Vita della Società   [BSPN LIV [1963] n.1]

Verbale dell'Assemblea del giorno 26 maggio 1963   [BSPN LIV [1963] n.1 - p. 121]

Aperta la seduta alle ore 16 in seconda convocazione, dato per letto il verbale dell'assemblea precedente, in quanto fu stampato sul Bollettino, nessuno avendo osservazioni da fare, risulta quindi approvato.


Commemorazione dei Soci defunti   [BSPN LIV [1963] n.1]

Il presidente prega i convenuti a voler osservare un minuto di silenzio in omaggio ai Soci Defunti.

Arciv. Mons. GILLA VINCENZO GREMIGNI.
Prima di tutti egli desidera ricordare Mons. Gilla Vincenzo Gremigni, arcivescovo-vescovo di Novara, deceduto il 7 gennaio 1963, nella villa episcopale di Ghiffa. Egli fu il 117° successore di S. Gaudenzio.

Nato a Castagneto Carducci il 22 gennaio 1891, compì i suoi studi ecclesiastici nella Congregazione dei Missionari del Sacro Cuore in Roma. Nominato nel 1945 vescovo di Teramo, e nel 1949 nella diocesi unificata con Atri, nel 1951 passava alla diocesi di Novara e nel 1958 veniva insignito del titolo di arcivescovo. Nei dodici anni trascorsi fra noi, Egli diede un generoso impulso all'arte e all'edilizia, a nobili iniziative culturali, profondendo nella parola e negli scritti la sua vasta cultura, il suo alto sentire, la sua viva partecipazione ad ogni problema religioso, sociale, umano, apportando, come bene è stato rilevato, in tutta la sua opera una caratteristica inconfondibile:l'amore alla libertà, l'amore alla verità. L'intera diocesi partecipò al grave lutto, cui si associò, come si associa ancora una volta, la nostra Società Storica.


Dott. Prof. LUIGI GUGLIANETTI.
È deceduto a Torino all’età di 88 anni il nostro Socio, il Prof. Luigi Guglianetti. Laureatosi nel 1905 presso l'Università di Torino in clinica oculistica, nel 1922 lo troviamo alla cattedra universitaria di Cagliari, successivamente a Modena e infine a Torino.

Il Prof. Guglianetti ha legato il suo nome a molti testi e pubblicazioni speciali di carattere tecnico e scientifico, ancora oggi preziosi nel campo specifico dell’oculistica.vLa scomparsa del Prof. Guglianetti, come ebbe a telegrafare il Ministro della P. I. è stata motivo di grave lutto per la Scuola Italiana, e in particolare per l'Università di Torino, che si onorò di averlo per lunghi anni tra i suoi insigni maestri. Lo stesso Ministro volle ricordare i decisivi contributi dati dallo Scomparso alla clinica oculistica e il suo fervido e appassionato magistero, porgendo le sue condoglianze al Corpo Accademico dell'Ateneo torinese a nome dell’Università Italiana.

La nostra Società Storica, che fu onorata dall’appartenenza di un così insigne Maestro nel campo della medicina, mentre rinnova alla Famiglia dello Scomparso l’espressione più viva del suo cordoglio, assicura che il ricordo del caloroso clinico non sarà facilmente dimenticato dalla città di Novara, cui diede lustro e rinomanza.


N. H. Dott. ENZO PARONA.
Egli era nato a Novara il 20 matzo 1891; laureato in medicina, partecipava da prima sul Carso, quale sottotenente medico nel 1° Battaglione Bersaglieri ciclisti, alla guerra 1915-18; poscia fu inviato in Somalia, e successivamente in Eritrea, dove fu a lungo impegnato contro una grave epidemia "la febbre spagnola”. Chiamato ad Addis Abeba nel 1922 per curare l'imperatrice Zeodità, riscosse la commossa riconoscenza dell'ammalata e per ricompensa fu insignito di un'altissima decorazione abissina.

