Lutti nella nostra famiglia   [BSPN XXXIII (NUOVA SERIE V) [1939] N. 4 - pp. 427-433]

Senatore RICCARDO BOLLATI

Ricordiamo tra i soci scomparsi in questo scorcio d'anno S. E. il cav. Riccardo Bollati, ambasciatore di Sua Maestà e Senatore del Regno spentosi, dopo lungo soffrire, la mattina dei 12 ottobre p. p.

Nato in Novara ai 15 gennaio 1858, vi compì con onore gli studi classici e passato all'Università di Torino, vi si addottorò giovanissimo nelle leggi.

Entrato qualche anno dopo nella carriera diplomatica, ebbe modo di conoscere i più diversi paesi d'Europa e di penetrare l'indole dei popoli più varii: fu a Parigi, a Lisbona, a Bucarest, a Cettigne, a Budapest, a Costantinopoli, ad Atene, a Vienna, salendo via via ai gradi più elevati e lasciando di sé in ogni residenza gradito ricordo per l'intelligenza agile, la lealtà del carattere, la signorilità dei modi, nei quali si traduceva la squisitezza del sentire.

Direttore Generale al Ministero degli Esteri, fu spettatore e motore di eventi importanti: il convegno di Racconigi, l'ultimo rinnovamento della Triplice, la conquista di Libia, per la quale combatté, ufficiale di cavalleria, il suo minor fratello Federico.

Riconoscimento de' suoi servigi e de' suoi meriti, fu la nomina di Ambasciatore a Berlino, dove riuscì assai gradito alla Corte Imperiale, e dove doveva chiudersi, per effetto della Guerra Mondiale, la sua carriera diplomatica. Eletto senatore, partecipò ai lavori dell'alto consesso fino a quando glielo consentirono le condizioni di salute.

Buon novarese del resto, non ostante la lunga dimora fuori, ritornava sempre volontieri nella nostra città, di cui seguiva con liliale interesse io sviluppo e il rinnovamento; e durante la guerra mondiale, accettò e tenne con zelo amoroso e intelligente l'ufficio di Presidente Generale del Comitato di preparazione e di assistenza.

La dolorosa cecità che l'afflisse negli ultimi anni non riuscì a spegnere in Lui l'interesse per i libri e le riviste, segnatamente di carattere storico, né la passione per la statistica, né la curiosità per le manifestazioni del pensiero letterario o scientifico.

Conservava lucido e pronto il ricordo del passato, onde s'animavano nel suo discorso le figure di molti scomparsi, dopo aver tenuto posto importantissimo sulla scena del mondo; e fiorivano gli aneddoti, nei quali la vena umoristica si sposava naturalmente alla misura d'una finissima educazione e alla tolleranza d'un cuore benigno.

Benché avesse espresso nel testamento — ricco di disposizioni benefiche — il desiderio che i funerali si svolgessero in forma privata, S. E. il Capo del Governo volle far esprimere alla Famiglia le sue personali condoglianze e far rendere omaggio alla salma, riconoscendone i lunghi servigi prestati alla Dinastia e alla Patria, e la dirittura morale.

Mandiamo un saluto reverente alla sua memoria e l'espressione del nostro cordoglio ai congiunti.

N[atalia] R[osa] Cesare.

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D. GIOVANNI DE MAURIZI

II 15 maggio di questo anno si è spento improvvisamente mentre celebrava i divini uffici il Sacerdote Giovanni De Maurizi Rettore di Premia e Vicario Foraneo di Antigorio. Con lui è scomparso un appassionato ed intelligente studioso di storia ossolana che con intelletto di amore raccolse e diede alle stampe interessanti memorie di un popolo montano forte, laborioso ed indipendente. Le bellezze naturali ed artistiche e le vetuste memorie del natio Iocq furono la passione nobilissima di tutta la sua vita.

