Vita della Società   [BSPN LVIII [1967] n.1]

Verbale dell'Assemblea del giorno 26 giugno 1967   [BSPN LVIII [1967] n.1 - p. 86]

Nella sala delle adunanze dell'Associazione degli Industriali della provincia di Novara, in corso Cavallotti 25 (g.c.), lunedì 26 giugno 1967, alle ore 16,30 in prima convocazione, e alle ore 17 in seconda convocazione, ebbe luogo l'Assemblea annuale della Società Storica Novarese per discutere il seguente
ORDINE DEL GIORNO
1) Lettura e approvazione del Verbale della precedente Assemblea.
2) Commemorazione dei Soci defunti.
3) Rendiconto economico dell'esecizio 1966.
4) Relazione del socio Prof. R. Verdina.
5) Varie.

Sono presenti del Comitato Direttivo: il Presidente Cav. del Lav. Dott. Guido Maggia, il Vice-Presidente Prof. Dott. Vittorio Leigheb, il Direttore del Bollettino della Società Prof. Alessandro Aspesi, il Segretario-tesoriere Cav. Remo Fumagalli, e i Consiglieri Mo Mario Nagari, Avv. Quintino Piras. Avevano giustificato la loro assenza i Consiglieri Prof. Dott. Massimo Leoni, la Signa Attilia Torelli e il Prof. Renato Verdina.

Aperta la seduta in seconda convocazione, il Presidente prega il Segretario di voler dare lettura del verbale della seduta precedente. Poichè esso però fu pubblicato sul Bollettino del giugno 1966, e si suppone che sia stato letto, parecchi Soci propongono che esso sia dato per letto. La proposta è senz'altro accolta e, non essendo formulata alcuna osservazione in proposito, così il verbale risulta approvato alla unanimità.


Commemorazione dei Soci defunti   [BSPN LVIII [1967] n.1]

Prende la parola il Presidente il quale, nel raccolto e commosso silenzio degli intervenuti, alzatisi in piedi, ricorda con sentite parole i Soci scomparsi nell’anno, purtroppo numerosi. In ordine alfabetico di Essi diamo qui brevi cenni.

Eccoli in ordine alfabetico.

Comm. Rag. DANTE AVONDO.
Nato a Pisa il 13 gennaio 1889, nel 1914 era nominato Vice-ispettore nella Banca Popolare di Novara, e dall'aprile 1919 era promosso Ispettore. Trasferito alla sede di Novara il 1° agosto 1929 otteneva la promozione a Dirigente entrando nel contempo a far pafte della Direzione Generale dell’Istituto. Dopo oltre 46 anni di servizio il Comm. Avondo in data 31 gennaio 1955 era collocato a riposo per raggiunti limiti di età. Il 12 novembre 1966 decedeva improvvisamente lasciando un largo e sincero rimpianto fra tutti coloro che Lo conoscevano e Lo stimavano per il suo carattere buono, affabile, per le sue doti di cittadino esemplare, per la Sua cordialità generosa verso tuiti. Era socio Vitalizio della Società.

On. Avv. ACHILLE MARAZZA.
L'On. Marazza decedeva in Borgomanero nel febbraio 1967 all'età di 73 anni. Mutilato nella prima guerra mondiale, combattente nella seconda guerra, Presidente del C.L.N. dell'Alta Italia, parlamentare e membro del Governo, non aveva mai dimenticato la sua Provincia e soprattutto la sua città di Borgomanero, dove era nato nel 1894. Con disposizione testamentare ha donato alla città di Borgomanero la sua villa, dotata di raccolte artistiche preziose nonchè di una biblioteca ricca di volumi. Villa e parco annesso diverranno così il centro della cultura borgomanerese. Era da molti anni socio onorario della nostra Società.

DONNA MARIA MARAZZANI VISCONTI.
Donna Maria Marazzani Visconti nata Stoppani, tragicamente scomparsa, era succeduta nella nostra Società al fratello Avv. Giovanni Stoppani, che era stato non soltanto socio benemerito, ma per molti anni membro del Consiglio Direttivo apportandovi attività e collaborazione preziose.