Compì una lunga esplorazione al lago Tana e nella valle del Takazé, su cui stese una minuziosa relazione, che ebbe un caldo elogio da parte del Comando Truppe coloniali. Durante gli anni 1924-25 organizzava la raccolta dei resti dei nostri gloriosi Caduti nella battaglia di Adua del 1896. Conoscitore di parecchi dialetti dell'Abissinia, Egli poté intrattenere cordiali amicizie con vari Capi abissini, e rapporti epistolari con essi anche dopo l'occupazione italiana. Rientrato in patria nel 1926, e morto il padre, non volle abbandonare la madre sola, e quindi cercò di continuare l’opera benefica del padre in una sua clinica a Novara.

Nel 1941 veniva richiamato alle armi ed inviato sul fronte Jugoslavo, dove l'8 settembre del 1943 era fatto prigioniero dei Tedeschi ed avviato da ultimo nel lager Sand Bostel, presso il confine tedesco-olandese. Quivi, quale direttore dell’infermeria del campo, poté continuare la sua opera umanitaria, con abnegazione, cercando di alleviare le pene dei suoi compagni di prigionia. Il dott. Parona nell'ottobre del 1945 poteva ritornare alla sua Novara e al suo lavoro di sanitario, che purtroppo nel 1960 dovette lasciare perché stanco e ammalato. Il 21 febbraio 1962 in seguito ad una crisi cardiaca più violenta, egli cessava di vivere fra l’unanime compianto di quanti lo conobbero e lo amarono. All'addolorata Famiglia vada il nostro cordoglio e quello di tutti i soci della Società Storica.


Notaio Dott. FRANCESCO VERCELLI.
Altro Socio, che é deceduto în questo periodo, é il dott. Francesco Vercelli, notaio, nato a Novara il 4 luglio 1895. Tenente nella brigata ”Lupi” di Toscana durante il conflitto mondiale 1915-18, partecipò valorosamente alla presa di Gorizia e alla battaglia del Sabotino, nella quale rimase ferito, riportandone una mutilazione permanente. Fu decorato della Croce di cavaliere dell'Ordine Militare di Savoia e di una medaglia di Bronzo al Valor Militare. Dopo aver compiuto il suo dovere di soldato e di cittadino di guerra, riprese gli studi e nel 1920 si laureava a pieni voti presso l'Università di Torino.

Fu notaio da prima a Fobello, poi a Castelletto Ticino, successivamente a Cerano, e da ultimo a Novara, dove era molto conosciuto.

Varie furono le cariche occupate dallo Scomparso, fra le altre quella di Segretario del Nobile Collegio ”Caccia”, che svolse dal 1922 fino alla sua morte, quella di Amministratore dell'Opera Pia ”Lualdi”, di membro del Consiglio d'Amministrazione della S. A. ”Fusi” di Milano, di membro dgl Collegio sindacale della Manifattura Rondo, nonché della Casa Editrice Vallardi. Dal 1941 era anche consigliere di sconto della Banca d’Italia.

Di Lui ricordiamo l'amore alle tradizioni della nostra terra rifacendoci particolarmente alle riunioni, di cui si faceva promotore per raccogliere intorno a sé i cultori della poesia in dialetto novarese.

Decedeva il I° settembre 1962, rimpianto dai numerosi amici ed estimatori per le sue doti di capacità, di rettitudine, di generosità e di bontà.


CONTRIBUTI.
Notiamo che la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha elevato il suo contributo a L. 160.000 per l’anno 1960; evidentemente le nostre pubblicazioni hanno ottenuto una maggiore considerazione e di conseguenza una maggiore valutazione. Un contributo prezioso ci viene pure dalla munificenza della nostra Banca Popolare, sempre generosa e pronta in tutte le iniziative cittadine, con la somma di L. 500.000. L’Amministrazione Provinciale contribuisce con L. 50.000, mentre il Comune a sua volta contribuisce con L. 150.000, L’Associazione Industriale e la Camera di Agricoltura, Industria e Commercio con L. 50.000 ciascuno; l'Ente Provinciale del Turismo con L. 200.000. La Cartiera Burgo fornisce gratuitamente la carta per la pubblicazione dei nostri Bollettini.