Nato a Re in Valle Vigezzo nel 1875 seguì fanciullo a Parma quel benemerito pioniere dell'agricoltura razionale ed intensiva che fu il salesiano Sac. Prof. Carlo Maria Baratta vigezzino, dal quale attinse l'amore alla sua valle, alla storia ed alle memorie della sua Ossola. Più tardi, entrato nei Seminari diocesani e compiuti gli studi, fu ordinato sacerdote nel 1908. A Santa Maria Maggiore, a Trontano, a Montescheno ed infine a Premia ove fu Rettore per 15 anni, profuse le sue energie per la sua gente in un'opera sempre feconda di bene, lasciando ovunque passò orma profonda di pastore zelante e di padre buono.

Ne fanno fede la larga eredità di affetti ed il profondo rimpianto per la sua immatura e repentina dipartita.

Di intelligenza pronta e vivace, di forte volontà e tenacia, ricercatore minuzioso e paziente di usi, tradizioni, costumi, origini, date, paleografo valente, il De Maurizi occupa quale scrittore di cose ossolane un posto eminente fra gli storici locali.

Membro della Accademia delle Scienze di Torino, e della Società Storica Subalpina era stimato tra i migliori conoscitori ed illustratori della sua regione e come scrittore di stile chiaro, realistico ed efficace.

A lui si deve la fondazione del Bollettino del Santuario di Re di cui fu direttore e redattore per molti anni; e tutte le notizie storielle che dal 1912 vennero pubblicate intorno al Santuario, furono frutto delle sue pazienti e lunghe ricerche su pergamene e documenti antichi.

Numerosissime le pubblicazioni di carattere ossolano: ne diamo un elenco che non pretendiamo completo.

1. S. Carlo Borromeo e la Valle Vigezzo, La Cartografica, Domodossola 1910.
2. La Valle Vigezzo (Monografia illustrata), La Cartografica, Gozzano 1911.
3. Il Tenente Generale Giacomo Peretti (Note biografiche), Tip. Cooperativa, Como 1912.
4. Il Sac. Don Carlo Maria Baratta (Necrologio), Tip. Antonioli e C., Gozzano 1911.
5. Usi e costumi e tradizioni popolari della Valle Vigezzo, La Cartografica, Omegna 1913.
6. Montescheno (Profili storici), Tip. Antonioli e C, Domodossola 1919.
7. «Le miniere d'oro e d'argento di Schieranco e Antronapiana», in Alpe. Bollettino delle Sezioni Ossola e Verbano del C.A.I., 1923, n. IV e V.
8. «Gli Antifonari corali dell'Archivio Parrocchiale di S. Maria Maggiore», in Bollettino Storico per la Provincia di Novara, anno XV, fasc. III, Novara.
9. La Valle Vigezzo (II edizione), Paolo Dolci editore, Novara 1925.
10. Le Valli Antigorio e Formazza. Guida storico-artistica-turistica, Tip. Antonioli, Domodossola 1927.
11. S. Maria Maggiore e Crana(Bricciole storiche), Arti Grafiche «Parva Favilla», Domodossoìa 1928.
12. «Gli Statuti di Villadossola del 1345. Testo e glossario», in Bollettino Storico per la Provincia di Novara, 1930, II.
13. «Gli Statuti della Colonia Tedesca vallesana di Solecchio. Nota introduttiva, testo e glossario», in Archivio storico della Svizzera italiana, I-II, Milano 1930.
14. Il nuovo Comune di Craveggia in Val Vigezzo, con carta geografica e illustrazioni fuori testo, Tip. Antonioli, Domodossoìa 1930.
15. Buttogno, note storiche e biografiche, Tip. Allegretti, Milano 1931.
16. L'Ossola e le sue Valli, Tip. Antonioli, Domodossola 1931.
17. La Valle Vigezzo e la Ferrovia elettrica internazionale Domodossola-Locarno, III Ediz., Tip. Rizzoli, Milano 1934.

