Vita della Società   [BSPN LX [1969] n.1]

Verbale dell'Assemblea del giorno 17 giugno 1969   [BSPN LX [1969] n.1 - p. 78]

Nella sala delle adunanze dell'Associazione degli Industriali della Provincia di Novara, in corso Cavallotti 25 (g.c.) lunedì 17 giugno 1969, alle ore 17 in prima convocazione e alle ore 17,30 in seconda convocazione, ebbe luogo l'Assemblea annuale dei soci della Società Storica Novarese per discutere il seguente
ORDINE DEL GIORNO
1) Verbale della precedente assemblea
2) Commemorazione dei Soci defunti
3) Rendiconto economico dell’esercizio 1968
4) Comunicazione varie.

Sono presenti del Comitato Direttivo: il Presidente cav. d. Lav. Dott. Guido Maggia,
il Vice-presidente prof. dott. Vittorio Leigheb,
il direttore del Bollettino prof. A. Aspesi,
il Segretario-tesoriere cav. R. Fumagalli,
i consiglieri M° M. Nagari, l’avv. Q. Piras, il prof. M. Leoni.
Sono assenti la sig.na A. Torelli, il prof. R. Verdina, e l’arch. G. Lazanio.

Aperta la seduta in seconda convocazione, prende la parola il Presidente sul primo articolo dell’o.d.g. riguardante il verbale della seduta precedente, il quale, essendo stato pubblicato a suo tempo sul Bollettino, deve essere già stato letto dai Soci. Questi ultimi sono invitati ad esporre eventuali osservazioni su di esso, e poichè nessuno ha dei rilievi da fare, il Presidente dichiara senz'altro approvato il verbale della seduta precedente.


Commemorazione dei Soci defunti   [BSPN LX [1969] n.1]

Nel commosso e raccolto silenzio degli intervenuti, il Presidente passa a commemorare i Soci defunti nel periodo intercorso dall’ultima seduta.

CAV. d. LAV. DOTT. ING. GUIDO CANALINI.
Nacque a Novara il 14 novembre 1895.

Partecipò come ufficiale dì Fanteria alla guerra 1915-1918 guadagnandosi una medaglia al valore militare. Nel 1922 collaborò alla fondazione della grande organizzazione irrigua, sorta dapprima come cooperativa e trasformata nel 1926 in Consorzio vero e proprio, concessionario delle acque demaniali appartenenti alla rete del canale Cavour nel comprensorio delimitato dal Sesia, dal Ticino e dal Po.

Direttore amministrativo del Consorzio nel 1932, assunse qualche tempo dopo la direzione generale del medesimo per lasciarla volontariamente soltanto nel 1965.

Prima dell'ultima guerra mondiale, e senza dover ricorrere ad azioni coattive, ottenne lo scioglimento di oltre un centinaio di Consorzi minorì e la loro trasformazione in altrettanti distretti irrigui, per dare sistemazione al disordine idraulico al grande comprensorio novarese-lomellino.

Determinante fu l’azione dell'ing. Canalini per la realizzazione del canale Regina Elena, che oggi è una realtà preziosa. La sua dedizione ai problemi irrigui, legati al comprensorio novarese-lomellino, non gli impedirono però di ricoprire in ogni tempo importanti ed impegnative cariche pubbliche, di cui citiamo le più significative: dal 1927 al 1945 consigliere d’amministrazione dell’Ospedale Maggiore di Novara; per oltre un ventennio Presidente della Circoscrizione ligure-piemontese dell'Associazione Nazionale Bonifiche; membro del Consiglio Nazionale e della Giunta della Associazione stessa; presidente, dal 1961 al 1964, della Commissione di studio sulla manutenzione dei canali istituita dall’Associazione Nazionale delle Bonifiche; membro dal 1945 del Consiglio del Comitato di Presidenza e del Comitato dì Regolazione del Consorzio del Ticino, Presidente del Collegio Sindacale e successivamente Vice Presidente della Banca Popolare di Novara.