ANGELINO MASCARANA.
Il 5 dicembre 1965 il socio Angelino Mascarana decedeva improvvi samente in Romagnano Sesia, a soli 43 anni. Appassionato cultore degli studi storici, si era dedicato soprattutto a ricerche di storia locale, studiando le origini e le vicende dell’antichissima Abbazia Benedettina di San Silvano. Altra sua passione era la numismatica, tanto da possedere una raccolta vasta di monete, di ciascuna delle quali egli conosceva storia ed origini. Lasciò vivo rimpianto fra gli amici per la sua bontà e per il suo profondo senso umano.

Cav. del Lav. Gr. Uff. Rag. RICCARDO MONTI.
Nato a Borgosesia l'8 ottobre 1889 e residente a Novara, diede la Sua attività per ben 47 anni alla Banca Popolare di Novara, in cui percorse una brillante carriera fino al grado di Direttore Generale, che lasciò nel marzo 1955 perchè posto in quiescenza. Fu valoroso combattente nella guerra 1915-18 col grado di tenente di artiglieria, e poscia Presidente dell’Associazione Combattenti di Borgosesia. Fece parte di parecchi Consigli d’Amministrazione e di Collegi Sindacali, oltre che Presidente di varii Enti ed Aziende, che sarebbe troppo lungo elencare, in tutti portando la Sua ben nota capacità, competenza e dirittura morale. Dopo il collocamento a riposo fu chiamato a far parte del Consiglio d'Amministrazione della Banca, data la Sua particolare esperienza, e vi rimase fino al marzo 1963, epoca in cui dovette rinunciare all'incarico per ragioni di salute. Nel dicembre 1940 veniva insignito dell'onorificenza di Grand'Ufficiale della Corona d'Italia e nel giugno 1953 di quella di Cavaliere del Lavoro. Fra Socio Benemerito della nostra Società.

Teologo don CARLO RAMPONI.
Nato a Borgomanero nel 1901, ordinato sacerdote nel 1925, dopo essere stato fino al 1942 coadiutore e titolare a Borgolavezzaro, fu nominato alla parrocchia del Rosario della nostra città. Laureatosi in Teologia presso la Facoltà pontificia, fu un grande cultore di storia locale. Fra le Sue attività culturali ricordiamo quella di membro della Commissione incaricata di esaminare gli scritti del Bescapé per l'introduzione alla causa di Beatificazione. Collaborò attivamente nel passato con articoli varii nel nostro Bollettino, lumeggiando con ricerche originali figure novaresi. Egli fu un sacerdote di grande bontà e carità, due virtù che praticò silenziosamente prodigandosi con aiuti, oltre ai suoi poveri, anche a quelli di una lontana missione in India. Decedeva nel l'aprile 1967, lasciando un ricordo indelebile della Sua cultura, della Sua intelligenza, della Sua sensibilità umana e sacerdotale.

Arch. UMBERTO RIZZOTTI.
Era nato a Novara il 25 giugno 1878. Ispettore onorario ai monumenti per la provincia di Novara dal 1941, fu reggente della sezione di Novara dell'Ordine degli Architetti del Piemonte dalla sua costituzione fino al 1966, membro della Commissione Edilizia del Comune di Novara dal 1944 al 1964, infine Presidente della Fabbrica lapidea di S. Gaudenzio dal 1958 al 1966. Queste sono le cariche pubbliche coperte dal nostro Socio; purtroppo non possiamo elencare iutti i progetti redatti dall'Arch. Rizzotti per scuole, palazzi, enti pubblici, che dimostrano una attività professionale veramente poderosa, e tale da lasciare un indelebile ricordo della genialità ed operosità di questo nostro Socio, che decedeva il 18 maggio 1966.


