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L'Architettura Romanica nel Novarese - I Monumenti



GOZZANO - San Giuliano

I. - Attualmente l'unica parte dell'edificio che risale al periodo romanico è il campanile (fig.254).
La chiesa è stata ricostruita dal 1712 al 1871 (1) ma si ha qualche notizia di quella preesistente da un manoscritto del Canonico Cannobio che ci informa essere stata di tipo simile al S.Giulio d’Isola ed alla antica Cattedrale di Novara con abside semicircolare, due torricelle in facciata, volta a cupola sul presbiterio con lanterna campanaria: la disposizione delle due torri scalarie frontali implica naturalmente la presenza di matronei come nelle altre due chiese citate (2).
Nell’edificio barocco che ha sostituito quello romanico sono stati usati come materiale di costruzione anche molti blocchi di serizzo ricuperati da questo: sono di esecuzione e tipo identico a quelli che abbiamo osservati in opera nelle chiese erette ai tempi del vescovo Litefredo.
Il campanile superstite è di proporzioni notevoli a pianta quadrata con sei ripiani di finestre e cornici: la muratura è rozza, composta esclusivamente di pietrame con assenza assoluta di blocchi squadrati anche negli spigoli e negli archivolti.


II. - Il manoscritto di Cannobio ci informa che l’antica chiesa aveva pavimenti in marmi e porfidi ben lavorati (3).
La decorazione del campanile è di specchiature con archetti pensili a tre a tre: in ogni faccia del campanile vi è una lesena mediana che divide gli archetti appunto in gruppi di tre (fig.254).
Le finestre dei due piani inferiori sono feritoie: quelle dei tre piani soprastanti sono bifore, due per ogni faccia, di ampiezza crescente mano a mano si sale: quelle del quinto piano sono contornate da una ghiera.
La cella campanaria è stata modificata ma pare vi fossero anche qui le solite bifore.


III. - La collegiata di S.Giuliano di Gozzano è veramente insigne per importanza ed antichità.
Le sue origini devono collegarsi con la leggenda dei SS.Giulio e Giuliano, già riportate per S.Giulio d’Orta: essa poi acquistò lustro notevole nei secoli più oscuri del medio evo per la vicinanza di Gozzano all’Isola S.Giulio, sede del Ducato Longobardo (4), che conferì al paese notevole importanza.
Le carte dell’archivio di S.Giuliano di Gozzano sono conservate nell’Archivio di Stato di Torino: le più antiche risalgono al 1002 e 1011 (5).
Nella chiesa fu istituito anche un capitolo di canonici che fiorì specialmente nel sec. XIII (6).
Essa aveva dignità plebana (7) ed è ricordata colle sue cappelle nella Bolla del 1133 del Pontefice Innocenzo II (8).
Un dubbio notevole sorge tuttavia sulle sue origini; scorrendo gli scritti degli studiosi locali: una tradizione vorrebbe che la chiesa eretta da S.Giuliano non fosse la nostra, bensì la cappella di S.Lorenzo di cui parleremo fra breve: in quest’ultima il Santo avrebbe trovato sepoltura ed il suo corpo sarebbe stato ritrovato nel 1360 (9) e trasportato nella collegiata.
A prima vista questi fatti non sembrano patire difficoltà: S.Lorenzo era profondamente venerato dai cristiani antichi, specialmente nel V secolo, e la chiesetta in Gozzano a Lui dedicata e ad una certa distanza dal paese in una posizione adatta per una cappella cimiteriale (10) mentre S.Giuliano è in luogo eminente, ove sorgeva anche un castello.
Però si cerca invano una conferma della tradizione nell’antica leggenda agiografica: essa non distingue la cappella costruita dal Santo col titolo ma la chiama genericamente domum domini (11).
Nascono allora molte incertezze: perché intitolare la collegiata a S.Giuliano se non era stata costruita dal Santo, in origine, e non ne conteneva il corpo? La chiesetta dell’Isola dedicata da S.Giulio agli Apostoli, mutò il titolo in S.Giulio in onore al Santo Corpo in essa contenuto; perché a Gozzano sarebbe avvenuto un fatto tanto diverso? Perché la cappella di S.Lorenzo, custode del sacro pegno, sarebbe stata ricostruita, come vedremo, in forma modesta proprio nel sec. XII in cui il culto dei due greci Apostoli della Riviera era tanto in auge mentre la Collegiata, nello stesso tempo, sarebbe sorta in forme e proporzioni ragguardevoli? Possiamo quindi ritenere che in realtà il culto di S.Giuliano da tempi antichissimi sia stato prestato nella collegiata omonima, mentre il S.Lorenzo abbia conservato i caratteri di cappella campestre con importanza limitata e che il Corpo Santo sia stato tumulato in quella oppure translato in essa in epoca remota.
Della storia più recente dell’edificio si sa ben poco: l’antica e pregevole chiesa romanica fu distrutta nel presbiterio nel 1585 (12) e nel resto a partire dal 1712 per la costruzione dell’edificio attuale: il campanile è quasi intatto: la cella carnpanaria è stata sopraelevata e le bifore tutte otturate, probabilmente per rinforzo della struttura.