Ma il nome dell'ing. Canalini è da ricordare anche per l’opera svolta a favore dei problemi della Navigazione interna, quale le Idrovie Padane per la realizzazione dei canali Novara-Acqui e Torino-Ticino, che dovranno completare quelle da Cremona al Lago Maggiore, già în corso di esecuzione nel primo tratto.

Fu insignito delle seguenti decorazioni: Stella d'argento al Merito rurale nel 1941; Cavaliere del Lavoro nel 1957, Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine al Merito della Repubblica.

Signora MALILLA DE ANGELIS FENOGLIO.
Il giorno 7 maggio c.a. mancava improvvisamente la nostra socia Signora Malilla De-Angelis Fenoglio, presidentessa del Comitato delle Patronesse della sezione novarese della Lega contro il cancro, nonchè membro del Consiglio direttivo della stessa Lega.

Era molto conosciuta per la sua larga partecipazione ad ogni iniziativa di bene nella nostra Novara, quali: l'assistenza ai carcerati, la sua attività a Rinascita Cristiana, apportando dovunque la sua innata bontà e comprensione delle sofferenze altrui. Fu unanimamente rimpianta. Essa era anche membro delle direzioni, provinciale e cittadina, del Partito Liberale Italiano.

CAV. d. LAV. CARLO DOPPIERI.
È deceduto proprio in questi giorni il nostro socio cav. d. Lavoro Carlo Doppieri, in età di 73 anni.

Nato a Rimini nel settembre del 1895, egli deve essere considerato novarese per elezione, perchè a Novara diede il meglio della sua appassionata attività di industriale ed il suo cuore di benefattore.

Dal lontano 1924, che vide l’inizio della prima impostazione della sua industria nella nostra città, egli venne man mano affermandosi sempre più, portando ad un livello nazionale il suo calzificio-maglificio. La città gli è grata e per il lavoro procurato ai suoi cittadini e per i suoi contributi ad ogni opera di bene, quali la Casa del Divin Redentore per gli ex-carcerati, edificata su terreno da lui donato, il centro sociale per le sue maestranze, ed infine la Società sportiva Libertas per l'atletica.

GEOM. GIUSEPPE FAVERGIOTTI.
Deceduto il 7 maggio 1968 all’età di 67 anni. Per quarant'anni fu funzionario al Consorzio Agrario Provinciale di Novara, dove ebbe mansioni ispettive e di capo servizio.

Raccolse con paziente buongusto, con attento e intelligente interesse tutto ciò che sotto l'aspetto storico-culturale gli parlava dei luoghi a lui cari: la campagna lomellina e la città di Novara.

Ufficiale degli Alpini, fu anche un apicultore esperto e appassionato. Nell’ultimo decennio sì dedicò ad uno studio del tutto particolare: alla gnomonica, per la costruzione degli orologi solari nel Novarese.

Dott. Ing. ENRICO OBICINI.
È deceduto all’età di 81 anni il 29 novembre 1968 il nostro socio dott. ing. Enrico Obicini, che fu per parecchi decenni capo dell’Ufficio Tecnico dell'Ospedale Maggiore ed Opere Pie Riunite. L'Opera di don Orione e l'Ospizio S. Antonio di Ameno ebbero la sua preziosa, disinteressata collaborazione, non soltanto durante la costruzione della nuova sede, ma anche nel settore assistenziale. È opera sua il conglobamento del S. Giuliano e del De Pagave col nostro Ospedale Maggiore.

Fu membro fino al suo decesso del Collegio degli Arbitri dell’Associazione Irrigua Est Sesia, e amministratore consigliere dell'Istituto Pegni Canobio.

Dotato di animo sensibile, di una rettitudine esemplare, di uno slancio generoso nei suoi doveri, l'ing. Obicini ha lasciato în tutti coloro che lo conobbero un largo rimpianto, come è stato dimostrato dalla numerosa partecipazione alle estreme onoranze tributategli.

CAV. FRANZ ROGNONI.
Nato nel 1896, fu sindaco di Sozzago dal 1921, e fino al richiamo alle armi nel 1941.

Fece parte del Corpo Automobilistico nell'ultimo anno della guerra 1915-18. Richiamato nel 1941 alle armi, fu în Francia fino all’8 Settembre 1943, quando il suo Reparto, stabilito a Nizza, ricevette l'ordine di rientrare in Italia.

