Il XXX Congresso della R. Dep. Subalpina di Storia Patria
(Novara, 16-18 settembre 1937)   [BSPN XXXII (NUOVA SERIE IV) [1938] N. 1/2 - pp. 154-158]

Nel Congresso Storico Subalpino dell'anno XV-1936, svoltosi a Chieri e Fossano, era stato espresso il voto del Comune di Novara e della Sezione Novarese della R. Deputazione a S. E. il Conte De Vecchi di Val Cismon, allora Ministro della Educazione Nazionale, e alla Presidenza della R. Deputazione Subalpina di Storia Patria che il XXX Congresso della stessa Deputazione potesse aver luogo a Novara nel settembre del 1937.

Il desiderio autorevolmente manifestato dal Podestà di Novara per il Comune e dall'On. E. M. Gray per la Sezione di Novara venne subito favorevolmente accolto.

Il Direttorio della Sezione si pose subito all'opera per preparare un piano di pubblicazioni che da una parte rispondessero degnamente alle tradizioni dei Congressi Subalpini di Storia Patria e dall'altra dimostrassero la vitalità della nostra Sezione.

Per conto suo la Deputazione aveva già predisposto la stampa di importanti pubblicazioni da distribuire ai congressisti.

Di queste opere si darà l'elenco in calce a questa relazione. Della quale è da dire subito che vuole essere soltanto una breve memoria del Congresso ad informazione dei nostri lettori e a ricordo dell'avvenimento. La relazione completa verrà, come ogni volta, pubblicata negli Atti della R. Deputazione Subalpina di Storia Patria.

Le tre giornate del Congresso, 16, 17 e 18 settembre, riuscirono, per testimonianza generale, una manifestazione importante, dal punto di vista patriottico e scientifico.

L'inaugurazione ebbe luogo il giorno 16, alle ore 10:30, nella gran sala dell'Arengo al Broletto, gremitissima d'Autorità d'ogni ordine e grado, di studiosi, di congressisti, di cittadini, alla presenza di S. A. R. il Principe di Piemonte. S. E. il Ministro della Educazione Nazionale, on. Bottai, aveva inviato, in Sua rappresentanza, il Grande Ufficiale Dott. E. Scardamaglia, Direttore Generale delle Accademie e Biblioteche. Col Federale di Novara, P. Paladino, col Rappresentante di S. E. il Ministro, col Vice Prefetto Comm. Campanelli, con S. E. il Vescovo Castelli, erano intorno al Principe Augusto Senatori e Deputati e le altre maggiori Autorità politiche, militari, civili della città.

Illustri studiosi, tra cui S. E. l'Accademico Patetta, il Rettore Magnifico della Università di Torino, Prof. Silvio Pivano, Presidente della R. Deputazione Subalpina di Storia Patria, l'On. E. M. Gray Presidente della Sezione Novarese della Deputazione stessa, affollavano la gran sala.

Dopo il saluto rivolto a S. A. il Principe di Piemonte dal Dott. Toscano, Vice Podestà di Novara a nome della Città e quello del Gr. Uff. Scardamaglia a nome del Ministro della Educazione Nazionale, il Prof. Pivano tracciò una vigorosa sintesi della storia di Novara ricollegandola ai fasti nazionali e a quelli di Casa Savoia.

S. A. il Principe di Piemonte, verso il quale la popolazione di Novara nutre vivissimi sentimenti di particolare affettuosa devozione, ebbe accoglienze entusiastiche al suo arrivo in città, nel Broletto, nell'Arengo e al suo affacciarsi dalla Galleria Giannoni, sulla Piazza del Duomo.

Dovunque Egli apparisse era un esplodere di grida festose di saluto e di gioia.

Inaugurati il Congresso e la ricca preziosa Mostra degli incunabuli, apprestata in una sala del Museo Civico per iniziativa della Biblioteca Negroni Civica e con la sapiente collaborazione di Mons. Beltrami, Canonico del Duomo, il Principe Augusto lasciò la città, non senza manifestare la sua viva soddisfazione e il suo alto compiacimento.

