e Preside della Facoltà di Lettere e Filosofia.

È un omaggio, dignitoso e molto indovinato, a questo Novarese, che si distinse nel campo degli studi, oitre che essere stato un valoroso in guerra.

La nostra Società esprime il suo più vivo cordoglio per tale dolorosissima perdita.

Soci defunti   [BSPN LXI [1970] n.1 p. 107]

Cav. Uff. Avv. ATTILIO GIRÒ, nato a Torino nel 1880, deceduto nell'aprile 1970.

Prof. LUCA DE REGIBUS, nato a Vogogna (Ossola) il 19 luglio 1895 e deceduto il 6 settembre 1969, insegnante universitario, già deputato nella 3° legislatura, pluridecorato al valore militare.

Prof. ANGELO CARDINALI, nato a Jesi (Ancona) l’11 novembre 1888; insegnante titolare di cattedra presso l’Istituto Tecnico Mossotti, deceduto il 5 settembre 1969.

Dott. EUGENIO LUBATTI, nato a Torino il 13 gennaio 1912 e deceduto il 15 ottobre 1969. Fondatore della Società Jonni-Lubatti, studioso nel campo della metallurgia speciale.

Comm. EDOARDO TANDARDINI, scultore, nato il 1-2-1888, morto il 12-8-1969.

Rag. Cav. ANGELO CAVALLI, ufficiale degli alpini, vicedirettore Banca Commerciale, nato il 1-12-1895, morto il 13-12-1969.

Geom. Cav. MARIO DE ZUANI, nato il 18-12-1895, deceduto il 29-5-1970 - Mutilato di Guerra.

Rendiconto economico dell'Esercizio 1969

Rendiconto economico - esercizio 1969

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LA SOCIETÀ ARCHEOLOGICA COMENSE IN GITA DI STUDIO NEL NOVARESE

La Società Archeologica Comense, il giorno 4 ottobre, ha realizzato per i suoi Soci una gita di studio nel Novarese.

Detta Società è la più vecchia associazione culturale che si occupi di archeologia, in quanto, come ha ben ricordato it compianto Prof. Aristide Calderini, pubblica una sua rivista di studi sin dal 1872, realizzando, a tutt'oggi, una raccolta di ben 151 fascicoli, oltre ad una collana di grossi volumi che sono di particolare interesse anche per la nostra regione per quella che è stata la comune civiltà lungo la linea prealpina immediatamente a sud dei laghi.

La visita alle nostre terre è stata rivolta ai luoghi di Pombia, Oleggio e San Nazzaro Sesia.

Con il Presidente della Società, Prof. Ferrante Rittatore Vonwiller dell’Università Statale di Milano, il Segretario Prof. Paolo Maggi e quasi tutti i membri del Consiglio Direttivo, parteciparono alla gita circa un centinaio di Soci e di Amici.

A Pombia fu rivolto particolare interesse ai ritrovamenti di età romana ed alto medioevale, ad Oleggio agli affreschi del bel San Michele, ed a San Nazzaro Sesia alla insigne abbazia biandratense, recentemente restaurata con tanta cura dal Prof. Umberto Chierici Sovrintendente ai Monumenti del Piemonte.


GLI AMICI DELL'OSSOLA PUBBLICANO «OSCELLANA»

Lo scorso ottobre, un gruppo di studiosi e di ammiratori dell’Ossola, riunitosi al Collegio Rosmini di Domodossola, ha fondato la Società degli Amici dell'Ossola, con lo scopo di far meglio conoscere ed ancor più amare una delle nostre più belle regioni alpine.

Nella stessa occasione è stata decisa la creazione di una rivista storica della quale è stata affidata la direzione al Prof. Tullio Bertamini. La nuova pubblicazione si intitolerà Oscellana ed il primo numero vedrà la luce nel mese di gennaio.

Nel felicitarci per la nuova iniziativa, che onora la nostra Provincia, ci è gradito formulare fervidi voti per lo sviluppo della Società e per la migliore affermazione della sua rivista.