Custode del tesoro della Quarta Armata, nel Maggio 1945 lo consegnava a Roma meritandosi un encomio.

Modesto e semplice, il Rognoni cercava di aiutare chi aveva bisogno. Nel Comune di Sozzago, erede dei suoi beni, sarà istituita una casa di riposo per i vecchi del paese, ed una borsa di studio.

All'Asilo infantile regalato da sua Madre nel 1930, egli non aveva voluto fosse posto il nome della donatrice, ma quello invece dei Caduti in Guerra.

Lascia alla Città di Novara la sua biblioteca ricca di parecchi pregevoli volumi, ed al Museo Cittadino una cospicua raccolta di armi antiche.

Alle famiglie il Presidente rinnova le sue più profonde condoglianze a nome suo e di tutti i Soci per la perdita dolorosa di così cari amici.


Rendiconto Economico dell’esercizio 1968   [BSPN LX [1969] n.1 pp. 81-82]

Il Segretario-Tesoriere cav. Fumagalli prende quindi la parola per esporre in succinto i dati del rendiconto economico per l'esercizio 1968, che sono stati stampati e distribuiti ai Soci unitamente all'avviso di convocazione. Da essi risultano:
entrate ordinarie per un importo di L. 1.129.000,
entrate straordinarie complessive di L. 4.203.893,
contro uscite ordinarie di L. 1.323.893
e straordinarie di L. 2.880.000.

Posto in discussione il rendiconto, poichè nessun socio ha rilievi da fare, viene messo in votazione e approvato all'unanimità.

Il segretario passa poscia a trattare la situazione dei Soci, quale si presentava al 31 dicembre 1968, che viene così riassunta:
Soci onorari 3
Soci vitalizi 27
Soci benemeriti 19
Soci ordinari 348
con un totale complessivo di n. 397 soci.

Da ultimo il segretario accenna alla pratica svolta per il ripristino della lapide dedicata al Ravizza, che era stata rimossa per far luogo ai lavori di rifacimento del palazzo, su cui era posta. Si spera che quanto prima il Municipio voglia provvedere al riguardo.


COMUNICAZIONI VARIE   [BSPN LX [1969] n.1 - p. 82-83]

Il Presidente passa quindi la parola al direttore del Bollettino prof. Aspesi, il quale illustra brevemente le attività culturali che si sono svolta e quelle che si intende svolgere. Nel decorso anno oltre ai normali due Bollettini, è uscita anche la monografia sulla Basilica di S. Michele di Oleggio, la cui spesa non è stata indifferente, data la mole e date le numerose fotografie in bianco e nero e a colori.

È stato bandito anche un concorso con premio di L. 500.000 per una monografia sul Battistero di Novara, la cui scadenza è stata fissata al 30 giugno del corrente anno, ragione per cui non è ancora possibile dare elementi sicuri, definitivi sull’esito di esso.

Per il corrente anno 1969, oltre ai due soliti Bollettini, che si cerca di rendere sempre più nutriti e varii, il Comitato Direttivo è venuto nella determinazione di continuare la serie delle monografie sull’arte novarese. E a questo proposto ha incaricato un socio, insegnante di storia dell’arte, di illustrare quest'anno dodici castelli, fra quelli meglio conservati, della nostra Provincia. È vero che in questo campo la Società dispone già fin dal 1937 di una pregevolissima e voluminosa opera di Carlo Nigra sulle torri e sui castelli nostri, ma si è voluto rinfrescarne la trattazione e riprodurli a colori per dare maggiore risalto ed efficacia alla loro importanza. Essi rappresentano insieme a molte nostre chiese e alle loro relative opere d’arte, un nostro passato politico e civile, che non può e non va dimenticato.

Il prof. Aspesi richiama ancora una volta l’attenzione degli intervenuti a voler collaborare nella redazione dei Bollettini con articoli su argomenti di qualunque genere; storico, letterario, artistico, religioso, folcloristico, militare, scientifico ecc. purchè riguardino la nostra città e Provincia.

