Vita della Società   [BSPN LVI [1965] n.1]

Verbale dell'Assemblea del giorno 26 giugno 1965   [BSPN LVI [1965] n.1 - p. 129]

Nella sala delle adunanze dell’Associazione degli Industriali della provincia di Novara, in Corso Cavallotti 25 (g.c.) sabato 26 giugno 1965, alle ore 16,30 in prima convocazione e alle ore 17 in seconda convocazione, ebbe luogo l'Assemblea annuale della Società Storica Novarese per discutere il seguente
ORDINE del GIORNO
1) Lettura e:apprevazione del verbale dell'Assemblea precedente;
2) Commemorazione dei Soci defunti;
3} Rendiconto economico dell'esercizio 1965;
4) Rinnovo cariche sociali;
5) Varie.

Sono presenti: il Presidente Cav. del Lav. Dr. Guido Maggia, il Vice-Presidente Prof. Dott. Vittorio Leigheb, il direttore del Bollettino Prof. Alessandro Aspesi, il segreiario-tesoriere Cav. Remo Fumagalli, e i consiglieri: Prof. Dott. Massimo Leoni, Nagari m" Mario, Piras avv. cav. Quintino, Torelli sig. Attilia, Virgili Prof.ssa Dr.essa Maria Giovanna.

Aperta la seduta in seconda convocazione, si dà per letto il verbale della Assemblea precedente in quanto esso fu stampato sul Bollettino, e poichè nessuno ha osservazioni da fare, esso risulta approvato.

Prima di passare al secondo articolo dell'ordine del giorno, il Presidente ricorda che quest'anno cade il cinquantenario della morte di G. B. Morandi, fondatore della nostra Società e del suo Bollettino: contemporaneamente si celebra anche il cinquantenario dell'inizio della nostra IV° guerra d'indipendenza. Prega il Prof. Aspesi a voler commemorare brevemente i due cinquantenati, il che viene fatto riassumendo quanto pubblicherà il Bollettino al riguardo.

G. B. Morandi cadeva sul Carso il 15 novembre 1915 alla testa dei suoi soldati, a soli 39 anni, lasciando dietro di sè una scia di opere e di realizzazioni non facilmente dimenticabili. Egli fece suo il motto mazziniano: pensiero ed azione in quanto, abbandonata la penna e le creazioni del suo intelletto passò all'azione, al compimento del più grande dei doveri cittadini, quello di servire la Patria, per la quale cadde gloriosamente all'inizio di quella guerra che doveva concludere il nostro Risorgimento. Due cinquantenari che stanno particolarmente a cuore a noi, quali italiani e quali cittadini novaresi.


Commemorazione dei Soci defunti   [BSPN LVI [1965] n.1]

Il Presidente procede quindi alla commemorazione del Socio scomparso nel decorso anno 1964.

Comm. Rag. CESARE BIANCHI.
Nato a Mortara il 29 gennaio 1897, combattente della Guerra 1915-1918, Ufficiale degli Alpini e mutilato di guerra, deceduto 1'11 novembre 1964.

È entrato e far parte del Personale della cessata Banca Popolare della Lomellina il 5 maggio 1919, passando alle dipendenze della Banca Popolare di Novara ii 1° ottobre 1922 in seguito all’assorbimento dei primo Istituto da parte del secondo.

Per le sue spiccate qualità venne promosso al grado di Funzionario il 1° giugno 1926 e dopo aver ricoperto la carica di Direttore presso diverse Filiali, venne chiamato presso la Sede Centrale in Novara con le mansioni di Capo del Personale, conseguendo la promozione al rango di Dirigente il 1° gennaio 1943.

Le sue tappe si possono così sintetizzare: nominato Vice Direttore Generale della Banca Popolare di Novara il 1° novembre 1957, venne successivamente nominato Condirettore Generale e precisamente il 1° giugno 1961, incarico che tenne sino al 30 giugno 1964, data dei suo collocamento a riposo per limiti di età.

Il Presidente rinnova alla famiglia le più vive condoglianze sue personali e dei Soci.


Viene data la parola al Segretario-Tesoriere Cav. Fumagalli, îl quale illustra il Rendiconto Economico finanziario dell’esercizio 1964   [BSPN LVI [1965] n.1 - p. 129],

quale è stato stampato in foglio a parte e distribuito a tutti i Soci. Da esso si rilevano Entrate Ordinarie per L. 615.000, Straordinarie per L. 670.000, cui dovrebbe essere aggiunto ancora il contributo della Banca Popolare di Novara. Si fa rilevare che l'Ente della Cellulosa ha aumentato il suo contributo portandolo da L. 200.000 a L. 220.000, mentre la Cartiera Burgo ha mantenuto inalterato il suo. Di contro abbiamo Uscite Ordinarie per L. 1.164.685, con un lieve aumento rispetto all'anno precedente determinato dalla maggior tiratura del Bollettino, e quelle Straordinarie per L. 66.900 avendo portato al «Conto patrimoniale» L. 200.000.

Dal confronto tra le Entrate e ie Uscite risulta un'eccedenza nell'esercizio 1964 di L. 258.037.