SITUAZIONE SOCI AL 31 DICEMBRE 1962.
Il Cav. Fumagalli, segretario-tesoriere, espone la situazione soci che risulta come segue:
Soci Onorari: N. 5;
Vitalizi N. 26;
Benemeriti N. 23;
Ordinari N. 213,
Totale N. 267

Soci deceduti o cessati:
N. 3 Vitalizi;
N. 2 Benemeriti;
N. 12 Ordinari.
Totale N. 17

Nuovi soci:
N. 1 Vitalizio;
N. 2 Benemeriti,
N. 14 Ordinari.
Totale N. 17.


RENDICONTO ECONOMICO DELL'ESERCIZIO 1962.
Poiché il rendiconto economico della Società è stato stampato e diramato a tutti i soci, così si riassumono soltanto i dati generali e definitivi:
ENTRATE L. 1.715.944
USCITE L. 1.794.136
da cui risulta un disavanzo di L. 78.192


MANIFESTAZIONI DELLA SOCIETÀ.
Dopo le pubblicazioni del 1959, a celebrazione del centenario della II guerra dell’indipendenza, e del 1961 per il centenario dell'Unità d’Italia, nell’anno testé decorso 1962 abbiamo voluto dare il via, oltre ai due Bollettini semestrali, anche ad un numero speciale, e precisamente col «Repertorio delle antichità preromane e romane rinvenute nella Provincia di Novara», ad opera del nostro Socio Mons. Lino Cassani, a cui va il nostro compiacimento e quello di tutti i soci per il lavoro compiuto, che sta a testimoniare, oltre alla sua mirabile attività, nonostante gli anni, anche e sopra tutto la sua passione, il suo interessamento, la sua profonda competenza per le vicende della nostra terra novarese.

Il Presidente rivolge un caldo ringraziamento al Prof. Alessandro Aspesi che nella sua qualità di Direttore del Bollettino, prodiga, pur nelle sue molteplici occupazioni, la sua attività a favore delle pubblicazioni della nostra Società.


SEDE DELLA SOCIETÀ.
Finalmente anche la nostra Società Storica avrà una sua sede propria nel Palazzo Faraggiana. Va qui ringraziato il già sindaco di Novara, avv. Bermani, per avere accolto e favorito l'iniziativa di questa Presidenza concedendo i locali necessari, che furono già da noi sistemati adeguatamente e ammobiliati con armadi e mobili nuovi. Era tempo che la nostra Società cessasse dal peregrinare da una sede all’altra, sempre provvisoriamente; necessitava di locali in cui porre non solo i suoi uffici, ma anche il suo materiale, il suo archivio, le sue pubblicazioni. Ora anche questo problema é stato risolto felicemente.



RELAZIONE DI MONS. LINO CASSANI   [BSPN LIV [1963] n.1 - pp. 124-126]

Mons. Lino Cassani prendendo lo spunto dalla comunicazione fatta dal Presidente su una pubblicazione, che si ha in animo di fare, illustrante il santuario del Varallino di Galliate, svolge una breve nota sull'opera del sac. architetto galliatese don Ercole Marietti. Mons. Cassani passa in breve, anzi sintetica, rassegna, i lavori compiuti dal Galliatese in tutta la nostra diocesi, augurandosi che altri possano più diffusamente e con maggiore competenza parlarne quanto prima. Eccone l'elenco:
Galliate: Chiesa parrocchiale in stile gotico moderno, con la cupola e lo scurolo (1851-62).
La facciata della chiesa del Varallino.
Cerano: Ampliò la chiesa parrocchiale, dando ad essa le proporzioni e la solenne forma atiuale. (1873-1877).
Castelletto Ticino: Costruì la facciata della chiesa parrocchiale.
Cavaglio: Il grandioso scurolo della parrocchiale è opera del Marietti.
Carpignano: Vi innalzò il tempietto per il Santo Patrono.
Alzate: È opera sua la bella chiesa parrocchiale.
Casalvolone: Aggiunse alla parrocchiale le due navate laterali e la nuova facciata (1872-81).
Mercurago: All’antica chiesa parrocchiale aggiunse la parte attuale, che é la maggiore.
Gravellona Lomellina: Vi costruì la facciata delli parrocchiale, sostituita ora da quella dell’architetto Lazanio.
Prato Sesia: La bella casa parrocchiale e la grandiosa cappella del Crocifisso.
Romentino: Ampliò la chiesa parrocchiale (1880).
Sizzano: Costruì la Chiesa dell’Immacolata (1878).
Borgosesia: La facciata della prevosturale (1833).
Borgomanero: La facciata della Collegiata.
Vogogna: La grandiosa e bella Chiesa parrocchiale.
Cilavegna: Anche qui la facciata della Chiesa parrocchiale.
Marano Ticino: Il campanile.