Nella seduta del pomeriggio del giorno sedici e della mattinata e del pomeriggio del giorno 17 i Relatori svolsero gli argomenti posti all'ordine del giorno del Congresso davanti a un uditorio sempre numeroso e attento composto oltre che dagli studiosi convenuti dal Piemonte anche da molti cittadini novaresi.

I Congressisti, sempre numerosi e compatti, visitarono, il giorno 17, accompagnati da Mons. Cassani, il Museo lapidario della Canonica, chiese e monumenti cittadini. Per essi il Comitato organizzatore del Congresso non aveva dimenticato di stampare una brevissima guida illustrata storico-artistica, che riuscì molto gradita e molto utile specialmente per coloro che ancora non avevano veduta la città nostra.

Il terzo giorno concluse molto degnamente i lavori del Congresso. I Congressisti, in numero di più di cento, furono trasportati su autobus a Orta e di là in motoscafo all'Isola di S. Giulio a visitare quella insigne basilica.

Sul pittoresco breve sagrato della chiesa, il Dott. Giuseppe Lampugnani tracciò, su memorie da lui raccolte, la storia suggestiva e secolare dell'isola; l'architetto Carlo Nigra rievocò l'origine e gli sviluppi posteriori della fabbrica della chiesa insigne. Accoglienze veramente festose e signorili ebbero i Congressisti dal Comune di Orta S. Giulio e da quello di Stresa Borromeo dove si trasferirono verso il mezzogiorno.

Dopo una refezione all'Isola dei Pescatori offerta dal Podestà di Stresa, i Congressisti furono trasportati all'Isola Bella, dove, nella grande sala del Palazzo Borromeo, l'On. E. M. Gray, davanti ad una accolta numerosissima di Autorità, di studiosi, di personalità, di signore della aristocrazia lombarda, di forestieri, pronunciò quella orazione su S. Carlo che fu insieme acutissima indagine critica del tempo del gran Santo e un quadro potente della personalità di S. Carlo. Questo stesso fascicolo della nostra rivista ha l'onore di pubblicarne il testo.

Frutti durevoli di questo Congresso furono le pubblicazioni preparate e distribuite e le relazioni lette delle quali una parte saranno pubblicate nel Bollettino della R. Deputazione e una parte, quelle più da vicino attinenti alla storia di Novara, appaiono in questo stesso numero della nostra rivista.

I volumi apprestati per il Congresso sono i seguenti:
C. M. De Vecchi di Val Cismon, Le carte di Giovanni Lanza, vol. IV e vol. V.
L. Cassani, G. Mellerio, M. Tosi, Consignationes beneficiorum dioecesis Novariensis factae anno MCCCLVII tempore Rev.mi Domini Guillelmi episcopi, vol. I e vol. II.
C. Salsotto, Le più antiche carte dell'Archivio di S. Gaudenzio di Novara, (Fasc. I del vol. LXXVII della B.S.S.S.).
C. Nigra, I castelli, le torri e le caseforti del Piemonte dal 1000 al sec. XV, vol. I (Il Novarese).
«Miscellanea di studi storici novaresi», (Fasc. 2-4 del Bollettino della Sezione Novarese.
Brezzi P., Gli ordinati del Comune di Chieri (1328-1329).
G. Gibellini-Tornielli, Gli Austriaci a Novara nel 1859 (3a ediz. pubbl. per il Congresso).

È doveroso ricordare che la riuscita del Congresso, della quale non spetta a noi, che ne abbiamo vissuta la preparazione, fare l'elogio, fu grandemente favorita dal generoso concorso del Comune di Novara (Podestà Marchese Luigi Tornielli di Borgolavezzaro, Vice Podestà Dott. Mario Toscano) e dal contributo di Enti (Provincia di Novara, Banca Popolare Cooperativa, Biblioteca Negroni, Comuni di Orta, Comune di Stresa, Ente Turistico Provinciale).