Dopo le delucidazioni richieste da alcuni intervenuti il Conto Economico, che si inserisce tale e quale nel presente Bollettino, viene approvato all’unanimità.

Il segretario Cav. Fumagalli passa quindi ad esporre ia situazione dei soci nel 1964, che risulta come segue:
Soci onorari N. 4
Soci Vitalizi N. 26
Soci Benemeriti N. 21
Socì ordinari N. 266
con un totale complessivo di N. 317 e un aumento di essi in N. di 3i.


RINNOVO CARICHE SOCIALI   [BSPN LVI [1965] n.1 - pp. 131-132]

A norma dello Statuto della Società quest'anno scadono le cariche sociali e perianto il Presidente invita i presenti a procedere alle nuove cariche per il prossìmo triennio.

A questo proposito prega il Begrolarig» Tesoneri a voler distribuire le schede opportune, sennonchè da parte di iutti gli intervenuti, a voce unanime viene decisa la riconferma di tutto l'attuale Consiglio Direttivo, che risulta così cositiulto:
Cav.d.L. Dr. G. Maggia - Presidente
Prof. Dr. Vittorio Lcigheb - Vice-Presidente
Prof. Alessandro Aspesi - Direttore del Bollettino
Cav. Remo Fumagelli - Segretario-Tesoriere
Prof. Dr. Massimo Leoni - Consigliere
Nagari M° Mario - Consigliere
Piras Avv. Cav. Quintino - Consigliere
Torelli Sigma Attilia - Consigliere
Verdina Prof. Dr. Renato - Consigliere
Virgili D.ssa Prof.ssa M. Giovanna - Consigliere.

Il Presidente annuncia che è in via di attuazione la nuova pubblicazione sull'arte novarese e precisamente illustrazione dell'Abbazia di San Nazzaro Sesia, che si spera possa uscire quest'autunno prossimo. A questo proposito deve ringraziare sia il Prof. Arch. Umberto Chierici, sia il Prof. Leoni per il suo prezioso apporto delle numerose fotografie, sia infine il Dott. Aina per la compilazione della storia e delle didascalie riguardanti l'Abbazia.

Alcuni soci fra i quali il Dr. Guglianetti, l'Avv. Piras, il Prof. Leoni, la Prof.sa Virgili e altri interloquiscono per formulare proposte di vario genere sulle attività che potrebbe svolgere la nostra Società, rimanendo beninteso nel campo di stretta sua competenza, quali sono gli archivi di qualche famiglia illustre novarese, che minacciano di essere trasferiti altrove, conservazione di opere d'arte, restauri necessari a monumenti in pericolo ecc. ecc. Mons. Baroli a questo proposito comunica che quanto prima saranno sistemate in duomo due opere artistiche di particolare pregio: un crocifisso e un trittico affresco, sui quali si ripromette di stendere una comunicazione particolareggiata.

Altri ancora recriminano che a tutt'oggi non siano stati ripristinati in pieno i nostri musei al Broletto, messi sottosopra a suo tempo per la mostra del Cerano. Non solo, ma le statue che figuravano nella loggia sono da più di un anno accatastate in una specie di deposito e attendono anch'esse una sistemazione decorosa e doverosa.

Tutti gli intervenuti si associano nella recriminazione per tale abbandono dei musei e delle statue e all'unanimità fanno voti perchè il Municipio provveda il più presto possibile a quanto sopra, nell'interesse non soltanto del patrimonio artistico della città, ma degli stessi cittadini, i quali desiderano poter riprendere le visite ai nostri musei, vanto e decoro della nostra città, nonchè mezzi strumentali di cultura, di apprendimento, di educazione per i nostri giovani.

Infine il Presidente dà la parola al Prof. don Angelo L. Stoppa, il quale, seguendo la consuetudine di ogni società culturale, e cioè che un socio alla Assemblea generale faccia una comunicazione su un particolare argomento, annuncia in ante-prima la costituzione in Novara di un Museo diocesano d'Arte sacra. Ecco ad ogni modo:

LA COMUNICAZIONE DEL PROF. DON ANGELO L. STOPPA   [BSPN LVI [1965] n.1 - pp. 132-133]

Credo di far cosa gradita dando in questa qualificata sede comunicazione in ante-prima della costituzione a Novara del Museo Diocesano d'Arte Sacra.

L'ardua e delicata impresa è voluta dall’Ecc.mo Vescovo Mons. Cambiaghi nella sua qualità di presidente della Commissione Diocesana per l'Arte Sacra. A questo scopo detta commissione da mandato ad apposita Delegazione per il Museo presieduta dal Vescovo Ausiliare Mons. Piana coadiuvato dal sottoscritto.

Il nuovo museo in formazione ha sede in un’ala della monumentale Canonica del Duomo, per ora limitandosi a pochi locali nella prospettiva di espansione in rapporto ad esigenze e a possibilità. Nella Canonica del Duomo il Museo d'arte sacra oltre che logisticamente è a suo agio anche moralmente nel centro storico del capoluogo e nel complesso monumentale più insigne di Novara.

