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L'Architettura Romanica nel Novarese - I Monumenti



CRESSA - San Giulio

I. - L’edificio in origine era ad una sola navata terminata da un’abside semicircolare e coperta da un tetto sostenuto da travature in legname: la demolizione del muro a notte e la sua ricostruzione hanno falsato l’aspetto del monumento (fig.40), che era notevolmente più stretto che non sia attualmente.
La muratura è stata alterata: dai piccoli frammenti di essa che si intravedono; pare fosse molto rozza, composta di ciottoli disposti irregolarmente con abbondante malta.
Alla chiesa fu aggiunto, poco tempo dopo la sua costruzione, un campanile di cui ci è rimasta solo la parte inferiore (fig.41).
La muratura del campanile, che può esser studiata ancora sul lato a mattino, era composta di scapoli e ciottoli disposti in corsi quasi orizzontali anche a spina di pesce.


II. - Sui muri laterali e sulla facciata, probabilmente, non vi era decorazione. Sull’abside invece vi erano cinque gruppi di grossi archetti pensili, (a due a due, probabilmente): ne sono rimaste le lesene e tracce di una coppia di archetti (fig.41).
Le finestre laterali erano centinate ma senza strombatura o quasi: ne è rimasta una sul muro a giorno (fig.42).
Il campanile conserva esso pure tracce di lesene (fig.41).


III. - È tradizione che la chiesa di S.Giulio sia una di quelle fondate da S.Giulio stesso (1).
Cressa è ricordata in un diploma imperiale del 1028, in cui Corrado dava al Vescovo di Novara Pietro, fra l’altro, quanto Uberto (il Rufo) possedeva in Cressa (2).
Personaggi e località di Cressa sono ricordati in documenti del 1031 e 1033 (3).
La Chiesa di S.Giulio serviva in origine per le funzioni religiose parrocchiali; non si sa in quale anno sia stato ridotta a semplice oratorio: nel 1596 le funzioni si tenevano già nell’altra chiesa di S.Amatore sita in paese e di cui si ha notizia fin dal 1504 (4).
La Chiesa fu restaurata nel sec. XV: in quest’epoca fu costruito il caratteristico altarino coll’affresco della Crocifissione e l’abside fu decorata di affreschi (fig.43).
Non è facile capire in quale tempo la navata sia stata ampliata, coll’abbattimento del muro a notte e la sua ricostruzione e colla costruzione dell’arco trasverso che sostiene il tetto (fig.43).
Nel secolo XVIII l’oratorio fu rimodernato: furono eseguite le cornici esistenti attualmente sulla navata e sull’abside e fu dipinta l’immagine sacra colla cornice di stucco di contorno: furono pure modificate alcune finestre ed il muro a giorno ispessito e provvisto di contrafforti.
L’abbattimento del campanile è di data anche più recente: nell’affresco testé ricordato è rappresentata fra l’altro la chiesetta di S.Giulio quale era nel secolo XVIII: ha l’aspetto preciso che ha attualmente ma vi è in più il campanile.

»»» ARONA - Chiesa dell’Abbazia dei Santi Gratiniano e Felino e del Salvatore – Campanile.

(1) Novara Sacra 1930 pag.301.
(2) BESCAPÉ: pag.329 ed. Ravizza pag.308.
(3) BSSS: LXXVIII doc. CLXIX e CLXXIII.
(4) Novara Sacra 1930 pag.301 MAGGIOTTI: Notizie di Cavaglietto pag.279.

Immagini

Fig. 40 - Cressa - S.Giulio
Fig. 41 - Cressa - S.Giulio - Abside
Fig. 42 - Cressa - S.Giulio - Finestra nel muro a giorno
Fig. 43 - Cressa - S.Giulio - Interno