Lascia pronte per la stampa in voluminosi manoscritti:
a) Storia di Valle Antigorio e Formazza.
b) Storia generale della Valle Vigezzo (volume I).
c) Storia di Villadossola e Valle Antrona.

Aveva inoltre accumulato molto materiale per una monografia sul Santuario della Madonna del Sangue in Re, per uno studio sui dialetti e sul folklore dell'Ossola Superiore, e per un vocabolario dialettale della Valle Vigezzo.

A mesto ricordo di lui, amici ed ammiratori posero il 12 ottobre nel cimitero di Re sua patria una lapide della quale qui riportiamo la iscrizione:

Re 1875          Premia 1939
D. GIOVANNI DE MAURIZI
VICARIO FORANEO DI ANTIGORIO
SACERDOTE ESEMPLARE
MEMBRO DELLA ACCADEMIA STORICA DI TORINO
STUDIOSO TENACE
CON PAZIENTI DOTTE RICERCHE
RIASSUNSE E ILLUSTRÒ IN MOLTPLICI OPERE
LE BELLEZZE LE VICENDE LE TRADIZIONI GLORIOSE
DELL' OSSOLA E SPECIE DELLA VALLE VIGEZZO
GIOVANDO ALLA MAGGIORE FORTUNA
DEI CONVALLIGIANI

Le spoglie mortali riposano nel romito cimitero di Premia vegliate dalla Chiesa eretta dai De Rodes e dai monti a lui cari: la sua memomia vivrà per i secoli nei cuori degli ossolani.

R. Beltrami.

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Ingegnere ERCOLE AYMONE

Uno dei migliori amici della nostra Rivista e dei nostri studi è quasi improvvisamente scomparso, dopo breve lotta col male crudele, quando la robustezza della fibra sembrava promettergli ancora lunghi anni di lavoro e di floridezza. Vogliamo dire dell'ingegnere Ercole Ajmone. Egli è spirato in una clinica di Bologna il 30 ottobre scorso, a settant'anni di età, essendo nato a Carpignano Sesia, nella nostra provincia, il 6 marzo 1869.

A 24 anni si laureò in ingegneria civile alla Università di Torino e, quasi immediatamente, entrò nelle dure lotte della vita per crearsi una posizione e per aiutare la famiglia e fu per otto anni nel Congo belga alla direzione di costruzioni ferroviarie. Nel 1903-1904 passò in Romenia a studiare l'organizzazione della industria petrolifera.

Nel 1905-1906 lo troviamo tra i fondatori della Società italiana per le saline eritree; fu a capo dei lavori di costruzione delle saline di Massaua e assunse la direzione della Società delle saline di cui conservò la carica di Consigliere delegato fino agli ultimi giorni della sua vita.

Altre industrie coloniali devono a lui inspirazione e attuazione durante il trentennio 1906-1936; tra esse la Società eritrea per le miniere d'oro, la Società mineraria dell'Africa orientale, la Società Pescherie italiane dell'Africa orientale.

Per molti anni appartenne al Consiglio Superiore delle colonie.

Ma durante questo periodo di ininterrotta attività coloniale, ebbe occasione di dedicarsi anche al settore delle industrie nazionali siderurgiche, meccaniche, edilizie: tra l'altro, fu presidente della Società che costruì la città di Littoria.

Così pure fu, per molti anni, presidente del Consiglio di Amministrazione del giornale «La Tribuna».

Uomo di vivissima intelligenza, di attività inesauribile, di moralità esemplare, ebbe riconoscimenti molteplici delle sue benemerenze e fu insignito di numerose onorificenze italiane e straniere.

Quella che considerava superiore a tutte e più cara era la Croce di Cavaliere del Lavoro.

Per quanto riguarda i nostri studi, è da ricordare che li appoggiò e li seguì con vera passione, sia raccogliendo pubblicazioni concernenti la nostra storia regionale, per formarsene una biblioteca, sia favorendo le nostre iniziative e contribuendovi, ad ogni richiesta, con oblazioni.

