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L'Architettura Romanica nel Novarese - I Monumenti



FONTANETO D'AGOGNA - San Fabiano e San Sebastiano

I. - L’attuale Chiesa dei SS.Fabiano e Sebastiano è opera del sec. XV: dell’antica chiesa del Monastero sono rimasti unicamente pochi frammenti scolpiti e due capitelli.


II. - Uno dei frammenti è murato nell’interno della chiesa attuale: è fregiato da due racemi stilizzati sovrapposti (fig.57).
Un altro frammento è usato nell’archivolto di una finestra del muro a notte della nave attuale: contiene parte di un racemo con grappoli d’uva di stilizzazione ed esecuzione eguale all’altro frammento (fig.58).
Gli altri frammenti sono più piccoli e di importanza minore: uno è murato nel muro a notte della nave, un altro nello spigolo dell’attiguo fabbricato del castello: sono quasi coperti di intonaco e si intravedono a malapena: erano probabilmente parti di stipiti ed hanno essi pure racemi, di tipo ed esecuzione simili a quelli testé illustrati per il primo frammento.
I due capitelli sono abbandonati sulla piazza attigua alla chiesa e sono ambedue del tipo corinzio.
Uno è di esecuzione molto rozza: la corona inferiore ha foglie molto basse con lobi a punta, ad imitazione dell’acanto silvestre; la corona successiva ha invece foglie semplicemente nervate ed a contatto in modo da formare come un frastagliamento continuo: i caulicoli sono grossi e flaccidi (fig.59).
Il secondo capitello ha invece esecuzione forte e caratteristica per quanto rozza: le foglie sono tutte a lobi acuti d’acanto: i caulicoli sono di forma e tipo simili; questo capitello è lavorato su sole tre facce mentre la quarta è in piano: è evidente che questo capitello e la sottostante colonna erano appoggiati ad un muro o ad un pilastro in muratura: non erano certamente isolati (fig.60).


III. - Fontaneto era centro abitato nell’epoca romana (1) e sul suo territorio si sono ritrovati marmi iscritti in numero di sette (2) e materiale archeologico.
Notevole importanza ebbe poi Fontaneto nell’Alto Medio Evo (3): un importante documento del 908 ci mostra che in esso si teneva un mercato ogni mese (4).
Un Gropardo conte de Castro fontaneto è ricordato in un diploma del 4 marzo 945 come antico possessore di tre mansi dati da Ugo e Lotario re d’Italia a Riccardo loro fedele (5).
Fontaneto è poi ricordato in carte del 1031 e 1033 (6).
Il Monastero di S.Sebastiano di Fontaneto venne fondato negli ultimi anni del sec.IX o più probabilmente nei primissimi del X: nel documento del 14 agosto 908, già citato, Berengario re, ad intercessione di Dagilberto, vescovo di Novara, conferma al Monastero di S.Sebastiano di Fontaneto, costruito da Gariardo visconte fedele del Marchese Adalberto, tutti i beni largiti dallo stesso munifico fondatore al Monastero stesso nonché i diritti del fisco sul mercato di Fontaneto.
Appare evidente la quasi contemporaneità di Gariardo con Adalberto, marchese d’Italia Neustria, conte di Ivrea, Vercelli e Torino, che morì circa il 930 (7): l’attività o la morte di Gariardo non può essere logicamente anticipata oltre l’890; le parole del documento lasciano inoltre il dubbio che la donazione di Gariardo, forse per testamento, fosse nel 908 un fatto recentissimo e che il vescovo interponesse i suoi buoni uffici, ricordando la fedeltà di Gariardo al Marchese Adalberto genero quest’ultimo di Berengario stesso, di cui aveva in prime nozze sposato la figlia Gisla (8), per ottenere non una tarda conferma ma il riconoscimento della recente fondazione.
In conclusione possiamo ammettere fiduciosamente che l’Abbazia di S.Sebastiano sia stata fondata circa l’anno 900.
Non si hanno poi ulteriori notizie di essa fino al 1057, anno in cui in essa ebbe luogo il concilio provinciale, comandato dal Papa Stefano IX all’Arcivescovo di Milano Guidone da Velate per sistemare l’agitazione provocata nel clero e nel popolo milanese dalle predicazioni di Arialdo e Landolfo contro la vita immorale di alcuni ecclesiastici (9).
Appare quindi evidente che il Monastero, per ospitare numerosi vescovi col loro seguito, doveva avere una importanza notevole.
È probabile per altro che le ragioni che l’avevano fatto scegliere a sede del concilio fossero parecchie: la posizione geografica, che ne rendeva agevole l’accesso sia dal Piemonte sia dalla Lombardia, le fortificazioni dell’attiguo castello che avrebbero in ogni caso protetto l’Arcivescovo di Milano da sommosse e disordini e via via.
Secondo il Giulini l’assemblea durò tre giorni ed uno dei più alti sostenitori del partito dei sacerdoti ammogliati si mostrò il vescovo di Vercelli Gregorio (10): comunque Arialdo e Landolfo citati non comparirono ed il concilio li scomunicò.
È noto poi come Arialdo si recasse a lagnarsi a Roma, ed il Pontefice inviasse Anselmo da Baggio ed Ildebrando Cardinale ed altri ecclesistici come Legati a Milano e che dopo una lotta violenta e di esito vario Arialdo fosse catturato dai suoi nemici e ricevesse la palma del martirio il 28 giugno 1066 (11).
L’Abbazia di S.Sebastiano di Fontaneto rimase legata al triste ricordo del conciliabolo svoltosi entro alle sue mura, ricordo che forse contribuì ad indisporre le Autorità ecclesiastiche contro di essa, tantoché cessò ben presto di vivere in modo indipendente essendo annessa alla Abbazia di Arona (12).
Non ci è noto per altro in che anno avvenisse il trapasso dei poteri: si potrebbe arguire (13) da un documento del 1203, pubblicato in una Cronaca della Badia di Arona (14), che ciò avvenisse nella seconda metà del sec. XII ai tempi dell’abate Girardo, ricordato in un documento del 1172 (15), ma si tratta di ipotesi e non di fatti accertati (16).
Secondo il Litta i beni di Fontaneto erano goduti dall’Abbazia di Arona solo dall’anno 1202: ad ogni modo nel 1456 Francesco Borromeo, Commendatario della Badia di Arona, con approvazione di Nicolò V concedette a livello a Filippo Maria Visconti i beni ed il castello di Fontaneto (17).
Lo stesso Filippo Maria Visconti fece costruire l’attuale castello colla distruzione della chiesa antica, utilizzando i frammenti di essa nella ricostruzione della attuale chiesa del SS.Fabiano e Sebastiano e del castello stesso (18).
Ai tempi del Bescapé per altro i frammenti marmorei scolpiti erano molto numerosi, tanto che il Vescovo ne rimase colpito e notò nella sua Novaria Sacra: Vetus Ecclesia SS.Fabiani et Sebastiani, in ea marmora partim antiquae artis elegantiam demostrant, partim Romanas habent elegantes inscriptiones etc. (19).