Rendiconto Economico dell’esercizio 1966   [BSPN LVIII [1967] n.1 p. 89]

Prende quindi la parola il Cav. Fumagalli, segretario-tesoriere, per esporre i dati del conto economico per l'esercizio 1966, quali sono già stati stampati e distribuiti ai Soci. Posto in votazione il rendiconto, questo viene approvato all'unanimità dagli intervenuti, e i dati di esso sono riportati a parte su questo stesso Bollettino. Il Conto patrimoniale al 31 dicembre 1966 risulta tra titoli, deposito in banca, mobili e gia. cenze di pubblicazioni per un importo complessivo di L. 4.847.312.
La situazione dei Soci risulta nell'anno 1966 come segue:
Soci Onorari N. 4
Soci Vitalizi N. 27
Soci Benemeriti N. 19
Soci Ordinari N. 318
con un totale quindi complessivo di N. 368 Soci. Abbiamo poi N. 40 cambi con riviste storiche anche straniere.


RELAZIONE DEL SOCIO DON ANGELO STOPPA   [BSPN LVIII [1967] n.1 p. 89]

Contrariamente a quanto era stato comunicato nell'invito di convocazione dell'Assemblea, il Prof. Verdina non è potuto intervenire, per impegni scolastici imprescindibili, a leggere la sua relazione annunciata.

Il Presidente accoglie molto volentieri la proposta del socio Prof. Don Angelo Stoppa di portare a conoscenza degli intervenuti il tentativo di una sua personale iniziativa, che per ora è ancora nella fase iniziale di particolari studi in proposito. In queste condizioni non possiamo che mettere un punto interrogativo sulla sua relazione, con l'augurio più schietto che l'iniziativa abbia felice coronamento, insieme all'allestimento del Museo d’arte sacra ed al restauro del quadriportico romanico-gotico della Canonica, unitamente all'aggiornamento del Museo Lapidario.


UNA CRIPTA SOTTO IL PRESBITERIO DEL DUOMO?   [BSPN LVIII [1967] n.1 pp. 89-92]

Non sono ancora spenti gli echi dell’entusiasmo originato dalla sensazionale scoperta del Battistero paleocristiano del secolo V del duomo con il suo eccezionale ciclo pittorico dell'Apocalisse del secolo X. Scoperta, com'è noto, dovuta al massiccio intervento di restauro operato dalla Soprintendenza ai Monumenti del Piemonte. Scoperta che, donando alla nostra città un monumento archeologico per diversi aspetti unico in Italia, pone Novara in primo piano nazionale in fatto di monumenti paleocristiani.

L'afflusso dei visitatori a detto monumento già fin da questi primi mesi si rivela veramente notevole e tutto fa pensare che la divulgazione della conoscenza del monumento è destinata ad accrescerlo. Per questo motivo la Commissione diocesana per l'arte sacra ha pregato l'Ente provinciale per il turismo che voglia provvedere a notificare con apposita segnalazione gialla oltre che il battistero anche gli altri monumenti storici e artistici della città, come da anni ha fatto per i monumenti sparsi in provincia.

Ma l'oggetto del mio intervento è la comunicazione che attorno al complesso monumentale del duomo e della canonica stanno maturando, speriamo, altre novità di sommo interesse.

Loro sanno, anche perchè io stesso ne accennai nell'assemblea di due anni addietro, che in un'ala dello storico chiostro «della Canonica la Commissione diocesana per l'arte sacra sta curando l'allestimento del Musco d'arte sacra. Difficoltà di riattamento dei locali e problemi finanziari incisero sulla data della realizzazione dell’ardua impresa, la quale per altro procede verso la ormai non lontana attuazione almeno della prima fase.

Ma ciò che più mi sta a cuore di far noto in questa qualificata sede è che l'attuazione del museo sta avviandoci verso il fausto giorno in cui vedremo anche il chiostro canonicale tornare al suo antico splendore artistico e storico, in quanto sì nutrono vive speranze che la Soprintendenza ai Monumenti sia per convergere presto la sua attenzione al restauro anche del quadriportico romanico-gotico della Canonica con il relativo aggiornamento del Museo Lapidario in esso conservato, oggi superato nella sua presentazione.

Quando, speriamo in tempo non troppo lontano, la Canonica sarà tornata al suo monumentale splendore, il complesso della cattedrale, del battistero, della canonica con i due musei lapidario e d'arte sacra oltre ai vicini Broletto, Piazza delle Erbe e Castello Visconteo faranno di Novara un centro storico-artistico di primissimo ordine.