Fra le altre doti che ornavano il suo carattere, schivo di servilismi e di bassezze, erano una fortezza d'animo singolare nel sopportare in silenzio mali e dolori, un desiderio intenso di cultura, l'interesse vivo per i problemi economici e politici nostri e internazionali, una coerenza e saldezza di volontà veramente esemplari.

Vivrà fra noi il suo ricordo a dimostrare quanto possa la energia del volere in un uomo che, sorto da umili origini, raggiunse un'alta meta e una cospicua posizione economica. Restano a ricordarlo, con gli amici, la consorte e una figlia adorata.

A[lessandro] Viglio.

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Musei Civici e Biblioteche: acquisti e doni
[BSPN XXXIII (NUOVA SERIE V) [1939] N. 4 - pp. 434-440]


STATISTICA DELLE BIBLIOTECHE NEGRONI E CIVICA

DONI NEL 1939 - XVII-XVIII.

 VolumiOpuscoli
Beltrami Mons. Rocco11-
Cerruti S. E. Dott. Vittorio25411
Gray Dott. Gran Cordone E. M.1343
Ministero Educazione Nazionale612
Pedrazzi Giuseppe-27
Comm. Avv. Carlo Stoppani40-
Tarella Ing. Comm. Alberto (famiglia)19839
Viglio Dott. Alessandro3268
Diversi1934


La Sezione di Novara della R. Deputazione Subalpina di Storia Patria affida alla Biblioteca Civica tutte le pubblicazioni che riceve in cambio ed in omaggio, che, per il 1939 furono N. 33.

Schede compilate nel 1939.

Principali1.650
Di materia o soggetto2.048
Di richiamo, rinvio o spoglio214
Di argomento novarese263
Schede della raccolta di «Crusca»3.025
Totale7.180








Biblioteca Civica e Negroni.

Statistica dei libri entrati in Biblioteca nell'anno 1939 - XVII-XVIII.

statistica 1939

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STATISTICA DEI LIBRI ENTRATI IN BIBLIOTECA NEL 1939 - XVII-XVIII SECONDO LE PROVENIENZE

CIVICA:

Opere949
Volumi742
Opuscoli440
Totale1182

 VolumiOpuscoli
Per acquisto7014
Per doni e omaggi625223
Per diritto di stampa19161
Dal Municipio2842
Totali742440
  
Totale generale1.182          


NEGRONI:

Opere872
Volumi728
Opuscoli191
Totale919

 VolumiOpuscoli
Per acquisto725190
Per doni e omaggi31
Totali728191
  
Totale generale919          


Civica1.182
Negroni919
Totale2.101

Opere entrate nell'anno 1939
distinte per soggetto
.

SoggettoN.
Argomento novarese121
Romanzi56
Educazione - Igiene - Medicina - Sport56
Belle Arti72
Religione - Filosofia - Morale104
Agricoltura, industria e scienze tecniche85
Scienze matematiche15
Geografia ed Astronomia140
Storia, Difesa nazionale191
Letteratura476
Scienze politiche, economiche, sociali265
Argomenti diversi ed in continuazione237
Totale1821

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Statistica dei lettori nel 1939 - XVII-XVIII.

statistica 1939

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Medie giornaliere dei lettori e delle opere nei singoli mesi.

statistica 1939

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Classificazione delle opere date in lettura secondo le materie nel 1939 - XVII-XVIII.

statistica 1939

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Libri dati a prestito a domicilio nel 1939 - XVII-XVIII.
Statistica mensile

statistica 1939

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Nel 1939 usufruirono del prestito di libri a domicilio N. 464 persone così distribuite:

statistica 1939

Al 31 dicembre 1939-XVIII erano a prestito N. 247 libri.




MUSEO CIVICO E GALLERIA D'ARTE MODERNA "PAOLO E ADELE GIANNONI„

PROSPETTO DEI VISITATORI NELL'ANNO 1939
(Dal 1 Gennaio al 31 Dicembre).

statistica 1939

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