A[lessandro] V[iglio]

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Necrologie   [BSPN XXXII (NUOVA SERIE IV) [1938] N. 1/2 - pp. 159-162]

LUTTI NOSTRI

Cav. ARTURO MOSTERTS e Dott. ANTONIO GIAY LEVRA

Due nostri soci promotori, che da lunga data alla nostra rivista offersero sempre spontaneamente generoso contributo e alle nostre iniziative conforto morale, sono scomparsi della famiglia della Sezione: il cav. Arturo Mosterts di Somma Lombardo, al quale le assillanti cure della attività industriale non tolsero mai la gioia dei contatti con le nobili espressioni dell'arte, della poesia e della cultura, e il dott. Antonio Giay Levra di Torino che alla storia della nostra provincia sempre dimostrò vivo interesse.

La loro memoria resta legata alla vita e alle pagine di questa Rivista, la loro amicizia vivrà nel nostro ricordo e nel nostro affetto.

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Prof. ACHILLE RASARIO

Il 15 aprile 1937, a 78 anni di età, mancò alla famiglia della nostra Sezione il prof. Achille Rasario, oriundo valsesiano (nacque al Raschetto dì Valduggia il 29 marzo 1859), ma novarese per elezione, per consuetudine di vita professionale, per lunga e continua residenza.

Il Rasario appartenne a quella generazione di valsesiani che è riconoscibile per alcune qualità di carattere inconfondibili: attaccamento nostalgico alla loro valle; modestia singolare; operosità coscienziosa, convinta, onesta; generosità di cuore, schiva però di mostrarsi; desiderio ardente di affermarsi in qualche attivita artistica, sentito quasi come un obbligo morale verso la tradizione secolare della terra natia, tradizione che ha suo vertice e suo simbolo in Gaudenzio Ferrari.

Dotati di grande o di modesto ingegno, gli artisti valsesiani coltivarono e coltivano in sé stessi questo sogno di degnila personale.

Il Rasario esplicò questa sua aspirazione in maniere diverse: si dedicò alla scoltura, alla pittura, al disegno; ebbe la passione dell'insegnamento e nelle varie scuole di Novara (Scuola Tecnica, Istituto Tecnico, Scuola serale Bellini), per quattro lustri, insegnò il disegno a innumeri schiere di alunni che ne ricordano il paterno viso, il paziente affetto, le cure intelligenti.

Prese anche parte attiva alla vita di istituzioni artistiche di Varallo, di Valduggia, di Novara. Fece parte della nostra Società sino dalla fondazione e collaborò, negli ultimi anni, alla nostra Rivista con diligenti ricerche su G. B. Falda, su Giuseppe Mazzola, sul presepio gaudenziano di Valduggia, sulla scuola gaudenziana in Valduggia.

In ogni lavoro trovò quel senso della misura ch'è indizio di onesta volontà di contribuire, nell'ambito della propria preparazione e dei proprii mezzi, al progresso degli studi.

Si può dire di lui che ebbe mente e cuore aperti alla comprensione e al sentimento delle cose nobili, belle, generose che sollevano la vita dal piano della volgare esistenza quotidiana a quello di una attività spirituale rivolta al riconoscimento e al godimento di superiori soddisfazioni e di più alti valori.

Dopo una vita lunga, operosa e intemerata, quale più dolce destino che il riposo in terra amica, consolato dal sorriso delle primavere, sempre rinascenti, dalla compagnia degli antenati, dal ricordo e dall'affetto dei vivi che lo hanno stimato, amato e venerato?