È su questo argomento e circa l'antico tempio romanico, abbattuto dall'Antonelli precisamente un secolo fa, che in questa qualificata nobile assemblea desidero fare una confidenza, chiamiamola così, che ha l'aspetto un poco di anteprima.

Da tiempo vado rimuginando nel mio cervello e sovente ne feci pure oggetto di occasionali conversazioni che sotto il presbiterio del duomo, le cui origini certo ci conducono alla Novara romana, vi possa essere una cripta sotterranea, come si riscontra in altri templi similari e anche, ad esempio, nel Sant'Ambrogio di Milano.

Mentre per la verità lo studio dei documenti storici, purtroppo del tutto scarsi e per lo più non sufficientemente antichi, non dà nessuna risposta all’appassionante quesito, l’analisi di alcume situazioni architettoniche tuttora riscontrabili nonostante i reiterati restauri e rifacimenti dei secoli, induce a pensare a tale possibilità.

Dirò che il quesito della cripta della cattedrale di Novara non mancai di porlo a competenti di archeologia ogni volta mi si diede l'occasione, per la verità ottenendo esito alterno. Ora però, in occasione della venuta a Novara di parecchi luminari di archeologia per partecipare alla cerimonia inaugurale dei restauri del battistero, mi fu dato di far fare un sommario sopralluogo al prof. Enrico Josi, docente universitario romano di archeologia cristiana ed indiscusso competente in materia di fama internazionale. Dagli elementi osservati e dai dati da me forniti il prof. Josi giungeva a conclusione non certo definitiva ma assai positiva di una fortissima probabilità dell’esistenza della cripta che potrebbe essere stata chiusa ed interrata in epoca antichissima, magari per ragioni di statica. Anzi l’eminente studioso gentilmente si poneva a disposizione per una eventuale vera e propria consulenza.

Incoraggiato da questa prospettiva, settimane addietro presi ulteriori occasionali contatti con il prof. padre Umberto Fasola pure docente universitario romano d'archeologia cristiana, il quale mi promise un suo approfondito sopralluogo nei prossimi mesi.

Dalle ricerche storiche finora esperite circa l'antico duomo purtroppo non ci si può attendere di trovare nuovi documenti di risposta al quesito. L'unica risposta potrebbe ottenersi da assaggi archeologici che evidentemente non sarebbero nè facili, nè comodi oltre che per ora neppure maturi.

Per intanto, senza farmi illusioni, in tutta modestia e semplicità, ma non tralasciando ogni mezzo possibile, vorrei addivenire ad una ponderata conclusione scientifica sull'opportunità o meno che a suo tempo si tentino adeguati assaggi archeologici. I quali, se si dovessero ritenere opportuni, dovrebbero, a mio modo di vedere, essere esperiti quando, come si diceva, tra non molto la Soprintendenza ai Monumenti desse il via all'opera di restauro del chiostro della Canonica.

Quod est in votis!

Ritenni doveroso far conoscere queste prospettive che toccano da vicino la nostra città, in quanto sono intimamente persuaso che determinate soluzioni, specie se gravi ed impegnative, richiedono studio ponderazione, consiglio, convinzione e passione di tutti e di ciascuno, di quanti cioè sono responsabili e consapevoli dei valori culturali della comunità.

È infatti il contributo di convinzione e di passione di tutti che rende possibile l'attuazione delle grandi cose...


VARIE   [BSPN LVIII [1967] n.1 - pp. 92-93]

Prende nuovamente la parola il Presidente per proporre all’Assemblea di stanziare un premio o una Borsa, come si vuol chiamare, di L. 100.000 (centomila) per lo studioso che affronterà una diffusa trattazione sul Battistero paleocristiano novarese, ultimamente restaurato e che ha suscitato un eccezionale interesse. Il socio don Stoppa avanza la proposta che, invece di un premio per lo studioso non sempre in condizioni economiche da poter affrontare spese non indifferenti di ricerche, si stanzi un contribuio sostanzioso che gli permetta tali ricerche senza anticipare di tasca propria l'importo delle spese che deve sostenere. Interviene mons. Baroli appoggiando la proposta Stoppa e suggerendo di nominare una giuria che possa vagliare il nome o i nomi di coloro che intendono dedicarsi a tali ricerche e che presentano, per preparazione culturale e specifica, per serietà d'intenti, garanzie indiscutibili di un fruttuoso lavoro, che ripaghi doverosamente il contributo accordato.