Appendice

Cannobio. - Storia ms. lat. della Riviera d' Orta
(da Rusconi: Il Lago d’Orta etc. pag. 123).

... Navis huius templi simillima erat ut de praesenti auspicitur et extat illa S. Iulii cum duabus turriculis scilicet ad valvas maiores et superioribus fornicibus, quos inter et praesbiterium sublimior aderat fornix qui nunc vocatur cupola: in eius summitate, usque ad posthremam renovationem suspensa erat campanula chori ad pulsandum et convocandos ad Ecclesia Canonicos pro horis divinis eo modo quo extat in Ecclesia S. Andreae Vercellarum. Et cum pavimento saltem particulariter elaborato porphyreticis, lapillis, quo nunc frusta inventa sunt in eius renovatione et cernitur in tipo in dextructione extenso, Pars vero posterior qui chorus seu praesbiterium dicitur, erat in forma semicirculari circumscribentis totam partem ejusdem usque ad cancellos qui nunc dicuntur balaustra. Ut autem canonici post altare maius et non ante seu in presbiterium horas nocturnas et diurnas et alia divina peragerent, fracto illo magno semicirculo, protenderunt chorum a parte posteriori et orientali anno 1585 ut apparet ex papiro n. 127....

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(1) Novara Sacra 1927 pag.106.
(2) Cfr. Appendice. RAVIZZA (La Novara Sacra pag.177) dice che l’antica chiesa era lunga passi 50 larga 25 con doppio corso di portici interiori (con matroneo circa come nell’antico Duomo di Novara)... .. Non so dove abbia preso il R. (che scriveva nel 1878) queste notizie.
(3) Cfr. Appendice.
(4) Cfr. S.Giulio d’Orta.
(5) BSSS: LXXVII, II pass, e doc. I e II.
(6) Ibid.: pass.
(7) La pieve di S.Giuliano è ricordata in un documento del 1041 BSSS: LXXVII, II doc. IX.
(8) BSSS: LXXXIX doc. CCCXX Plebem Gaudiani cum capellis suis.
(9) RAVIZZA: La Novara Sacra pag.177 in nota RUSCONI: (Il Lago d’Orta pag.125) scrisse che la translazione ebbe luogo nel 1320: in realtà l’atto di ricognizione del Corpo del 1690 dice che la translazione da S.Lorenzo nella chiesa del castello si effettuò >ut asseritur saeculo octavo (RUSCONI: op. cit. pag.124).
(10) Si vuole altresì che Gozzano in antico si sviluppasse piuttosto nella zona circostante al S.Lorenzo che in quella attuale: ma non so quali siano i fondamenti di questa opinione.
(11) Cfr. S.Giulio d’Orta. Appendice.
(12) Cfr. Appendice.

Immagini

Fig. 254 - Gozzano - S.Giuliano - Campanile