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L'architettura romanica nel novarese



ARONA - Chiesa dell'Abbazia dei Santi Gratiniano e Felino e del Salvatore (Campanile)

I. - La chiesa attuale non conserva più nulla di romanico: ad esclusione del campanile del solito tipo di pianta quadrata con cinque piani di cornici (fig.44).
La muratura è discreta, di scapoli e ciottoli misti a qualche pezzo di mattone e disposti con una certa regolarità.


II. - La decorazione è limitata alle cornici di archetti pensili in gruppi di cinque: gli archetti sono eseguiti in cotto con una certa cura. Le aperture erano centinate e di ampiezza crescente dai piani inferiori a quelli superiori del campanile.


III. - L'antichità di Arona appare evidente dalle lapidi romane ivi rinvenute (1).
Il monastero di Arona venne fondato, secondo l'opinione comune, nella seconda metà del secolo X da Adamo od Amizone Conte, pare (2) , di Stazzona.
Secondo le notizie trasmesse a noi da una pergamena Aronese del sec. XII e dall'epitaffio di Amizone stesso (3) e seguendo l'interpretazione datane dallo Zaccaria, parrebbe che questo personaggio, in preda ai rimorsi per avere, quale generale dell'Imperatore Ottone I, fatto incendiare il portico della chiesa di S.Paolo a Roma nel 963 o 964, si proponesse di far costruire un monastero in Arona (4).
Per accrescere la fama e la importanza della sua fondazione egli ottenne dal Vescovo di Perugia, in cambio di favori presso Ottone II, i corpi dei santi Gratiniano e Felino che trasportò ad Arona nella chiesa del monastero: la data della traslazione pare si possa stabilire nel 979 (5) .
Si hanno poi notizie del monastero in documenti del 999, 1009, 1015, 1023, 1030, 1054, 1112, 1135, 1162, 1172, 1174 etc. (6) .
La chiesa originaria fu distrutta e rifabbricata nel secolo XV. In una Bolla di Indulgenza di Innocenzo VIII del 1488 si ricorda fra l'altro che la nuova struttura da parecchi anni era incompleta e si promettono indulgenze plenarie a coloro che piamente avrebbero lavorato per essa (7) .
La traslazione dei sacri Corpi ebbe luogo nei giorni 30 maggio e 1 giugno 1489 (8) : nell'anno 1490 la nuova chiesa non era ultimata, poiché il Pontefice prorogò le indulgenze prima concesse (9) .
Nessuna notizia particolare si ha del campanile, unica parte superstite delle strutture antiche. L'Abbazia venne ridotta in Commenda nell'anno 1487 (10) e poi da S.Carlo Borromeo, ultimo Commendatario, data nel 1572 ai Gesuiti (11) che la tennero fino al 1763 (12) .
Nel periodo barocco venne decorata la facciata della chiesa ed il campanile rimaneggiato colla sopraelevazione della attuale cella campanaria, la parziale otturazione delle finestre originali, l'intonacatura all'esterno: in epoca recente il campanile fu tinteggiato.

»»» SOLOGNO. – S. Nazario e Celso.

(1) RACCA: I Marmi pag.77 MEDONI: pag.3 ss C.I.L.V. N. 6623, 6624, 6646, 8997 DE VIT: II lago Maggiore pag.106, 109 e 534 e SCARZELLO: II Museo XVII 1, XXIII 2, XXXVIII 3.
(2) GABOTTO: in Boll. St. Nov. 1917 pag.26.
(3) ZACCARIA: Dei Santi etc. pag.84-86, II.
(4) ZACCARIA: Dei Santi etc. Libro II pag.57 sS.e specialmente capo IV pag, 83 sS.Nel diploma Ottoniano del 7 maggio 999 emanato a favore di Leone Vescovo di Vercelli e della sua chiesa (PROVANA: Studi critici sovra la storia d’Italia etc. app. n. 15) si confermano molte proprietà alla chiesa stessa ed in particolar modo quelli donati da Carlo III al Vescovo Liutvardo (a. 880-899): tra questi ultimi l’Abbazia di Arona. Il diploma secondo le indagini del Gabotto (Diplomi regi ed imperiali a favore della chiesa di Vercelli pag.98) è nella sostanza genuino cosicché appare che l’imperatore era stato mal informato nei riguardi di Arona o che il diploma fu interpolato da qualche tardo successore di Leone. Cfr. Giulini: Memorie etc. Vol. 1 pag, 691 e specialmente Lowenfeld: Leo von Vercelli: nota 27). A meno che non si ammetta che la fondazione primitiva del Monastero di Arona sia effettivamente anteriore al secolo X e che Amizone abbia arricchito e ricostruito un monastero già esistente (Cipolla in Accademia delle Scienze XXVI pag.678-682) forse distrutto dagli Ungheri, deperito o scomparso (Gabotto Diplomi pag.78).
(5) ZACCABIA: Dei Santi etc. pag.93; GIULINI: Vol. I pag.625.
(6) ZACCARIA: Dei Santi etc. Libro III Breve cronaca dell’antica Badia etc. pag.111 ss.
(7) ZACCARIA: Dei Santi etc. pag.97.
(8) ZACCARIA: Dei Santi etc. pag.99 ss.
(9) ZACCARIA: Dei Santi etc. pag.102.
(10) ZACCARIA: Dei Santi etc. pag.166.
(11) ZACCARIA: Dei Santi etc. pag.168.
(12) Novara Sacra 1925 pag.50.

Immagini

fig.44 - Arona - Abbaziale dei SS.Gratiano e Felino - Campanile