Ed altri lavori ancora, che sarebbe troppo lungo elencare. Come si può constatare, vasta e continua è stata la geniale attività di questo sacerdote; non vi è centro novarese di una certa importanza, che non abbia qualche testimonianza delle sue creazioni artistiche e architettoniche, della sua tecnica, non imparata in nessun politecnico, ma scaturita dal suo spirito, dal suo estro congeniale, dalla sua fede sacerdotale, dalla sua aspirazione di voler servire Dio anche in queste costruzioni per le Case del Signore.


Rendiconto economico dell'Esercizio 1962   [BSPN LIV [1963] n.1 - pp. 126-127]

Rendiconto economico - esercizio 1962

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Non essendovi più argomenti all'Ordine del Giorno, la seduta é chiusa alle ore 17,50.

Cospicua donazione al Comune di Novara di Alessandro Faraggiana   [BSPN LIV [1963] n.2 - pp. 149-162]

Siano lieti di pubblicare il discorso tenuto dall’Avv. Quintino PIRAS al Teatro Faraggiana il 19 maggio 1963 per commemorare l'illustre Benefattore della Città di Novara, N.H. don Alessandro FARAGGIANA.

L'Avv. PIRAS, nostro Socio e componente del Consiglio Direttivo, fu a suo tempo non soltanto il procuratore legale per l’amministrazione dei beni novaresi del nostro Concittadino, ma ne divenne anche un fidato amico, tanto che nella stesura del testamento fu il consigliere prezioso, specialmente per quanto riguardava il cospicuo legato al Comune di Novara della Villa Monumentale e dei terreni di Albisola con relativo lascito finanziario non indifferente. Nello stesso testamento era detto ben chiaro che gli esecutori testamentari dovevano farsi assistere dall'Avv. PIRAS nelle questioni legali nei rapporti col Comune di Novara, e che allo stesso legale fosse affidata l'amministrazione delle proprietà novaresi.

Nessuno quindi meglio dell'Avv. PIRAS, e per la lontana e sincera amicizia col benemerito Concittadino e per la sua qualità di Presidente della Commissione conservatrice dei Musei novaresi (in quanto la Villa donata deve essere considerata come integrazione della sala del Palazzo e del Museo FARAGGIANA di Novara, già di proprietà del Comune), e infine per la lunga e approfondita conoscenza della pratica, poteva degnamente e compiutamente ricordare il generoso Donatore, che volle dotare Novara di una fondazione con alti scopi benefici, scientifici, artistici e culturali.

Dobbiamo ricordare infine che il Donatore Alessandro Faraggiana fu per molti anni socio entusiasta della nostra Società Storica, la quale ha ritenuto suo dovere qui ricordarlo con riconoscenza.

Il Comune di Novara a sua volta volle ricordare le donazioni della Famiglia Faraggiana apponendo nel vestibolo del Teatro Faraggiana l’epigrafe, che qui riportiamo, in segno di perpetua riconoscenza.

Per unanime consenso dei Cittadini
riconoscenti
IL COMUNE DI NOVARA
vuole
che rimanga perenne memoria
del munifico affetto per la nostra Città
che la FAMIGLIA FARAGGIANA DEI NOBILI DI SARZANA
dimostrava donando
opere di inestimabile valore artistico e culturale.

Lo attestano
questo Teatro Faraggiana donato
dal Senatore N. H. RAFFAELLO FARAGGIANA
il ricco Museo di Storia Naturale offerto
dalla N.D. CATERINA FARAGGIANA - FERRANDI
il cospicuo patrimonio di Albisola Marina
con la monumentale villa lasciato
dal N. H. Colonnello. ALESSANDRO FARAGGIANA
soldato - esploratore - umanista - benefattore.

Attesti questo marmo
commosso ricordo
imperitura gratitudine.

A. ASPESI