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Mons. VINCENZO MARUCCO

Settantasei anni di vita (1861-1937); trentacinque di parrocchia; attività instancabile; capacità organizzatrice eccezionale; volontà tesa al raggiungimento delle mete prefisse; interesse vivo e pronto per ogni sorta di problemi spirituali e materiali che riguardassero la sua Chiesa e la sua città o la Patria e la vita; curiosità inesausta di vedere, di conoscere; ansia di viaggi in ogni parte del mondo; esperienza ampia degli uomini e delle cose; memoria tenace e sicura. Queste e molte altre qualità formavano il carattere di Mons. Vincenzo Marucco e rendevano la sua opera veramente preziosa in ogni campo in cui lavorasse. Ciò che egli fece nell'ambito delle sue attività di Sacerdote e di Parroco non spetta a noi rievocare. Ciò che egli fece per abbellire la sua Chiesa di opere d'arte ho già detto in un articolo pubblicato nel numero speciale dell'Avvisatore stampato in suo onore il 26 aprile 1936.

Molto si interessò ai nostri studi e alle nostre iniziative; e ne parlò egregiamente Mons. Cassani in un articolo biografico su L'Azione Novarese del 21 gennaio u. s.

Mons. Marucco appartiene a quella schiera di sacerdoti volitivi, studiosi, realizzatori alla cui azione non bastò il campo ristretto dei doveri parrocchiali e a cui piacque, sempre con senso della misura e del decoro, prendere e mantenere vivi i contatti con le altre forze operanti nell'ambito più vasto del paese ai fini di superiori interessi materiali o morali.

Mente e attività pratica rimasero a lui fresche ed elastiche fino quasi agli ultimi giorni della sua vita. L'unico profondo rammarico che gli sfuggiva dalla bocca con le persone amiche era per il diminuire delle forze vitali che più non gli permettevano di assecondare lo slancio del pensiero e della volontà, per quella tragedia interiore che coglie sempre gli individui che mantengono negli anni tardi inalterate le attività intellettuali e spirituali mentre le energie fìsiche si vanno sgretolando. All'Uomo operoso, al Sacerdote integro, allo studioso di memorie novaresi (di cui resta documento importante la raccolta di ventisei annate de L'Avvisatore), all'Amicò sincero e devoto, vada da queste pagine il mesto saluto di commiato del Direttorio della Sezione, dei Soci del nostro Sodalizio, dei Novaresi a cui non spiacque e non spiace il culto della storia municipale.

V[iglio]

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Musei Civici e Biblioteche: acquisti e doni
[BSPN XXXII (NUOVA SERIE IV) [1938] N. 1/2 - pp. 163-167]

STATISTICA DEI MUSEI E DELLE BIBLIOTECHE.

Museo e Galleria Giannoni
Ingressi dal 1 Gennaio al 31 Dicembre 1937

statistica 1938


STATISTICA DELLE BIBLIOTECHE NEGRONI E CIVICA DEL 1937

Giorni di apertura268
Lettori in Biblioteca12.398
Opere consultate in Biblioteca14.694
Lettori a domicilio3.368
Opere in lettura a domicilio4.421
Totale Opere19.115
Totale lettori15.766

 

Libri entrati in Biblioteca1.258
Schede compilate nel 19372.923
Media giornaliera Lettori58,82
Media giornaliera Opere71,32

 

Opere entrate nel 19371.159
così divise per soggetto
Argomento novarese123
Romanzi37
Educazione - Igiene - Medicina - Sport64
Belle Arti63
Religione - Filosofia - Morale75
Agricoltura, industria e scienze tecniche65
Scienze matematiche8
Geografia - Astronomia100
Storia, Difesa nazionale200
Letteratura210
Scienze politiche, economiche, sociali199
Diversi15

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Biblioteche Negroni e Civica.