Dopo sessant'anni di un'intensa e molto varia attività culturale, gli argomenti novaresi cominciano a risentire di una certa stanchezza, e vanno di conseguenza vivificati con nuovi apporti, se si vuole che la nostra Società Storica continui la sua lunga e nobile tradizione di tenere acceso il ricordo del nostro lontano e recente passato.

Il socio dott. arch. Diego Boca chiede la parola, non solo per esprimere il suo compiacimento per quanto è stato fatto, ma anche per proporre, se è possibile, di dare un’altra veste alle monografie e cioè più pratica, pur mantenendo lo stesso attuale cachét. Risponde il Presidente che l’attuale impostazione, scelta nella prima monografia, è stata mantenuta per dare una certa omogeneità a tali lavori, se non si vuole alterare le caratteristiche, che le pubblicazioni in serie richiedono.

Il socio dott. Ezio Mortarino a sua volta ritiene che tali proporzioni sono necessarie per questo tipo di monografie, in quanto le fotografie essendo di formato diverso richiedono spazi adeguati e sufficienti.

Il cav. Fumagalli riassume brevissimamente il contenuto di un suo articolo, che si pubblica in altra parte del Bollettino, sui ritrovamenti archeologici di Galliate, nel quale precisa località e dati, e rettifica alcune inesattezze, in cui è incorso qualche autore.

Il dott. Giulio Guglianetti fa presente se non è più opportuno, per dare la possibilità a molti soci impiegati, bancari o no, di partecipare alle assemblee, fissarle dalle ore 18 alle 18,30. Inoltre richiama l’attenzione sul fatto che l'anno prossimo cade il centenario della presa di Roma, divenuta capitale d’Italia, e sarebbe opportuno da parte della Società commemorarlo in modo degno.

Il Presidente assicura per parte sua che saranno tenuti presenti tali desideri.

La Signora Rognoni ringrazia il Presidente per le benevole parole espresse nella commemorazione del marito, socio defunto.

Il prof. Leoni passa poi ad illustrare, anche con proiezioni luminose, gli ultimi lavori eseguiti nella Basilica di S. Nazzaro Sesia per l’esplorazione della tomba dell'Abate Antonio Barbavara, creatore della chiesa attuale, dei chiostri, delle torri e delle mura del castello. La dotta esposizione fu seguita da tutti gli intervenuti con la più profonda attenzione e col più vivo interesse.


Rendiconto economico dell'Esercizio 1968   [BSPN LX [1969] n.1 pp. 84-85]

Rendiconto economico - esercizio 1968

Torna all'inizio


Il Presidente alle ore 19 dichiara chiusa l'assemblea.

AVVERTENZE PER | SOCI

CONTINUE sono le richieste di numeri arretrati del nostro Bollettino e non sempre ci è dato di soddisfarle perchè molti numeri sono esauriti.

La Società Storica Novarese sarà particolarmente grata a tutti coloro che, essendo in possesso di intere annate o di singoli numeri, volessero fargliene dono. Sarebbe un vero peccato che andassero al macero o distrutti questi bollettini, che sono invece preziosi per tutti gli studiosi, dati gli interessanti e molteplici argomenti trattati in essi.

SECONDO la deliberazione del Consiglio della Società Storica, il socio che trattiene il primo fascicolo del nostro Bollettinò riconferma implicitamente la sua volontà di rimauere iscritto. Pertanto mancando una esplicita indicazione contraria, egli riceverà il successivo fascicolo gravato delle spese di assegno per l'ammontare della quota sociale.

RICORDIAMO che lo spontaneo e regolare invio della quota sociale (*) prima del 31 marzo, facilita grandemente il compito dell’Amministrazione della Società.

COLLABORAZIONE BOLLETTINO. - Tutti i soci sono invitati a collaborare con articoli al nostro Bollettino. La Società dà in compenso n. 50 estratti gratuiti dell'articolo, e la possibilità, mediante intese dirette dell’interessato con la tipografia, di avere altri eventuali estratti in edizione di particolare gradimento a modico prezzo, usufruendo della composizione già in atto.

{*) L. 2000 per i Soci ordinari - L. 5000 per i Soci benemeriti.