Sull’importo di tale anticipo prendono la parola diversi soci e alla fine viene indicato in L. 500.000 (cinquecentomila). Il Presidente assicura che l'argomento verrà sottoposto al Consiglio Direttivo per le decisioni e precisazioni del caso e per lo stanziamento occorrente.

Poichè si è venuti a parlare dei restauri del Battistero, il Prof. Aspesi, quale direttore del Bollettino, si riserva di illustrarlo adeguatamente nel prossimo Bollettino, in quanto non è stato possibile prima d’ora per ragioni particolari.

Il prof. Aspesi riprende la parola per proporre che venga aumentata la quota di associazione, e cioè che sia portata a L. 3.000 (tremila) annue. È una necessità per la vita e le attività della nostra Società, in quanto i prezzi di composizione, della carta, dei clichés sono andati aumentando. D'altronde la Società ogni anno dà ai Soci due Bollettini con complessive duecento e più pagine, oltre una ricca monografia sull'arte novarese. Quindi i Soci ricevono pubblicazioni che superano di molto la quota pagata. L'Assemblea approva all'unanimità tale proposta, demandando al Consiglio Direttivo di rettificare eventualmente anche le quote dei nuovi soci vitalizi e benemeriti.

Da ultimo il Presidente comunica le dimissioni da membro del Consiglio Direttivo della prof.ssa Maria Giovanna Virgili. Il Presidente esprime il suo vivo rammarico per la decisione presa dalla prof.ssa Virgili e mentre la ringrazia dell'opera svolta in seno alla Società, propone la sua sostituzione coll'arch. Giovanni Lazanio, ben noto per la sua competenza. Un altr'anno, poichè scade il triennio di nomina di tutto il Consiglio, questo sarà tutto rinnovato secondo le disposizioni del nostro Statuto.

Rendiconto economico dell'Esercizio 1966   [BSPN LVIII [1967] n.1 pp. 100-101]

Rendiconto economico - esercizio 1966

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Non essendovi altri soci che desiderano interloquire, ed essendo esaurito l'ordine del giorno, il Presidente dichiara chiusa la seduta alle ore 18,30.

AVVERTENZE PER | SOCI

CONTINUE sono le richieste di numeri arretrati del nostro Bollettino e non sempre ci è dato di soddisfarle perchè molti numeri sono esauriti.

La Società Storica Novarese sarà particolarmente grata a tutti coloro che, essendo in possesso di intere annate o di singoli numeri, volessero fargliene dono. Sarebbe un vero peccato che andassero al macero o distrutti questi bollettini, che sono invece preziosi per tutti gli studiosi, dati gli interessanti e molteplici argomenti trattati in essi.

SECONDO la deliberazione del Consiglio della Società Storica, il socio che trattiene il primo fascicolo del nostro Bollettinò riconferma implicitamente la sua volontà di rimauere iscritto. Pertanto mancando una esplicita indicazione contraria, egli riceverà il successivo fascicolo gravato delle spese di assegno per l'ammontare della quota sociale.

RICORDIAMO che lo spontaneo e regolare invio della quota sociale (*) prima del 31 marzo, facilita grandemente il compito dell’Amministrazione della Società.

COLLABORAZIONE BOLLETTINO. - Tutti i soci sono invitati a collaborare con articoli al nostro Bollettino. La Società dà in compenso n. 50 estratti gratuiti dell'articolo, e la possibilità, mediante intese dirette dell’interessato con la tipografia, di avere altri eventuali estratti in edizione di particolare gradimento a modico prezzo, usufruendo della composizione già in atto.

{*) L. 2000 per i Soci ordinari - L. 5000 per i Soci benemeriti.