Statistica dei libri entrati in Biblioteca nell'anno 1937 - XV-XVI.

statistica 1938

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STATISTICA DEI LIBRI ENTRATI IN BIBLIOTECA NEL 1937 SECONDO LE PROVENIENZE

CIVICA:

Opere728
Volumi388
Opuscoli404
Totale792

 

 VolumiOpuscoli
Per acquisto22723
Per doni e omaggi114130
Per diritto di stampa31218
Dal Municipio1633
Totali388404
  
Totale generale792          

 

NEGRONI:

Opere431
Volumi410
Opuscoli56
Totale466

 

 VolumiOpuscoli
Per acquisto40346
Per doni e omaggi710
Totali41056
  
Totale generale466          

 

Civica792
Negroni466
Totale1.258

Donatori principali del 1937:

 VolumiOpuscoli
Gray On. Ezio M.341
Ministero Educaz. Nazionale293
Viglio prof. Alessandro2371
Ricci Don Angelo71
Ente Risi44

 

Statistica dei lettori per il 1937.

statistica 1938

I lettori ammessi al prestito a domicilio per l'anno 1937 furono 454.

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Classificazione delle opere date in lettura secondo le materie nel 1937 - XV-XVI.

statistica 1938

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Musei Civici e Biblioteche: acquisti e doni
[BSPN XXXII (NUOVA SERIE IV) [1938] N. 4 - pp. 438-442]

STATISTICA DEI MUSEI.

Museo Civico e Galleria d'Arte Moderna «Paolo e Adele Giannoni»
Ingressi dal 1 Gennaio al 31 Dicembre 1938

statistica 1938


STATISTICA DELLE BIBLIOTECHE NEGRONI E CIVICA

DONI NEL 1938.

 VolumiOpuscoli
Dottori Luigi e Antonio Fara17147
Dott. Prof. A. Viglio12470
Monfrinotti Luigi14055
On. E. M. Gray332
Ministero Educazione Nazionale24-
Console Bastianon Augusto8-
Mons. Don Beltrami Rocco2-
Don A. Ricci2-


La Sezione di Novara della Regia Deputazione di Storia Patria affida alla Biblioteca Civica tutte le Riviste che riceve in cambio ed in omaggio, che, per il 1938, furono di N. 33.


Biblioteche Negroni e Civica.

Statistica dei libri entrati in Biblioteca nell'anno 1938 - XVI-XVII.

statistica 1938

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Classificazione delle opere date in lettura secondo le materie nel 1938 - XVI-XVII.

statistica 1938

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STATISTICA DEI LIBRI ENTRATI IN BIBLIOTECA NEL 1938 - XVI-XVII SECONDO LE PROVENIENZE

CIVICA:

Opere1251
Volumi842
Opuscoli527
Totale1369

 

 VolumiOpuscoli
Per acquisto23135
Per doni e omaggi535212
Per diritto di stampa24158
Dal Municipio52122
Totali842527
  
Totale generale1369          

 

NEGRONI:

Opere583
Volumi566
Opuscoli78
Totale644

 

 VolumiOpuscoli
Per acquisto56376
Per doni e omaggi32
Totali56678
  
Totale generale644          

 

Civica1.369
Negroni644
Totale2.013

 

 

 

 

 

 

PER SOGGETTO:
Argomento Novarese N. 131 - Romanzi N. 35 - Educazione, Igiene, Medicina, Sport N. 83 - Belle arti N. 102 - Religione, filosofia, morale N. 115 - Agricoltura, industria, scienze tecniche N. 57 - Scienze matematiche N. 15 - Geografia-Astronomia 225 - Storia, Difesa nazionale N. 270 - Letteratura N. 367 - Scienze politiche, economiche sociali N. 130 - Diversi ed in continuazione N. 304. — Totale N. 1.834.

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Statistica dei lettori per il 1938 XVI-XVII.

statistica 1938


Giorni di apertura266
Lettori in Biblioteca12.874
Opere consultate in Biblioteca15.198
Lettori a domicilio3.105
Opere date a domicilio3.119
Totale lettori15.969
Totale Opere19.117

 

Libri entrati in Biblioteca2.013
Schede compilate nel 19373.271
Media giornaliera Lettori60
Media giornaliera Opere72

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