In memoria del Cav. Remo Fumagalli   [BSPN LXI [1970] n.2 - p. 73-75]

21 agosto 1970

Anche l'amico collaboratore Fumagalli ci ha lasciato, e lo ha fatto in modo così improvviso ed imprevisto che ancora a tutt'oggi non sappiamo capacitarci dì non vederlo più tra noi. Figura ben nota a quasi tutta Novara, non soltanto per la sua attività svolta nel campo dei Musei, ma per la sua stessa caratteristica di grande invalido di guerra, la cui mulilazione non gli impediva di partecipare sempre e dovunque alla vita ed ai problemi cittadini e provinciali. Ed erano veramente ammirevoli la sua forza d'animo, il suo spirito di sacrifìcio, la volontà indomita di vincere le conseguenze della sua grave menomazione, senza lamentele, senza lasciarsi abbattere, senza mai rinunciare alle sue incombenze, anche quando la sua mulilazione lo faceva fisicamente soffrire.

Così si può affermare nei suoi riguardi, senza ombra si esagerazione, che egli è caduto sulla breccia di un dovere, che ogni giorno compiva con slancio appassionato, senza concedersi alcun riposo, restìo a dichiararsi stanco, per non sentirsi vinto.

Era restato insomma un soldato d'onore, fedele alla consegna, agli impegni liberamente assunti, instancabile nella sua operosità a favore degli Enti, ai quali aveva aderito e per i quali lavorava, dando tempo, denaro e un apporto disinteressato, con un'onestà a tutta prova.

I funerali svoltisi a Pogno, dove era nato il 9 luglio 1897, e dove si era da pochissimi giorni ritirato per un brevissimo briciolo di ferie, e dove si è spento, improvvisamente, la notte del 21 agosto, furono una testimonianza eloquente di quanta stima e di quale affetto fosse circondato, poiché grandiosa fu la partecipazione di Autorità e di amici intervenuti numerosissimi da Novara.

La nostra Società Storica ha sentito tutto il vuoto da lui lasciato; egli ne era un poco l'anima, anzi il più efficace e dinamico animatore nella sua duplice funzione di segretario e di tesoriere, instancabile, prodigo di aiuti e di consigli con tutti i soci e non soci, che avessero avuto bisogno di ricerche e di chiarimenti. Sotto la scorza, che talvolta poteva apparire un po' rude, chiassosa, vi era un cuore generoso, buono d'una bontà fatta di comprensione e di umiltà, socievole ed espansivo con tutti, con slanci vorrei dire quasi giovanili.

Siamo stati al suo fianco per quasi quindici anni, a contatto giornaliero, ininterrotto, e la sua esuberanza era spesso di sprone nelle varie attività, di conseguenza abbiamo potuto conoscerne i pregi umani e sociali, affettivi e volitivi, che superavano di molto le poche manchevolezze che vi potevano essere. La sua gioia era vivissima, raggiante, quando si predisponeva ad andare a prendere la nipotina, che usciva di scuola, e per la quale aveva sempre qualche regaluccio o sorpresa gradevole.

Della sua vita passata hanno già parlato i giornali locali; noi ne riassumeremo brevemente i dati più salienti e li completeremo. Chiamato alle armi nel 1916 fu da prima fante sul nostro fronte e poscia su quello francese. Quivi il 4 novembre 1918 (l'armistizio in Francia fu concluso l'11 novembre) era ferito alla gamba destra da una granata tedesca. Portato all'ospedale di Grenoble, gli veniva amputata sotto il ginocchio; trasferito in Italia, a Moncalieri, fu sottoposto ad un nuovo intervento chirurgico (disarticolazione dell'anca) per cui divenne un grande invalido. Entrato nell'Amministrazione postale, ufficio ragioneria, vi prestò servizio per 40 anni, e chiuse la sua carriera quale Capo-ufficio alla sezione spese.

Autodidatta, fu appassionato di arte, fu pittore impressionista, tentò anche la xilografia, l'acquaforte, la miniatura; fu restauratore di quadri e seppe effettuare il trasporto da muro a tela.

Dopo l'ultimo conflitto gli amici, conoscendo il suo amore per l'arte, lo designarono al riordino dei Musei civici, trasferiti temporaneamente nel periodo bellico a Meina, collocandoli da prima in alcune sale del palazzo Orelli, poi nella sede attuale.

Curò anche la Galleria d'arte moderna Giannoni, il Museo etnografico Ferrandi, quello numismatico, l'ex Museo Coccia e quello archeologico. Il Comune di Novara intanto lo nominava Conservatore ufficiale dei Musei cittadini; la Soprintendenza alle Antichità del Piemonte lo nominava a sua volta Ispettore onorario per il novarese; infine partecipò a varie Società di studi storici e archeologici, che furono quelli che egli prediligeva ultimamente. Abbiamo così di lui parecchie pubblicazioni con articoli su varie riviste; ultimo suo lavoro vogliamo ricordare quello pubblicato sul n. 1 del nostro Bollettino di quest'anno, intitolato: Le comunicazioni e le strade preromane e romane nell'alto Novarese.

