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L'Architettura Romanica nel Novarese - I Monumenti



BRIGA NOVARESE - San Tommaso

I. - È una cappelletta ad una navata (fig.234) di pianta rettangolare terminata da un'abside semicircolare.
La nave è sprovvista di volte: l'abside è coperta da un semicatino in muratura.
I paramenti sono formati di ciottoli e frammenti lapidei disposti disordinatamente; in qualche punto vi è però accenno a disposizione a spina pesce (1).
Il cotto è riservato agli elementi ornamentali, lesene, finestre ed archetti pensili.


II. - La decorazione esterna è limitata all'abside con archetti pensili spartiti da lesene a due a due (fig.234 e fig.235).
Le finestre sono a feritoia con doppia strombatura: la porta laterale a giorno è sormontata da un archivolto semicircolare contornato da una ghiera di materiali disposti per lungo (2).
Nel frontone anteriore vi è una croce luminosa. Nel muro a giorno si trovano due piccole nicchiette semicircolari contornate da mattoni a raggiera: sono apparecchi decorativi del tipo di quelli della chiesa del cimitero di Sologno, ma più rozzi (fig.236).
L'interno è decorato da pregevoli affreschi romanici (fig.237); nella parte inferiore dell'abside sono rappresentati alcuni degli Apostoli e la Vergine; ai lati S.Giulio (e forse S.Giuliano).
Nel catino il Redentore in Maestà coi simboli degli evangelisti e due figure che sembrano reggere un libro aperto; ai lati del timpano soprastante due angeli.
Interesse notevole hanno pure gli elementi pittorici decorativi: le finestre, con arco a ferro di cavallo, sono ornate da tralci e vegetali stilizzati; ai lati del catino, internamente, sono affrescate due colonne tortili che sembrano reggere l'arco absidale, ad imitazione di quelle esistenti nelle antiche basiliche mentre l'arco soprastante è decorato da un motivo di cerchi intrecciati molto frequente nella pittura carolingia e romanica (3).
Nella parte superiore del timpano vi è una greca ricorrente.


III. - Briga è località assai vetusta e nel suo territorio furono ritrovate antichità (4) e due iscrizioni romane di cui una era usata come materiale nella costruzione dello stesso S.Tommaso (5).
Questa chiesa è ora ad una certa distanza dall'abitato, ma secondo una tradizione locale il paese anticamente sarebbe sorto intorno ad essa.
In realtà si sono trovate le tracce di un cimitero nell'area adiacente ma questo indizio è troppo poco per attribuire funzioni parrocchiali o quasi ad una cappella di dimensioni tanto piccole e struttura tanto modesta.
Comunque Briga ebbe una certa importanza nel sec. XII poiché la famiglia dei Biandrate costruì un castello (6) sul vicino monte ed annoverò il paese fra i suoi possedimenti (7); col tramonto della potenza di quei Signori anche il piccolo centro sperduto fra le colline a sud del Cusio ebbe un tracollo e la convenzione fra i Novaresi e gli stessi Biandrate del 1202 ne fissò il numero massimo dei focolari a cento fra abitato e castello inter villam et castrum (8).
La nostra cappelletta cominciò così a decadere finché con la istituzione definitiva della parrocchiale di S.Giovanni in paese fu abbandonata: dal 1660 non si officiò più in essa (9) e nel 1790 era già in parziale rovina (10).
Lo stato di abbandono continuò per tutto il sec. XIX finché nel 1918, essendo priva di tetto e cadente fu restaurata radicalmente sotto la guida dell'Ing. Nigra.
Le opere di restauro hanno importato la formazione di un nuovo tetto, il completamento, anzi, la leggera sopraelevazione dei muri perimetrali, la fornitura di nuova porta d'ingresso ed il restauro generale al paramento esterno.
Gli affreschi, saggiamente, non furono toccati (11).

»»» ISOLA S. GIULIO - S. Giulio.

(1) La lunga striscia di cotto a spina pesce nel muro a giorno è stata eseguita nel restauro recente.
(2) Quella di facciata è opera dei restauratori.
(3) DESCHAMPS: Un motif de décoration carolingienne et ses transformations à l’époque romane. Bulletin Monumental (1921) pag.151-170; HALL GEROULD: Arthurian romance and the date of the relief at Modena. Speculum 1935, pag.371.
(4) Novara Sacra 1927 pag.117.
(5) DE VIT: Memorie storiche di Borgomanero pag.47 ss.; C. I. L., V. n. 6630; SCARZELLO: Museo della Canonica Arc. XXXIX n. 7.
(6) Ora esiste solo più una cappelletta dedicata a S.Colombano: non è senza significato la coincidenza del titolo colla chiesa collegiata di S.Colombano in Biandrate.
(7) Il diploma imperiale del 1152 a Guido il grande elenca fra i numerosi luoghi a lui sottoposti anche Briga (DE VIT: Mem. Stor. di Borgomanero doc. I pag.203 ss.): il castello è poi esplicitamente citato in un documento del 1182 (DE VIT: op. cit. pag.80).
(8) Il diritto della famiglia su Briga è riconosciuto ancora nei diplomi imperiali del 1196 (DE VIT: op. cit. doc. IV pag.208 dove per Brigam è per errore scritto Boccam) e del 1209 (DE VIT: op. cit. doc. VI pag.209) ma in realtà i Biandrate avevano ormai perso ogni libertà d’azione, tanto che nella convenzione citata del 1202 coi Novaresi (DE VIT: op. cit. doc. V pag.216) essi avevano accettata la limitazione dei fuochi complessivi, cioé delle famiglie.
(9) Novara Sacra 1927 pag.118.
(10) Una delle lapidi inscritte romane già citate fu rinvenuta rovinando il lato destro (?) dell’antica chiesa di S.Tommaso (RACCA: I marmi scritti di Novara romana pag.68).
(11) Lo stato del monumento prima del restauro risulta dalla descrizione di Nigra e dalle fotografie di lui, qui pubblicate.

Immagini

Fig. 234 - Briga - S.Tommaso
Fig. 235 - Briga - S.Tommaso - Abside
Fig. 236 - Briga - S.Tommaso - Particolare
Fig. 237 - Briga - S.Tommaso - Interno prima del restauro