»»» CRUSINALLO - S. Gaudenzio.

(1) DE VIT: Borgomanero, pag.25 ss.
(2) RAVIZZA: pag.126 una base iscritta e conservata nell’Ambrosiana di Milano C.I.L.: T. V. n. 5696: le altre sono ora introvabili e la memoria di essi si ha solo dagli antichi scrittori novaresi C.I.L. T. V. nn. 6596, 6597, 6598, 6599, 6600, 6601, 6602.
(3) FRANCESCHI: Fontaneto pag.8 ss.
(4) BSSS: LXXVIII, doc. XXVII.
(5) BSSS: LXXVII, II, doc. III.
(6) BSSS: LXXVIII docc. CLXIX e CLXXIII.
(7) BSSS: LXXXII (ROSSI e GABOTTO): Tavola I.
(8) Cfr.: Tav. citata alla nota prec. il doc. XXXVII di BSSS.LXXVIII etc.
(9) GIULINI: Tomo II pag.385-387.
(10) GIULINI: Tomo II pag.387.
(11) GIULINI: Tomo II pag.387-468.
(12) BESCAPÉ: pag.109 ed. Ravizza pag.127 Novara Sacra 1930 pag.
(13) Cfr. FRANCESCHI: Fontaneto pag.13-14.
(14) ZACCARIA: Dei Santi Martiri - Libro III Breve cronaca dell’antica badia etc. di Arona tratta dalle antiche pergamene ecc. nel nostro Collegio di quel Borgo si conservano: anno di Cristo MCCIII pag.138-139.
(15) ZACCARIA: Dei Santi Martiri pag.132.
(16) Nel documento del 1203 l’abate Ariberto presenta ai Consoli di Novara una petizione contro alcuni di Marzalesco che avevano invasa una possessione della Badia; data la posizione geografica di Marzalesco attiguo a Fontaneto appare ovvio che la possessione pervenisse al Monastero di Arona attraverso quello di Fontaneto, tanto più che uno dei testimoni citati Januarius, è di Fontaneto, d’altra parte la possessione si dice data all’abate Girardo a Consulibus.
(17) P. LITTA: Famiglie celebri, Vol. I., Visconti di Milano Tav. XI.
(18) BESCAPÉ: pag.109, ed. RAVIZZA: pag.127 MAGGIOTTI: Cavaglietto pag.268-269 FRANCESCHI: Fontaneto pag.16.
(19) Novaria Sacra pag.109 ed. RAVIZZA pag.126.

Immagini

Fig. 57 - Fontaneto - Abbaziale - Frammento
Fig. 58 - Fontaneto - Abbaziale - Frammento
Fig. 59 - Fontaneto - Abbaziale - Capitello
Fig. 60 - Fontaneto - Abbaziale - Capitello