Remo FumagalliRemo Fumagalli

Il Consiglio Direttivo della Società, su proposta del Prof. Aspesi, ha deliberato di ricordare lo Scomparso, già infaticabile nostro Segretario-Tesoriere, con una fotografia incorniciata da apporre nella sede, a testimonianza del nostro ricordo intramontabile e quale tributo di riconoscenza per la sua fervorosa opera a favore della Società.

Nella sala delle adunanze dell'Associazione Industriali della Provincia di Novara, in Corso Cavallotti 25 (g, c.), lunedì 20 Luglio 1970, alle ore 17,30 in prima convocazione ed alle ore 18 in seconda convocazione, si è riunita l'Assemblea annuale dei Soci della Società Storica Novarese per discutere il seguente
ORDINE DEL GIORNO
1) Approvazione del verbale della Assemblea precedente
2) Rendiconto economico dell'esercizio 1969
3) Comunicazioni varie.

Sono presenti, del Consiglio Direttivo:
Il Presidente Cav. del Lavoro Dott. Guido Maggia,
il Vice Presidente Prof. Dott. Vittorio Leigheb,
il Direttore del Bollettino Prof. Alessandro Aspesi,
il Segretario Tesoriere Cav. Remo Fumagalli,
i Consiglieri M° Mario Nagari, Prof. Massimo Leoni, Avv. Quintino Piras.

Sono assenti la sig.na Attilia Torelli, il Prof. Renato Verdina e l'Arch. Giovanni Lazanio.

Aperta l'Assemblea in seconda convocazione, prende la parola il Presidente e, come di consueto, ricorda i Soci defunti nel periodo trascorso dall'ultima Assemblea:

Cav. Uff. Avv. Attilio Girò; Prof. Luca De Regibus; Prof. Angelo Cardinali; Dott. Eugenio Lubatti; Comm. Edoardo Tandardini; Cav. Rag. Angelo Cavalli; Cav. Geom. Mario De Zuani.

Si prende poi in considerazione il primo articolo dell'o.d.g. riguardante il verbale dell'Assemblea precedente, già a conoscenza dei Soci in quanto pubblicato a suo tempo sul Bollettino.

Il Presidente invita i Soci presenti ad esporre eventuali osservazioni e, poichè nessuno ha dei rilievi da fare, dichiara senz’altro approvato il verbale dell'Assemblea precedente.

Il Segretario Tesoriere Cav. Fumagalli prende quindi la parola per esporre in succinto i dati del rendiconto economico per l'esercizio 1969, già pubblicati nel Bollettino del 1° semestre 1970, e distribuiti ai Soci unitamente all'avviso di convocazione dell'Assemblea.

Le risultanze sono le seguenti:
Entrate ordinarie L. 1.184.000;
Entrate straordinarie L. 1.173.443;
Totale L. 2.357.443
contro l'uscita di L. 1.474.185
con una eccedenza, pertanto, L. 883.258.

La situazione dei Soci viene così esposta dal Presidente:
Soci onorari 3
    » vitalizi 27
    » benemeriti 18
    » ordinari 348
Complessivamente 396


Dopo di che il Preside Aspesi riferisce sull'esito del Concorso con premio di L. 500.000 per una monografia sul Battistero di Novara. Legge la relazione della Commissione giudicatrice che si riporta testualmente:

CONCORSO PER UNA MONOGRAFIA STORICA SUL BATTISTERO DI NOVARA
[BSPN LXI [1970] n.2 - p. 77-78]

RELAZIONE
La Commissione nominata dal Presidente della Società Storica Novarese per l'esame degli elaborati presentati per un concorso su un tema relativo al Battistero di Novara e composta dai Sigg. Carlo CARDUCCI, Umberto CHIERICI e Paolo VERZONE, ha esaminato l'elaborato presentato sotto il motto «Octachorum scos templum surrexit in usus octagonus fons est munere dignus eo» e si pregia di darne la relazione seguente.