E qui verra appunto a fondersi in detto complesso storico ed artistico dato dalla cattedrale neoclassica antonelliana, dal battistero paleocristiano, dal quadriportico del chiostro col suo museo lapidario, dal tempietto di San Siro e dai centri più insigni dell'antichità culturale di Novara che sono i due archivi ecclesiastici, quello capitolare di Santa Maria e quello diocesano del palazzo episcopale.

Il programma di lavoro della Delegazione del museo di proposito è graduale e prudente, sia perchè vuol essere metodico e tecnico, sia perchè purtroppo è condizionato dal pesante fattore economico.

Idee, progetti, possibilità e consensi del clero sono molti ed impegnativi, ma i mezzi finanziari almeno per ora assai scarsi. Per la verità in questo delicato settore del piano economico non si è ancora fatto alcun passo in quanto è preciso intendimento di Mons. Vescovo che prima di attendere aiuti è doveroso dimostrare concretamente che cosa si attua a beneficio comune di quanti amano il prezioso patrimonio artistico e culturale.

Si confida comunque che la città e la provincia di Novara vorranno farsi partecipi di quest'ardua impresa culturale, della cui opportunità ed inderogabilità nessuno può avere dubbi.

La Delegazione del museo, basandosi sul fermo principio che l'arte sacra nata per il culto deve rimanere nel tempio, si propone di riunire ed esporre nel museo unicamente quei pezzi d’arte che, pur degni per la loro nobiltà, non corrispondono più alle esigenze del culto e comunque questi capi d'arte rimangono proprietà esclusiva di quel tempio anche quando è opportuno per la loro degna conservazione asportarli ed esporli in museo.

Ad ogni modo la Commissione Diocesana per l'Arte Sacra, conscia delle gravi difficoltà di conservazione che in questi tempi specialmente sofîre l’arte in genere e in modo particolare l’arte sacra, intende muoversi su due direttive. E cioè oltre che sulla direttiva del museo diocesano anche sull'altra della precisa catalogazione descrittiva e fotografica di tutta l'arte sia maggiore che minore conservata negli edifici sacri della nostra vasta Diocesi Novarese.

Per concludere questa modesta comunicazione dirò che il Museo Diocesano di Novara, pur, come si diceva, con gradualità ponderata, si propone fra l’altro di allestire la sala dei marmi ove riunire e coordinare l'esposizione delle numerose vestigia dell'antica basilica. Tali vestigia, colonne, capitelli, fregi marmorei, mosaici, ora dispersi un po' dovunque, se opportunamente riunite e debitamente esposte oltre ad essere preservate da pericoli di ulteriori distruzioni potranno nuovamente essere ammirate costituendo il complesso delle essenziali strutture architettoniche della distrutta cattedrale.

Si allestirà pure la sala dei paramenti liturgici antichi e dei costumi ecclesiastici, ove documentare visivamente per la storia anche le artistiche divise e i significativi abiti delle antiche e storiche confraternite. Altre sale serviranno per esporvi pitture, sculture, metalli, tessuti, miniature, stampe, ex voto, ecc., tenendo conto rispettivamente dei valori artistici e dei richiami storici locali.

La selezione, lo studio tecnico e la sistemazione organica dei vari pezzi d'arte saranno curati dai membri della Delegazione del Museo e dai consulenti ecclesiastici delle varie zone della Diocesi oltre che dai vari competenti che potranno essere chiamati di volta in volta.

Rendiconto economico dell'Esercizio 1964   [BSPN LVI [1965] n.1 - pp. 134-135]

Rendiconto economico - esercizio 1964

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Non essendovi più argomenti all'ordine del giorno, ed esaurita ogni discussione, il Presidente dichiara chiusa la seduta alle ore 18,30.

AVVERTENZE PER | SOCI

CONTINUE sono le richieste di numeri arretrati del nostro Bollettino e non sempre ci è dato di soddisfarle perchè molti numeri sono esauriti.

La Società Storica Novarese sarà particolarmente grata a tutti coloro che, essendo in possesso di intere annate o di singoli numeri, volessero fargliene dono. Sarebbe un vero peccato che andassero al macero o distrutti questi bollettini, che sono invece preziosi per tutti gli studiosi, dati gli interessanti e molteplici argomenti trattati in essi.

SECONDO la deliberazione del Consiglio della Società Storica, il socio che trattiene il primo fascicolo del nostro Bollettinò riconferma implicitamente la sua volontà di rimauere iscritto. Pertanto mancando una esplicita indicazione contraria, egli riceverà il successivo fascicolo gravato delle spese di assegno per l'ammontare della quota sociale.

RICORDIAMO che lo spontaneo e regolare invio della quota sociale (*) prima del 31 marzo, facilita grandemente il compito dell’Amministrazione della Società.

COLLABORAZIONE BOLLETTINO. - Tutti i soci sono invitati a collaborare con articoli al nostro Bollettino. La Società dà in compenso n. 50 estratti gratuiti dell'articolo, e la possibilità, mediante intese dirette dell’interessato con la tipografia, di avere altri eventuali estratti in edizione di particolare gradimento a modico prezzo, usufruendo della composizione già in atto.

{*) L. 2000 per i Soci ordinari - L. 5000 per i Soci benemeriti.