La relazione di 83 pagine dattiloscritte è articolata su cinque capitoli che prendono in esame rispettivamente: il primo, l’edificio nel suo insieme in una forma critico-descrittiva nella quale il concorrente dimostra di essere al corrente dei più aggiornati studi sull'argomento; il secondo capitolo tratta della storia delle origini dell’episcopato novarese riassumendo quanto sull'argomento è fino ad oggi conosciuto.

Il terzo capitolo è un breve excursus sull'architettura romana a simmetria accentrata.

Il quarto capitolo si sofferma sulle origini del battistero ambrosiano rifacendosi anche in questo caso agli studi più recenti ed infine l'ultimo capitolo tratta ampiamente della « diffusione del modello ambrosiano ».

Lo studio dimostra una buona ed attenta conoscenza della bibliografia sui vari argomenti anche se tuttavia questa appare limitata ad un ambito ancora scolastico mentre nessuna ricerca particolare appare esser stata compiuta, cosicchè nella monografia non si rilevano apporti di nuove informazioni nè conclusioni o suggerimenti sostanzialmente diversi da quelli già noti e pubblicati.

Va rilevato inoltre un certo squilibrio nella composizione della monografia che appare sostanzialmente composta da capitoli indipendenti sia per argomento che per trattazioni anche se nell’ultima parte compare un tentativo di conclusione globale.

La Commissione apprezza il lavoro di ricerca compiuto e il buon livello delle informazioni ma non ritiene che la monografia rappresenti un sostanziale contributo al grosso e impegnativo tema proposto, anche perchè non conduce a nuovi esiti critici di rilievo.

La Commissione pertanto rassegnando il suo parere non ritiene che il premio deliberato da codesta Società Storica possa essere assegnato, ma tuttavia, proprio in vista dell'impegno dimostrato dal concorrente e delle qualità più sopra accennate, ritiene di poter proporre che al concorrente medesimo venga assegnato un premio di riconoscimento che codesta Società Storica potrà stabilire a suo giudizio.


In esecuzione di quanto sopra il Consiglio Direttivo ha deliberato di assegnare alla Dottoressa Carla Triulzi un premio di L. 50.000 quale attestazione del suo apprezzamento.

Passando a trattate della monografia sui «Castelli Novaresi», il Presidente precisa che detta monografia, che si sperava potesse già essere distribuita ai Soci, per vari motivi non si è ancora potuta pubblicare. Comunque il lavoro di preparazione prosegue e si spera di poterlo ultimare nel più breve tempo.

Data la parola al Prof. Leoni, questi presenta uno studio sulle monete auree del Museo Civico di Novara, curato in collaborazione col Rag. Franchini per la catalogazione numismatica e col P.I. Martinetti per le indagini fisico chimiche.

Si rinvia all’articolo in proposito che uscirà sul prossimo Bollettino.



Esauriti gli argomenti all'o.d.g. il Presidente alle ore 19 dichiara chiusa l'Assemblea.

AVVERTENZE PER | SOCI

CONTINUE sono le richieste di numeri arretrati del nostro Bollettino e non sempre ci è dato di soddisfarle perchè molti numeri sono esauriti.

La Società Storica Novarese sarà particolarmente grata a tutti coloro che, essendo in possesso di intere annate o di singoli numeri, volessero fargliene dono. Sarebbe un vero peccato che andassero al macero o distrutti questi bollettini, che sono invece preziosi per tutti gli studiosi, dati gli interessanti e molteplici argomenti trattati in essi.

SECONDO la deliberazione del Consiglio della Società Storica, il socio che trattiene il primo fascicolo del nostro Bollettinò riconferma implicitamente la sua volontà di rimauere iscritto. Pertanto mancando una esplicita indicazione contraria, egli riceverà il successivo fascicolo gravato delle spese di assegno per l'ammontare della quota sociale.

RICORDIAMO che lo spontaneo e regolare invio della quota sociale (*) prima del 31 marzo, facilita grandemente il compito dell’Amministrazione della Società.

COLLABORAZIONE BOLLETTINO. - Tutti i soci sono invitati a collaborare con articoli al nostro Bollettino. La Società dà in compenso n. 50 estratti gratuiti dell'articolo, e la possibilità, mediante intese dirette dell’interessato con la tipografia, di avere altri eventuali estratti in edizione di particolare gradimento a modico prezzo, usufruendo della composizione già in atto.

{*) L. 2000 per i Soci ordinari - L. 5000 per i Soci benemeriti.